Temperatura corporea normale e febbre: cause, sintomi e cosa fare
La febbre è una condizione che può mettere K.O. anche la persona più forte e proattiva, ma non sempre si sa come definirla al meglio. Scopriamo cos’è e cosa fare!
Iniziamo col dire che non sempre l’innalzamento della temperatura corporea può essere considerato la risposta del corpo a un’infezione o una malattia.
Una temperatura corporea leggermente più alta della media può essere una condizione soggettiva che non ha nulla a che vedere con virus, batteri e influenza.
Temperatura corporea
La temperatura corporea normale si aggira intorno ai 36 e i 37,2 gradi e viene mantenuta grazie a una serie di funzioni e meccanismi.
Quando la temperatura supera il range di normalità allora il corpo tenta di ristabilire l’equilibrio termico disperdendo il calore in caso di piressia o rallentando i meccanismi che spendono energia in caso di ipotermia.
È possibile classificare la febbre in base alla misurazione della temperatura, pur essendo soggetta a variazioni in base alla zona in cui viene misurata:
- Febbricola – Temperatura che non superi i 38 gradi
- Febbre lieve – Temperatura compresa tra i 38 e i 38,5 gradi
- Febbre moderata – Temperatura compresa tra 38,5 e 39 gradi
- Febbre elevata – Temperatura compresa tra 39 e 39,5 gradi
- Iperpiressia – Temperatura tra 39,5 e 41 gradi
Lo sviluppo della febbre, fermo restando che deve essere considerato un sintomo e non una malattia, si articola in diverse fasi:
- Fase prodromica – È il momento in cui si alza la temperatura e si avvertono i brividi di freddo che precedono lo stato febbrile.
- Acme febbrile – La fase comprende tutti i sintomi tipici quali dolori muscolari, mal di testa, aumento del battito cardiaco e variazioni respiratorie.
- Defervescenza – Il corpo è riuscito a debellare la causa scatenante e la situazione rientra nella normalità.
La febbre-temperatura corporea può variare secondo modalità e tempistiche diverse in base alle caratteristiche personali e alla condizione scatenante:
- Febbre continua – La temperatura si mostra costante per tutta la fase acuta, ma generalmente si risolve rapidamente.
- Febbre remittente – La febbre non è costante e varia di alcuni gradi senza mai raggiungere il range di normalità, specie nei casi di infezioni virali.
- Febbre intermittente – La temperatura passa dallo stato febbrile all’apiressia anche nel corso della stessa giornata. È sintomatica di un’infezione di natura batterica.
- Febbre ricorrente – Gli stati febbrili sono intervallati da periodi in cui la temperatura torna alla normalità (tipica di alcune malattie come la malaria o la brucellosi).
Cause febbre
La temperatura corporea varia costantemente nell’arco della giornata, passando da un range più basso al mattino a un range più alto verso la sera.
Oltre a questo per qualcuno 37,2 è febbre mentre per qualcun altro non può essere considerata febbre 37 di temperatura.
A ogni modo quando la temperatura cambia drasticamente allora si può parlare di febbre, vale a dire un meccanismo di difesa con cui l’organismo cerca di combattere virus e batteri sensibili al calore.
A causare la risposta del corpo sono essenzialmente infezioni batteriche o virali, malattie infiammatorie (es. artrite reumatoide), colpi di calore, uso di farmaci e vaccini, interventi chirurgici o patologie più gravi.
La varietà di cause e la sua natura sintomatica devono spingere a indagare a fondo la causa scatenante, specie se non si tratta di una semplice influenza.
Sintomi febbre
La febbre è un sintomo che può essere accompagnato da una serie di altri sintomi quali brividi di freddo, sudorazione, mal di testa, dolori muscolari, stanchezza, irritabilità, problemi respiratori, senso di nausea e disidratazione.
Nei casi di febbre alta è possibile addirittura incorrere in confusione, allucinazione e convulsione (specialmente in caso di febbre nei bambini).
Quando chiamare il medico
In linea di massima è sempre meglio chiamare il medico quando la febbre è alta e persistente (infezioni o malattie), specialmente se colpisce neonati, bambini, anziani e persone immunodepresse.
Il medico può richiedere esami e test clinici per capire la causa scatenante e prescrivere la cura più adatta per risolvere il problema alla radice (essendo un sintomo e non una malattia).
La diagnosi può passare da esami del sangue, esami delle urine, tamponi faringei o esami culturali su urine e sangue.
In caso di necessità, poi, il medico può decidere di approfondire la situazione con test diagnostici per immagini.
Cosa fare in caso di febbre
La febbre deve essere monitorata dalla fase prodromica alla defervescenza in modo da evitare complicanze più o meno gravi.
In effetti una noncuranza o una cura sbagliata possono indebolire il corpo, rallentare la guarigione e avere contraccolpi sull’apparato gastrointestinale.
Dall’antibiotico ai farmaci antinfiammatori non steroidei fino agli antipiretici, quindi, è sempre meglio consultare il medico per sapere cosa fare e ottenere indicazioni precise.
Quello che si può fare nel caso in cui il termometro registri febbre è restare idratati bevendo frequentemente ma a piccoli sorsi per recuperare i liquidi persi e liberarsi di coperte e piumoni per disperdere il calore corporeo.
In più è necessario restare a riposo in una stanza areata con temperatura tra i 18 e i 22 gradi e ricorrere a impacchi di acqua fresca su fronte, caviglie e ascelle.
Cosa mangiare in caso di febbre alta? Anche se non si sente la necessità di mangiare è bene cercare di consumare alimenti facilmente digeribili e privilegiare cibi ricchi di vitamine e sali minerali.