Stress da lavoro correlato: cause, sintomi e valutazione del rischio
Quando l’ambiente lavorativo pone situazioni che richiedono un impegno che eccede le capacità individuali del soggetto si manifestano dei fenomeni di disadattamento e seri rischi per la salute, una condizione nota come stress da lavoro correlato.
Le reazioni disfunzionali che coinvolgono il lavoratore sono così serie e complesse che a partire dal gennaio 2011 è obbligatorio per le aziende italiane attuare la valutazione dello stress da lavoro correlato con una frequenza non inferiore ai tre anni.
Stress da lavoro correlato: Cause
Il contesto lavorativo e il tipo di lavoro che si pratica possono dar vita a una sensazione che va al di là di una semplice incombenza lavorativa e una scadenza improrogabile.
I profondi cambiamenti del mondo del lavoro hanno creato ambienti in cui il lavoratore percepisce costantemente la precarietà della propria posizione lavorativa, un “qui e ora” che lo spinge a essere flessibile, fare leva su capacità inedite e spingersi oltre i propri limiti.
Le cause che provocano lo stress da lavoro correlato possono essere varie e complesse, anche se è possibile tracciare il profilo di situazioni, episodi e contesti che più di altri possono favorire la manifestazione di tale stato disfunzionale:
- Richieste inadeguate – Il carico di lavoro, i rischi penali e civili assunti e la retribuzione non proporzionata all’attività svolta.
- Rapporti tra colleghi – Non è insolito purtroppo che negli ambienti di lavoro si verifichino casi di bullismo, mobbing e violenza psicologica.
- Ruolo aziendale – La definizione precisa del ruolo aziendale o l’impossibilità a gestire in autonomia l’attività.
- Affiancamento – La mancanza di affiancamento o formazione non fanno sentire il lavoratore al passo con i tempi o gli impediscono di crescere a livello professionale.
- Sostegno – Il gioco di squadra è importante esattamente quanto il riconoscimento dei meriti professionali individuali.
- Personalità – Il lavoratore può essere una persona insicura, timida e sensibile nella vita privata così come nel lavoro.
Stress da lavoro correlato: Sintomi
La sensazione di non essere mai all’altezza della situazione, non essere valorizzati o non essere formati per sopperire a nuove sfide professionali crea quello che l’Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul lavoro definisce stress da lavoro correlato o Work Related Stress (WRS):
“ Quando le richieste effettuate nell’ambito lavorativo vanno oltre le possibilità del soggetto di adempiere a tali richieste”.
Il rischio da stress da lavoro correlato che deriva dall’incapacità di rispondere alle richieste lavorative si manifesta con un corredo di sintomi ben precisi:
- Fisici – Mal di schiena, dolori muscolari, problemi gastro-intestinali, affaticamento, immunodepressione e simili.
- Psicologici – Depressione, disturbi del sonno, attacchi d’ansia, depressione e irritabilità.
- Comportamentali – Abuso di alcol e tabacco e assunzione di droghe.
- Sociali – Assenteismo, calo del rendimento e tendenza all’isolamento.
Stress da lavoro correlato: Prevenzione
La gestione delle conseguenze dello stress da lavoro correlato risulta estremamente difficile da affrontare e per questo prevenire episodi svilenti e fonti di stress acuto resta fondamentale per evitare il complesso di sintomi fisici, psicologici, comportamentali e sociali.
- Prevenzione primaria – L’azienda deve prestare attenzione ad assetto organizzativo (orari e carichi di lavoro), ambito contestuale (ambiente fisico e ambiente sociale), ambito comunicativo (carriera, possibilità di crescita, riconoscimenti e retribuzione) e ambito soggettivo (situazioni personali e sensibilità emotiva).
- Prevenzione secondaria – Ogni lavoratore deve essere formato per gestire lo stress ed evitare manifestazioni patologiche.
- Prevenzione terziaria – Occorre ridurre le conseguenze dello stress da lavoro correlato favorendo un percorso di riabilitazione.
Lo stress da lavoro correlato definito dalla normativa, i vari piani su cui si sviluppa la macchina della prevenzione e le modalità di gestione dei sintomi da stress mostrano l’importanza del ruolo del datore di lavoro.
Eliminare le situazioni che rappresentano terreno fertile per la comparsa dello stress e sintomi fisici e psicologici non è solo un obbligo a cui deve assolvere ma un modo per creare una macchina aziendale che lavora senza intoppi.
Le conseguenze fisiche e psicologiche che coinvolgono anche un solo lavoratore provoca un assenteismo e un calo di rendimento che il contesto lavorativo e la produzione aziendale non possono permettersi.
Doveri del datore di lavoro
La valutazione e gestione del rischio da stress lavoro-correlato a opera del datore di lavoro viene disciplinata dal decreto legislativo 81 del 2008.
I datori di lavoro delle aziende sono tenuti a sostenere un iter di valutazione dei rischi da stress da lavoro correlato e compilare un Documento di Valutazione Rischio o DVR con specifiche informazioni:
- Rischi e criteri di valutazione dei rischi individuati
- Misure preventive messe in atto
- Relazione sull’assetto organizzativo e sull’assegnazione dei ruoli aziendali
- Specifiche sulle mansioni svolte dai lavoratori
- Elenco dei responsabili e rappresentanti per la sicurezza e salute a livello aziendale
Stress da lavoro correlato: Cosa fare
Quando corpo, mente e comportamento parlano in modo inequivocabile di stress da lavoro correlato è fondamentale rivolgersi in centri specializzati in cui poter iniziare un percorso psicologico e terapeutico per affrontare la causa scatenante.
Dal punto di vista legale, invece, il lavoratore afflitto da stress da lavoro correlato deve denunciare la situazione a un sindacato oppure rivolgersi a un avvocato specializzato per documentare i danni provocati dall’ambiente lavorativo malsano, chiedere un risarcimento danni e ottenere misure preventive da parte dell’impresa.
Il percorso di riabilitazione può essere affiancato da una serie di altri rimedi per alleviare i sintomi e restituire la serenità iniziale:
- Dedicarsi a pratiche meditative
- Modificare le abitudini lavorative più logoranti
- Non rinunciare alla propria vita privata a favore di quella professionale
- Prestare attenzione al regime alimentare (evitare caffè e alcolici e promuovere cibi lo ricchi di magnesio e vitamine del gruppo B)
- Riposare un numero di ore sufficiente
- Sfruttare le proprietà dei Fiori di Bach per placare gli attacchi di panico (es. Rescue Remedy)