Spirea ulmaria: proprietà, modalità d’uso e controindicazioni
L’olmaria o Spirea ulmaria è un pianta officinale conosciuta per essere un potente rimedio naturale contro alcuni stati infiammatori. Scopriamola meglio!
Quella che viene chiamata “aspirina vegetale” altro non è che una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Rosaceae che cresce nelle zone umide posizionate fino a 1500 metri in altezza come quelle del Trentino Alto Adige.
La denominazione della pianta, chiamata anche Filipendula Ulmaria, è dovuta essenzialmente alla forma dei suoi frutti a spirale (dal greco speira) e dalla somiglianza delle foglie con quella dell’olmo (ulmus).
La pianta si presenza con un’altezza di circa 150 centimetri, foglie verde scuro nella parte superiore e bianche nella parte inferiore, fiori rosati o bianchi raccolti in infiorescenze piuttosto evidenti (corimbi) e frutti a forma di piccole capsule.
Olmaria: Proprietà
Le sommità della “regina dei prati” vengono sfruttate in ambito fitoterapico per aiutare a gestire alcuni problemi in modo naturale, dai dolori articolari agli stati influenzali.
Il mix di derivati salicilici (salicilato di metile, aldeide salicilica e salicilato di etile) contenuto nella pianta agisce esattamente come l’acido acetilsalicilico, vale a dire il principio attivo dell’aspirina.
Oltre all’effetto dei derivati salicilici, l’olmaria spirea contiene una buona dose di flavonoidi, tannini, salicina, mucillagini, vitamina C, sali minerali e oli essenziali.
In pratica la sinergia di queste sostanze permette di attribuire all’olmaria proprietà terapeutiche utili in presenza di alcuni disturbi:
- Mal di testa – I derivati salicilici inibiscono la sintesi delle prostaglandine responsabili del dolore provocato da stati febbrili, ciclo mestruale, mal di denti e malattie da raffreddamento.
- Sistema circolatorio – I flavonoidi decongestionano il sistema circolatorio e sviluppano a un’azione vasoprotettrice che contrasta la comparsa di edemi e cellulite.
- Ritenzione di liquidi – Le proprietà depurative e diuretiche favoriscono l’eliminazione di liquidi in eccesso e scorie metaboliche (acido urico, zuccheri, scorie azotate e trigliceridi).
- Infiammazioni – La concentrazione di salicina agisce come un antinfiammatorio naturale che allevia i dolori articolari e i disturbi legati a stati infiammatori.
- Spasmi gastrici – Le mucillagini creano una sorta di barriera protettive per le mucose gastriche in grado di limitare la comparsa di spasmi e l’erosione delle pareti gastriche.
Modalità d’uso
È possibile sfruttare le proprietà benefiche della Spirea Ulmaria semplicemente acquistando integratori o preparazioni in erboristeria, farmacia o e-shop.
- Infuso – Tutto quello che bisogna fare è versare un cucchiaino di fiori e foglie di Spirea pianta in una tazza di acqua calda, coprire, lasciare in infusione e sorseggiare l’infuso in caso di stati infiammatori, dolori muscolari e influenza.
- Decotto – Il decotto può essere trasformato in un impacco esterno da applicare sulla zona interessata da dolori articolari o reumatismi. È sufficiente versare le parti più dure della pianta in acqua fredda, accendere il fuoco fino a raggiungere il punto di ebollizione, abbassare la fiamma, lasciare sobbollire per 10 minuti e filtrare.
- Integratori – Il mercato di riferimento propone integratori per contrastare ritenzione idrica e inestetismi (olmaria sotto forma di compresse o capsule di estratto secco prima dei pasti principali).
- Tintura madre – La tintura madre di Spirea ulmaria (dosaggio consigliato di 30 gocce diluite in acqua) risulta perfetta per contrastare disturbi quali la cellulite e i dolori reumatici.
Spirea ulmaria: Controindicazioni
L’assunzione di Ulmaria è sconsigliata a tutte quelle persone che sono sensibili all’acido acetilsalicilico e/o allergici alle piante della famiglia delle Rosaceae e tutti coloro che assumono anticoagulanti o cardioaspirina per non aumentare l’effetto della terapia farmacologica.
La Spirea pianta potrebbe causare effetti collaterali a carico della mucosa gastroduodenale che, seppur rari, potrebbero essere amplificati con il consumo di sostanze quali antinfiammatori, antidiabetici, alcol o sedativi.