Quali sono i sintomi della cheratosi attinica

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Il benessere della pelle è fondamentale per la salute della persona, qualcosa che vale sia dal punto di vista prettamente fisico quanto per la componente psichica. Si tratta della prima barriera difensiva dell’organismo, complice l’azione protettiva che mette in campo da batteri e virus.

La pelle è un organo, o meglio, il più esteso tra gli organi: il suo peso risulta un terzo di quello complessivo. Quando non si trova in perfette condizioni, può presentare difficoltà per l’individuo nel vissuto quotidiano, andando a influire tanto sull’aspetto relazionale che sull’autostima.

Sono diverse le patologie che possono colpire la pelle e tra queste troviamo la cheratosi attinica, la quale non va mai presa alla leggera dal momento che si tratta di una condizione pre-cancerosa che se non trattata nel modo adeguato può evolvere talvolta in cancerosa.

L’ideale, qualora si riscontrasse la presenza di sintomi che si rivelano effettivi campanelli d’allarme, è rivolgersi a un medico dermatologo in maniera da avere una diagnosi ufficiale e ricevere le cure adeguate.

Cheratosi attinica: cos’è?

Partiamo dal cercare di definire con maggiore esattezza cos’è la cheratosi attinica. Parliamo di una forma di cheratosi (o cheratosi cutanea), termine con cui in medicina si indica una particolare condizione della pelle.

Le cheratosi possono essere di diverse tipologie, tra cui appunto quella attinica, e hanno come tratto caratteristico la formazione di uno strato spesso a livello epidermico: un tessuto che appare sopraelevato e che presenta un colorito particolare, grigio o scuro. Dal punto di vista visivo ricordano una verruca, complice la presenza di una crosta.

Entrando più nel dettaglio, la cheratosi attinica è una lesione di tipo pre-canceroso, come abbiamo già avuto modo di accennare. Si tratta di una carcinoma intraepidermico che in alcuni casi arriva a evolvere in forme maligne: il carcinoma spinocellulare o spinalioma il carcinoma basocellulare o basalioma. Sono entrambe patologie tumorali piuttosto diffuse.

I sintomi

Quali sono i sintomi della cheratosi attinica, detta anche solare? La presenza, appunto, delle chiazze che abbiamo appena descritto, accompagnate da una forma di arrossamento.

La causa di tale disturbo è da riscontrare nell’esposizione al sole, dalla quale occorre proteggersi in maniera adeguata non solo d’estate, ma anche d’inverno: il sole c’è infatti sempre e agisce 365 giorni l’anno, anche quando il tempo è piovoso o nuvoloso.

Ci sono delle persone più predisposte di altre alla cheratosi attinica e sono quelle per cui la malattia presenta un impatto maggiore. Il fototipo più colpito è quello chiaro, ovvero con pelle chiara, occhi azzurro-verde o comunque chiari, capelli biondo-rossi.

Altre situazioni che possono predisporre alla malattia sono:

  • Interventi di trapianto di organi.
  • Assunzione di farmaci debilitanti per il sistema immunitario.
  • Durante l’età infantile o in quella giovanile eventi che hanno registrato la comparsa di  scottature gravi.
  • Età: la malattia tende a subentrare in vecchiaia, raramente si manifesta nei giovani adulti.

Le parti in cui compare la cheratosi sono soprattutto le seguenti: mani, torace, viso, cuoio capelluto. Potenzialmente può manifestarsi su tutto il tratto epidermico e, in ogni caso, non va mai sottovalutata. Anche perché prima si ha la diagnosi, prima si ha modo di intervenire facendosi aiutare.

Sono da evitare comunque le soluzioni fai da te, potenzialmente pericolose per la salute e nel caso della pelle, un organo particolarmente delicato, persino in grado di arrecare danni anche importanti.

Altre forme di cheratosi

Come abbiamo avuto modo di accennare, la cheratosi attinica non è la sola forma di cheratosi, ce ne sono anche altre.

Un dermatologo, per quanto esperto e preparato, può avere dei dubbi di quali tipologia si tratti di volta in volta oppure riscontrare similitudini con altre malattie. Questo perché la medicina è una scienza che parte sempre dalla valutazione personale e non è mai di per sé esatta.

Inoltre, ogni persona è diversa, così come lo è ogni forma di cheratosi. Il dermatologo può dunque decidere di avvalersi di uno strumento diagnostico tanto di facile utilizzo quanto efficace, prescrivendo una biopsia.

La biopsia non è altro che un esame ambulatoriale ed è molto adoperato a livello disciplinare. In cosa consiste? Nel prelievo indolore di una parte impercettibile del tessuto, poi analizzato in laboratorio.

Distinguere la cheratosi attinica non è in genere difficile. Le altre forme di cheratosi con cui presenta delle analogie sono cheratosi seborroica e cheratosi pilare.

Cheratosi pilare

Iniziamo col soffermarci sulla cheratosi pilare. È un disturbo di tipo cutaneo e interessa in particolare gli orifizi dei bulbi piliferi che sono presenti in alcune parti del corpo. Colpisce i soggetti di età infantile, nei quali compare soprattutto in parti quali guance e tempie, nonché gli adulti: quest’ultimi presentano delle manifestazioni per lo più lungo il tratto epidermico di glutei, braccia e cosce. L’età è in ogni caso per lo più inferiore ai 30 anni

Pur non essendo una malattia grave, la cheratosi pilare è una delle forme di cheratosi che risultano più difficili da curare. Motivo in più per evitare rimedi fai da te.

Cheratosi seborroica

E la cheratosi seborroica? È una forma tumorale benigna che presenta una colorazione simile a quella della cheratosi attinica, con la quale ha in comune la tendenza alla desquamazione delle croste, che presentano un aspetto untuoso.

I punti del corpo più colpiti sono viso, spalle, schiena, petto. Somiglia a una verruca, nello specifico a quella causata dal papilloma virus: la diagnosi è quindi spesso complessa e non va confusa con quella della cheratosi attinica. Pertanto, le placche della forma attinica sono più ruvide, quelle della tipologia seborroica più lisce, levigate in maniera simile alla cera.

Quali sono le terapie?

I trattamenti per la cheratosi attinica sono diversi: il primo e il più importante è in realtà la prevenzione. È infatti importante a conoscere le caratteristiche della propria pelle fin da bambini e a proteggersi.

Le terapie della cheratosi variano a seconda della tipologia e possono presentare anche l’asportazione (mai da fare da sé, tuttavia).

Le soluzioni maggiormente adoperate da parte dei medici dermatologi prevedono terapie ablative come la diatermocoagulazione e la terapia fotodinamica topica, nonché la somministrazione di farmaci immunomodulanti.

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