Agrimonia: proprietà, utilizzi e controindicazioni

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L’agrimonia è una pianta erbacea (Agrimonia eupatoria) appartenente della famiglia delle Rosaceae che cresce spontaneamente in zone temperate e nasconde proprietà curative e mille virtù disinfettanti e antinfiammatorie.

Agrimonia- foto traisassfiorii.it

Il nome “agrimonia” conserva una storia molto antica giacché indica una varietà di papavero utilizzato nell’antichità per curare un mal d’occhi chiamato arghemia, una indicazione che evidenzia le proprietà medicinali, analgesiche e decongestionanti di questa pianta.

Composizione chimica

Le foglie biancastre nella parte inferiore e verdi in quella superiore, l’infiorescenza con un calice di cinque pezzi attaccati a un tubo cona all’apice una corolla con cinque petali gialli e il frutto  composto da due alcheni racchiusi nel tubo del calice nascondono una precisa composizione chimica:

  • Flavonoidi (quercitina, kaemferolo, luteolina e apigenina)
  • Triterpeni (acido ursolico)
  • Tannini (tannini catechici)
  • Fitosteroli
  • Olio essenziale
  • Acidi (citrico, malico, nicotinico e ascorbico)
  • Vitamine (vitamina C, vitamina K e vitamina B1)
  • Glicoside amaro (eupatorina)

Agrimonia: Proprietà

Stati diarroici- foto vecernji.hr

Di fatto il complesso di sostanze conferisce alla Agrimonia eupatoria la capacità di agire come disinfettante locale e topico su cute e mucose, agente per il trattamento di faringiti, stomatiti e diarrea acuta e fattore coadiuvante per la funzionalità epatica:

  • Proprietà depurative – Le sommità fiorite nascondono un mix di sostanze ad azione colerica e colagoga capaci di aumentare la secrezione biliare e favorire l’espulsione della bile.
  • Funzionalità epatica – Le proprietà depurative della pianta consentono di agire contro le affezioni del fegato.
  • Glicemia – La Agrimonia eupatoria sembra capace di ridurre la glicemia nei soggetti affetti da diabete lieve, anche se non riserva un’azione insulino-simile e non è in grado di ridurre i livelli glicemici nei casi più gravi.
  • Diarrea – L’azione astringete dei tannini costituisce un valido aiuto per contrastare gli stati diarroici.
  • Cute e cavo orofaringeo – La pianta nasconde proprietà decongestionanti e astringenti sui tessuti delle mucose e genera effetti positivi in caso di infiammazione agli occhi (congiuntivite), infiammazioni del cavo orale (mal di gola e faringite) e affezioni delle vie respiratorie (bronchite e asma).
  • Lesioni cutanee – Il mix di triterpeni e tannini sviluppano un’azione antinfiammatoria e cicatrizzante contro lesioni cutanee, piaghe, ferite e abrasioni.
  • Dermopatie – La presenza di acido ursolico preserva un’azione paragonabile al cortisone e per questo funge da antisettico e analgesico in svariate dermopatie.

Come usare l’agrimonia

Infuso di agrimonia- foto vivereinbenessere.com

È possibile beneficiare delle proprietà dell’agrimonia declinandole sia per uso interno che per uso esterno.

Uso interno

  • Infuso – Basta versare un cucchiaio di sommità di agrimonia in una tazza di acqua bollente, coprire, lasciare in infusione per 10 minuti e bere un paio di tazze al giorno lontano dai pasti per usufruire dell’azione depurativa.
  • Tintura madre – Non bisogna far altro che assumere 30-50 gocce di tintura madre di agrimonia in poca acqua dopo i pasti principali.

Uso esterno

  • Infuso – È sufficiente preparare l’infuso e lasciarlo raffreddare per fare bagni oculari decongestionanti (infiammazioni alla congiuntiva) o gargarismi contro il mal di gola.
  • Vino di Agrimonia – Basta fare sobbollire per 5 minuti quattro manciate di agrimonia essiccata in un litro di vino rosso per 5 minuti e lasciare riposare per un’ora per ottenere un unguento da usare per uso esterno contro le piaghe.

Agrimonia: Controindicazioni

Problemi digestivi- foto cucinarefacile.com

La Agrimonia eupatoria non è una pianta che riserva particolari effetti collaterali, specialmente se viene utilizzata per un periodo breve.

L’assunzione prolungata può comportare interazioni con l’assorbimento di molti farmaci, in relazione all’alto contenuto in tannini della pianta.

Resta sconsigliato l’uso di agrimonia in caso di avversione a uno o più componenti, gravidanza e allattamento o in dosi elevate per evitare problemi digestivi e costipazioni.

Il dosaggio resta vincolato alla condizione dell’individuo, al tipo di disturbo che si vuole trattare e al genere di preparazione e di diluizione omeopatica che s’intende impiegare.

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