Eosinofili alti: cosa sono, cause e quando preoccuparsi

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Si parla di eosinofili alti o di eosinofilia quando il paziente ha eosinofili superiori alla media. Ma gli eosinofili cosa sono esattamente? Perchè sono alti? Quando preoccuparsi con gli eosinofili alti?

Prima di tutto, vediamo cosa sono i valori eosinofili. I valori vengono analizzati quando si fanno le normali analisi del sangue, quelle svolte di routine. Si tratta di leucociti, ovvero una tipologia di globuli bianchi chiamati granulociti che compongono il sistema immunitario e hanno lo scopo di difenderci dalle aggressioni esterne. Per questo motivo, quando una persona è soggetta a infezioni o allergie, il numero aumenta.

In pratica sono specializzati nel distruggere i germi e nel proteggere il corpo dall’attacco di parassiti e allergeni. Rilasciano sostanze tossiche che neutralizzano o distruggono gli agenti infettivi.

In condizioni normali di salute si parla di granulociti eosinofili bassi, non più dell’1 o 3%. Esiste anche la possibilità che gli eosinofili siano a zero, determinando una carenza che viene colmata dalle altri “armi” del sistema immunitario.

Viene considerato un valore normale di eosinofili nel sangue quando sono tra le 400 e le 450 unità per millimetro di sangue. In alcune condizioni gli eosinofili hanno valori maggiori, in particolar modo durante gli attacchi acuti di allergie. Le cause sono tante comunque e le vedremo tra poco.

Quando invece viene superata la sogia di 450 unità per millimetro di sangue, ecco che si parla di granulociti eosinofili alti.

Eosinofili alti: soggetti a rischio e quando preoccuparsi

L’eosinofilia in realtà può colpire chiunque. Non importa quale sia l’età, la razza o il sesso. Quindi non è possibile dire se esiste un soggetto più a rischio dell’altro. Anche perché di fatto gli eosinofili alti non sono una patologia, ma un sintomo, un valore che si alza quando vi sono delle specifiche malattie in corso.

Nei Paesi industrializzati comunque, il maggior numero di esami che indicano un numero alto di eosinofili è collegato a persone che soffrono di allergie come rinite, asma o intolleranze alimentari. Nei Paesi in via di sviluppo invece, i valori alti si manifestano prevalentemente quando vi sono in corso delle infezioni parassitarie.

In linea di massima non bisogna allarmarsi con gli eosinofili leggermente alti mentre se i valori sono oltre la soglia consigliata allora è bene rivolgersi allo specialista per far valutare gli eosinofili alti e cosa significa tale condizione.

Eosinofili alti: tipologie e classificazione

Un aumento di granulociti eosinofili può presentarsi all’interno del sangue, si parla in questo caso di eosinofilia ematica. Oppure all’interno dei tessuti corporei, quelli interessati sono solitamente le mucose dell’apparato respiratorio e gastrico, il tessuto dell’apparato urogenitale e il connettivo della pelle. Questo perché sono i principali tessuti dove possono svilupparsi le infiammazioni o le infezioni. Si parla di eosinofilia tissutale.

Abbiamo quindi visto che le due tipologie di eosinofili alti sono quella ematica e tissutale. Esiste però anche una classificazione in base alla concentrazione.

  • Eosinofilia lieve: quando vi sono un numero di eosinofili compresi tra le 450 e le 1500 cellule per ogni milionesimo di litro di sangue.

  • Eosinofilia moderata: quando il numero è tra 1500 e 5000 milionesimo di litro nel sangue.

  • Eosinofilia grave: quando il numero di eosinofili è superiore a 5000 cellule per milionesimo di litro di sangue.

Eosinofili alti, le cause

Cosa fa alzare gli eosinofili? L’eosinofilia può essere primaria o secondaria: è primaria quando l’aumento degli eosinofili nel sangue non è dato da una specifica patologia di base o essa non è individuata mentre è secondaria quando invece la patologia di base c’è. Le malattie più comuni per le quali gli eosinofili alti nel sangue aumentano sono:

