Tarassaco: proprietà, benefici e modalità d’uso

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Il tarassaco o dente di leone non è altro che una pianta erbacea perenne con notevoli proprietà benefiche che può crescere fino a 1.800 metri di altezza e che si riconosce per i suoi fiori giallo intenso e i suoi globi soffici chiamati soffioni.

Tarassaco soffione- foto greenme.it

Si è tentato di rintracciare nell’origine della parola “tarassaco” l’unione di due termini di origine greca: taraxis che significa squilibrio e akas che vuol dire rimedio.

Questo indica che la Taraxacum officinale raccolta a febbraio o a settembre nasconde proprietà salutari davvero eccellenti.

Tarassaco: Proprietà nutrizionali

Denti di leone- foto milanofree.it

I denti di leone devono le loro proprietà benefiche alla composizione chimica fatta di proteine, fibre, acqua, zuccheri e grassi.

Più in particolare, il complesso chimico del tarassaco preserva:

  • Acido caffeico
  • Flavonoidi
  • Inulina
  • Minerali (calcio, sodio, ferro, fosforo, potassio, magnesio, zinco e selenio)
  • Mucillagine idrofila
  • Olio essenziale
  • Tannini
  • Vitamine (vitamina A, vitamina B1, vitamina B2, vitamina B3, vitamina C, vitamina E e vitamina K, alfa e beta-carotene, criptoxantina-beta, luteina e zeaxantina)

Tarassaco: Proprietà e benefici

Tarassaco benefici- foto runninglife.com.mx

La pianta conosciuta come dente di leone, dente di cane e cicoria matta viene spesso usata in campo terapeutico per via dei suoi effetti sull’apparato digerente e in ambito estetico per le proprietà drenanti e dimagranti.

Il tarassaco e i benefici che nasconde danno vita anche a una cura fitoterapia chiamata tarassaco-terapia, un metodo curativo a base di tarassina, tarassicina, tarasserolo, tannini, inulina, mucillagini, flavonoidi, glucidi, fitosteroli, sali minerali, terpeni, provitamina A, vitamina B, vitamina C e vitamina D.

Ma quali sono le proprietà del tarassaco? Perché viene considerato un toccasana per l’organismo?

  • Colagoga e coleretica – Flavonoidi, tarassicina, tarassina e tarasserolo agevolano la produzione di bile e il suo passaggio all’interno della cistifellea, promuovono la funzionalità epatica, favoriscono la digestione e riducono l’assorbimento del colesterolo.
  • Diuretica– L’inulina e i flavonoidi stimolano la diuresi, regolarizzano la pressione arteriosa e lavorano sulla ritenzione idrica.
  • Detox – Gli studi hanno sottolineato l’attività depurativa del tarassaco sul fegato e la sua capacità di salvaguardare la funzionalità epatica da insufficienza epatica e cirrosi.
  • Peso – Il complesso vitaminico e la presenza di mucillagine calmano il senso di fame, accelerano il metabolismo e stimolano l’attività intestinale.
  • Metabolica – La pianta agisce su malattie dismetaboliche come la gotta o meglio un tipo di reumatismo che può coinvolgere gomito, polso, ginocchio, caviglie e arco plantare.
  • Affezioni pelle – La linfa bianca o latte dei denti di cane può essere usata per combattere le affezioni della pelle e più in generale le infezioni da microbi e funghi.
  • Antiossidante – Vitamine, beta-carotene, criptoxantina-beta, luteina e zeaxantina agiscono come antiossidanti per contrastare l’attività dei radicali liberi.

Come assumerlo

Tarassaco tisana- foto passionesalute.com

È possibile assumere il tarassaco mediante diverse forme, ma non bisogna dimenticare che le sue proprietà ne rendono sconsigliabile la somministrazione in caso di gravidanza e allattamento, gastrite, ulcera, infiammazione, calcoli alle vie biliari o iperacidità. Come e quando prendere il tarassaco?

  • Decotto – Basta far bollire 10 grammi di radice di tarassaco in 250 ml di acqua per 20 minuti, far raffreddare, filtrare e bere due bicchieri al giorno per ottenere benefici diuretici, depurativi, lassativi e disintossicanti.
  • Infuso – Lasciare in infusione un cucchiaino di foglie secche in un bicchiere di acqua calda per 10 minuti, filtrare e bere può costruire il profilo di un tarassaco a tisana da assumere 3 volte al giorno.
  • Integratore – Le formulazioni integrative sotto forma di capsule e compresse vengono sfruttate come dimagrante, diuretico e depurativo.
  • Sciroppo – Lo sciroppo di tarassaco è una sostanza dolce e viscosa che aiuta a combattere raffreddore e problemi respiratori. Si prepara unendo 250 g di soffione fiore, 1 l di acqua e 1 limone tagliato in quattro parti e cuocendo per 20 minuti prima di filtrare e lasciare addensare sul fuoco con 700 g di zucchero.
  • Tintura madre – La macerazione di 100 g di radici e foglie di tarassaco in 200 ml di alcol a 50° e 100 ml di acqua per tre settimane al sole dà vita a tarassaco tintura madre da usare per disintossicare e drenare (20-30 gocce per 2-4 volte al giorno).

