Ipermetropia: cos’è, significato, cause, sintomi, test e trattamenti
I problemi alla vista possono influenzare negativamente anche i gesti più banali, come per esempio leggere o guardare la televisione. Scopriamo l’ipermetropia e come vede un ipermetrope.
I difetti della vista sono molto frequenti ma, se sottovalutati, ostacolano la visione nitida di oggetti e immagini da vicino e/o da lontano.
Se la miopia e l’astigmatismo sono difetti più conosciuti, non si può dire lo stesso per l’ipermetropia che rende problematica la visione solitamente da vicino (ma non mancano i casi di problemi anche nella visione da lontano).
Non correggere questo difetto in modo adeguato e fare affidamento sul meccanismo di accomodazione dell’occhio rischia di stressare troppo i muscoli ciliari nell’attività di curvatura del cristallino per la messa a fuoco.
Sì, l’ipermetropia non si può prevenire, ma si può correggere con occhiali, lenti a contatto o intervento chirurgico in modo da evitare il mancato sviluppo della parte della corteccia cerebrale deputata all’aumento dei segnali visivi nei bambini e l’arrivo dello strabismo o dell’occhio pigro dopo.
Ipermetropia: cos’è e significato
Per capire cos’è l’ipermetropia si può iniziare dal suo significato: “ipermetropia” vuol dire etimologicamente “vedere oltre la misura”.
L’ipermetrope come vede? Non possiede una visione eccessiva in senso stretto, ma vede meglio da lontano rispetto a quanto vede a vicino.
Si tratta di un difetto di refrazione dell’occhio (proprio come accade nella miopia e nell’astigmatismo) che rimanda una visione sfocata di oggetti e immagini da vicino rispetto a quelli lontani. Tuttavia la visione da lontano risulta compromessa soltanto nelle forme gravi.
In pratica la luce riflessa dagli oggetti non viene tradotta in un’immagine nitida e messa a fuoco sulla retina, ma viene trasferita oltre, su un piano posizionato dietro la retina.
L’ipermetropia può essere accompagnata da altri disturbi della vista: si può essere astigmatico ipermetrope (nell’astigmatismo ipermetropico un occhio è meno efficiente e fatica a mettere a fuoco anche a distanza prossimale).
Al contrario ipermetropia e presbiopia sono difetti diversi: il primo influenza la visione da vicino (e anche da lontano nei casi più gravi) mentre il secondo determina una visione sfuocata soltanto da vicino.
Vale lo stesso per quanto riguarda ipermetropia e miopia, anzi il primo difetto è il contrario del secondo: l’occhio ipermetrope focalizza la luce riflessa oltre il piano retinico per via della lunghezza minore del tubo oculare mentre l’occhio miope focalizza i raggi luminosi prima della retina a causa della lunghezza superiore del tubo oculare.
Cause
Le cause dell’ipermetropia sono legati a problemi strutturali dell’occhio: tubo oculare più corto, cristallino non formato e curvatura corneale scarsa. Insomma è presente sin dalla nascita.
È possibile classificare vari tipi di ipermetropia in base in base alla determinazione delle alterazioni prodotte: ipermetropia refrattiva e ipermetropia assiale.
Ipermetropia refrattiva
In questo caso la distanza fra due punti localizzati sui lati anteriori e posteriori dell’occhio è normale e il difetto di refrazione dipende dall’indice di refrazione delle componenti strutturali (cristallino mal formato o superficie corneale scarsa).
Ipermetropia assiale
L’ipermetropia nei bambini è normale per natura (deve ancora svilupparsi), ma lo sviluppo può non procedere ugualmente in tutte le parti del corpo: la cornea e il cristallino raggiungono le dimensioni definitive dopo un paio di anni mentre la parte assiale posteriore si sviluppa completamente durante l’adolescenza. Si parla di ipermetropia assiale quando il tubo oculare risulta più corto dei canonici 24 millimetri dell’occhio adulto e quindi comporta la formazione delle immagini oltre la retina.
Ipermetropia: Sintomi
L’ipermetropia, essendo presente sin dalla nascita, restituisce una visione sfuocata, appannata e sdoppiata da vicino sin dai primi anni di vita.
Il fatto che alcuni percepiscano il difetto visivo dopo i 40 anni non significa che si è manifestata in quel momento, ma semplicemente che il meccanismo di accomodazione dell’occhio ha smesso di funzionare bene a causa della perdita di elasticità di muscoli ciliari che subentra con l’invecchiamento.
Di fatto, l’ipermetropia non peggiora nel tempo, anzi può solo migliorare con l’allungamento dell’occhio in fase di crescita e permettere così l’arrivo della luce riflessa vicino alla retina.
Spesso alla visione ipermetrope si accompagnano una serie di sintomi legati allo sforzo impiegato dagli occhi: mal di testa, dolore agli occhi, lacrimazione, bruciore, senso di vertigini e simili.
Diagnosi
La diagnosi di ipermetropia è fondamentale per correggere il problema prima che possa causare conseguenze nei bambini e disturbi negli adulti.
Solitamente è sufficiente sottoporsi a una visita oculistica normale per capire se si hanno problemi visivi come l’ipermetropia, la miopia e l’astigmatismo.
Le gocce cicloplegiche, arrestando l’attività dei muscoli ciliari, permettono di superare il meccanismo di accomodazione e osservare il difetto usando i test per l’ipermetropia.
Più il difetto è elevato e più grave sarà l’ipermetropia da correggere usando gli occhiali, le lenti a contatto oppure l’intervento chirurgico.
Ipermetropia: Cura
L’ipermetropia può essere corretta con occhiali o lenti a contatto oppure può essere trattata con l’intervento chirurgico.
- Occhiali – Le lenti degli occhiali per ipermetropia devono essere convergenti in modo da far arrivare la luce riflessa sulla retina ma, alterando la qualità e la dimensione delle immagini, possono essere poco confortevoli. Inoltre ingrandiscono l’occhio a livello visivo.
- Lenti a contatto – Le lenti a contatto per ipermetropia mantengono la qualità e le dimensioni delle immagini e non comportano un ingrandimento visivo dell’occhio. Tuttavia potrebbero essere poco confortevoli.
- Chirurgia – La chirurgia foto refrattiva utilizza il laser ad eccimeri con le tecniche di superficie per le formi lievi (rompe i legami tra le molecole e fa evaporare parte del tessuto superficiale corneale in modo da modellarlo) o con le tecniche intrastromali per le forme medie e gravi (incide e solleva uno strato della cornea, rimodella la curvatura e riporta lo strato nella sede originale).
- Microchirurgia – In caso di ipermetropia grave occorre intervenire con la microchirurgia in modo da evitare un assottigliamento di una cornea già compromessa.
- Lenti intraoculari – L’impianto di lenti a contatto intraculari sovrapposte al cristallino corregge definitivamente l’ipermetropia. Tuttavia, rischiando l’opacizzazione del cristallino e quindi la cataratta, questa soluzione viene consigliata a chi è affetto da cataratta.