  • Allergie cutanee: il sistema immunitario risponde male agli stimoli degli agenti esterni, i quali entrando in contatto con la pelle provocano una risposta sbagliata. Quali patologie si associano all’eosinofilia? Ad esempio una delle patologie che induce all’aumento di eosinofili è la dermatite di Duhring.
  • Intolleranze alimentari: gli eosinofili alti possono dipendere dall’alimentazione e più in particolare dalla sensibilità ad alcune tipologie di alimenti che può provocare vari problemi a livello di stomaco. Un esempio di intolleranza è la gastroenterite eosinofilia, la quale compromette l’apparato gastrico. Inizialmente si manifesta come una diarrea tenue o problemi di stomaco.
  • Carenza vitamina D – Uno studio incentrato su vitamina D e asma di tipo allergico ha dimostrato la correlazione tra gli eosinofili alti e la vitamina D carente (insieme alti livelli di IgE e citochine infiammatorie).
  • Allergie delle vie respiratorie: le più comuni sono senza dubbio la rinite allergica e il raffreddore da fieno, oltre che la fin troppo comune asma.
  • Allergie ai farmaci: quando si manifesta una reazione allergica da farmaco, ecco che la persona avrà diversi tipi di sintomi, da alcuni sfoghi cutanei a problemi respiratori gravi, arrivando fino allo shock anafilattico. Alcuni dei farmaci che danno maggiormente questi problemi sono i sulfamidici, gli antiepilettici e gli atinfiammatori.
  • Infezioni da funghi: in particolar modo da quelle micosi che colpiscono gli organi, come la coccidioidomicosi.
  • Infezioni da parassiti: i parassiti che più comunemente scatenano questa reazione allergica sono gli ascaridi. Vermi che infestano l’intestino. Questo è uno dei motivi per cui si verificano gli eosinofili alti nei bambini.
  • Linfoma di Hodgkin: è una neoplasia dei linfociti.
  • Linfoma non-hodgkin: delle neoplasie che nascono nei linfonodi.
  • Tumore ovarico: eosinofili alti e tumore ovarico è l’associazione più frequente quando si parla di tumori.
  • Leucemia eosinofila: proliferazione anomala delle cellule midollari.
  • Nefropatia interstiziale: questa patologia provoca danni a tubuli interstiziali del rene, conduce poi a un’insufficienza renale molto acuta.
  • Malattie autoimmuni: esempi di malattie autoimmuni che possono provocare l’aumento degli eosinofili sono ad esempio il Morbo di Crohn e il Lupus.
  • Embolia da colesterolo: solitamente segue l’intervento di cateterismo cardiaco.
  • Vasculiti: alcune infiammazioni dei vasi sanguigni può far aumentare questo valore.

Eosinofili alti: sintomi

Come già accennato, gli eosinofili alti non rappresentano una patologia in senso stretto, ma sono un sintomo di qualcosa che non va. Tuttavia il corpo potrebbe manifestare qualche disturbo se la conta degli eosinofili è molto elevata.

I sintomi degli eosinofili alti sono importanti in fase diagnostica perché variano in base all’organo interessato e comprendono tra gli altri rush cutaneo (eosinofili alti e prurito quando interessa la pelle), sidpnea (polmoni), mal di gola (esogago), astenia (cuore) e mal di stomaco (stomaco).

Diagnosi dell’eosinofilia

Per rintracciare l’eosinofilia basta fare un semplice esame del sangue di routine mentre per comprendere la causa degli eosinofili alti e interpretare il loro significato ci vogliono esami ulteriori. Vediamo qual è il protocollo che generalmente segue lo specialista per fare tutti gli accertamenti del caso.

  • Esame fisico accurato per comprendere comunque lo stato generale di salute del paziente.
  • Anali anamnestica, la quale permette di capire se gli eosinofili alti sussitono con sintomi riconducibili alle infezioni parassitarie, intolleranze o allergie. Per capire se può esservi una rinite allergica, viene fatto lo striscio nasale.
  • Analisi dell’espettorato per capire se può esservi un’asma allergica
  • Analisi ematochimiche, per vedere il funzionamento epatico e renale qual è.
  • Analisi delle feci per individuare la possibile presenza di vermi
  • Analisi delle urine sempre a fine valutativo per capire se possono esservi intolleranze a farmaci o parassiti
  • Biopsia del midollo osseo
  • Esame del liquido cerebrospinale per vedere se possono esservi parassiti (vermi o funghi)
  • Ecocardiogramma per vedere se vi sono trombi o compromissioni vari.
  • TAC per vedere se vi sono lesioni a livello di addome, polmoni e cervello collegate a varie malattie.
  • Cistoscopia, la quale viene utilizzata per capire se alla base vi è l’infezione del parassita schistosoma.

Eosinofilia: cosa fare?

Soltanto dopo l’individuazione della causa degli eosinofili alti si può iniziare a parlare di terapia e trattamento. A stabilire la terapia appropriata in base al problema e alla gravità della situazione è il medico.

In che modo si abbassano gli eosinofili? Come fare per far abbassare gli eosinofili dipende dallo specialista: può prescrivere una terapia a base di corticosteroidi o cortisone e può fornire indicazioni in tema di regime alimentare qualora la causa fosse legata a un’intolleranza a uno o più alimenti.

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