Tarassaco e altre piante

Curcuma- foto cure-naturali.it

Il dente di leone viene associato ad altre piante per potenziare i risvolti positivi sull’organismo, una combinazione benefica e vincente. Dove altro si può trovare il tarassaco?

  • Tarassaco e betulla – La presenza di flavonoidi rappresenta un ottimo rimedio per combattere la ritenzione idrica e generare un effetto diuretico e drenante che contrasta la cellulite.
  • Dente di leone e cardo mariano – Tiramina e istamina del cardo mariano e la capacità del dente di leone di controllare il senso di fame sono perfetti per migliorare le funzioni epatiche e stimolare la perdita di peso.
  • Dente di cane e carciofo – I principi attivi stimolano la secrezione della bile, il ringiovanimento delle cellule del fegato e l’eliminazione delle tossine.
  • Tarassaco e cicoria – L’inulina e i polifenoli delle piante erbacee sviluppano un’azione depurativa e coleretica davvero efficace.
  • Soffione e curcuma – Se la curcuma si comporta come un potente antinfiammatorio allora il tarassaco fiore agisce come protettore a livello intestinale ed epatico.
  • Tarassaco e ginepro – L’olio balsamico di ginepro nasconde proprietà drenanti e digestive che, insieme alle proprietà diuretiche dei denti di leone, favorisce l’eliminazione di tossine e liquidi in eccesso.

Tarassaco: Ricette

Risotto fiori gialli di tarassaco- foto donnad.it

Come approfittare delle mille virtù di questa pianta? Il tarassaco trova largo impiego nell’arte culinaria per preparare confetture, primi piatti, secondi e dolci inediti.

  • Marmellata di tarassaco – Basta far asciugare 400 g di fiori freschi, bollirli in 2 litri di acqua con 10 chiodi di garofano e 2 limoni sminuzzati, filtrare e rimettere a bollire con 1 chilo di zucchero fino a ottenere un composto denso e omogeneo.
  • Miele di tarassaco – È sufficiente far bollire insieme 1 litro e mezzo di acqua, 350 g di fiori di tarassaco freschi di tarassaco e 3 limoni per un’ora a fuoco lento, filtrare e rimettere a bollire con 1 chilo e mezzo di zucchero per circa 2 ore.
  • Risotto al tarassaco – Occorre far rosolare 50 g di butto e ¼ di scalogno per 5 minuti, sfumare con ½ bicchiere di vino bianco, lasciare evaporare, aggiungere 400 g di riso e lasciare tostare man mano che si aggiunge 2 litri di brodo.
  • Frittata al tarassaco – Si può usare il tarassaco come una verdura. Non bisogna far altro che lavare 200 g di foglie fresche, sbollentarle per 10 minuti in acqua salata prima di scolarle e unirle a 8 uova, sale e pepe e cuocerle come una normale frittata in una padella calda con olio di oliva e 1 spicchio d’aglio.
  • Plum-cake ai fiori di tarassaco – Lavorare insieme 1 vasetto di yogurt, 365 g di farina, 250 g di zucchero, 3 uova, ½ bicchiere di olio di oliva, 1 bustina di vanillina e 1 bustina di lievito per dolci, aggiungere 100 g di petali di fiori di tarassaco ben lavati e cuocere 180° C per 30 minuti.

Tarassaco: Controindicazioni

Reflusso gastroesofageo- foto donnamoderna.com

Quali sono le controindicazioni del tarassaco? In linea generale risulta ben tollerato e non nasconde grossi effetti collaterali.

Non bisogna dimenticare però di osservare alcune avvertenze in caso di gastrite o reflusso gastroesofageo per via della possibile acidità gastrica oppure in caso di diabete per via del fatto che potrebbe provocare ipoglicemia.

È vero che il tarassaco fa male alla tiroide? Questo rimedio non è controindicato per chi soffre di problemi alla tiroide, ma l’assunzione della tisana di tarassaco potrebbe causare un rallentamento dell’attività intestinale nelle persone affette da ipotiroidismo.

In tutti gli altri casi è possibile consumare i denti di leone in dosi consigliate di circa 5-10 grammi al giorno (prodotto essiccato) per 3 volte in 24 ore.

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