Wasabi: cos’è, proprietà, benefici e controindicazioni
Il wasabi è una salsa densa ricavata da una pianta di origine giapponese che nasconde diverse proprietà benefiche. Che cos’è il wasabi esattamente?
La salsa che accompagna le pietanze giapponesi viene ricavata da una pianta giapponese appartenente alla categoria delle Cruciferae o Brassicaceae. Per capirci la stessa famiglia del ravanello e del cavolo.
In cucina vengono sfruttate le foglie per preparare formaggi, pane e insalate e le radici per dare vita a salse piccanti tra cui la densissima salsa wasabi (significato “ravanello giapponese”).
Coltivazione
La pianta wasabi cresce spontaneamente nei terreni vulcanici freschi che sorgono vicini a fonti d’acqua e godono di zone ombreggiate.
Le particolari condizioni di coltivazione della pianta ha spinto il Giappone in particolare a creare luoghi destinati appositamente a tale scopo.
A renderlo un prodotto di esportazione è stato il successo della salsa verde piccantissima, l’ideale per accompagnare pesce crudo, carni e tempura.
Al primo assaggio il wasabi salsa assomiglia molto al daikon, ma si rivela decisamente più densa e piccante al palato.
Non a caso la salsa viene chiamata anche namida, vale a dire “lacrima”. Si tratta un chiaro riferimento al fatto che potrebbero lacrimare gli occhi all’assaggio.
Wasabi: Proprietà e benefici
Il wasabi è caratterizzato da un eccezionale profilo nutrizionale (ricco di acqua e povero di carboidrati, proteine e grassi), dal mix di vitamine e minerali (vitamina A, vitamine del gruppo B, vitamina C, magnesio, potassio, zinco e sodio) e dalla presenza degli isotiocianati (molecole aromatiche)
Ma quali sono le proprietà benefiche del wasabi pianta e salsa? Perché non bisognerebbe rinunciare a questa deliziosa e piccantissima salsa verde?
- Radicali liberi – Gli isotiocianati sviluppano un’azione antiossidante in grado di ostacolare l’attività dei radicali liberi e prevenire l’invecchiamento precoce.
- Colesterolo – Secondo alcune ricerche la pianta sarebbe capace di abbassare i livelli di colesterolo “cattivo” ed evitare il rischio di malattie cardiovascolari.
- Ossa – La presenza di calcio assicurerebbe un rinforzo delle strutture ossee e ridurrebbe l’insorgenza di osteoporosi.
- Batteri – Da un lato la vitamina C sarebbe sufficiente a rinforzare il sistema immunitario mentre dall’altro lato gli isotiocianati svilupperebbero un’azione antibatterica efficace.
- Vie respiratorie – La radice rilascia una sostanza chiamata isotiocianato di allile che causa bruciore nel naso e nella gola e ostacola la crescita di eventuali agenti patogeni.
- Fegato – Alcuni studi hanno sottolineato la capacità della pianta di depurare il fegato e favorirne la corretta funzionalità di filtraggio.
- Infiammazioni – Il fitocomplesso agirebbe in maniera simultanea per contrastare gli stati infiammatori come l’artrite.
Come viene fatto la salsa wasabi?
La salsa wasabi accompagna sushi, sashimi e molte pietanze giapponesi, ma in realtà si tratta di un accompagnamento prezioso che nasce da una coltivazione lenta e una preparazione sapiente.
Non è difficile preparare il wasabi della ricetta originale. Basta passare la radice della pianta su una grattugia fino a creare un composto pastoso che andrebbe mangiato entro 15 minuti. Solo così si conservano le sue proprietà.
Ma esiste una stagionalità per il wasabi? Nel ristorante giapponese è sempre presente perché la pianta viene coltivata durante tutto l’anno e viene raccolta non appena raggiunge la sua maturità.
Il fatto che potrebbero servire oltre cinque anni per ottenere i semi, però, rende questa pianta e la salsa ricavata estremamente costose.
Il rovescio della medaglia è la produzione di wasabi con ingredienti diversi a base di radice di rafano, spezie e coloranti.
Ma allora il wasabi dove si compra per essere sicuri di non comprare prodotti contraffatti? Semplicemente nei negozi specializzati e negli e-commerce affidabili.
Controindicazioni
L’uso del wasabi richiede qualche piccola accortezza in termini di dosaggio, specialmente considerando la presenza di una epatotossina.
Un dosaggio elevato di questa pianta, infatti, potrebbe danneggiare il fegato e compromettere la sua funzione di filtraggio. Fortunatamente il wasabi ha un prezzo piuttosto alto.