I sintomi della premenopausa
La premenopausa è un periodo carico di sintomi che annunciano e precedono l’arrivo della menopausa. Con la fine del periodo fertile, l’organismo subisce trasformazioni fisiologiche in direzione dell’invecchiamento e qualcosa, inevitabilmente, cambia. In questa fase si verificano delle fluttuazioni ormonali che complicano la vita a causa delle variazioni del livello di estrogeni.
Gli ormoni prodotti dalle ovaie iniziano infatti a ridursi progressivamente e le conseguenze dirette sono la riduzione (fino a scomparsa) del ciclo mestruale associato ad altri disturbi di vario tipo. Le vampate sono i sintomi più ‘famosi’ della menopausa, ma ci sono anche la depressione, l’insonnia, l’emicrania e l’irritabilità, solo per citare alcuni tra i più comuni. C’è poi il rischio (concreto) di gonfiarsi e ingrassare, perché il metabolismo rallenta e diminuisce il fabbisogno calorico. Adeguare l’alimentazione in termini qualitativi e quantitativi, praticare un’attività sportiva regolarmente e aiutarsi con i rimedi naturali è essenziale per non ingrassare nel periodo della premenopausa e anche dopo, quando il ciclo cessa del tutto.
I sintomi della premenopausa e della menopausa
Cicli irregolari. Quando il ciclo inizia a non essere più regolare e a cambiare (per ‘aspetto’ e durata) significa che si è in piena premenopausa. Si può iniziare con l’irregolarità anche un anno prima della scomparsa totale delle mestruazioni, senza avvertire altri sintomi.
Vampate di calore (75% delle donne). Per quanto riguarda le vampate, oltre ai fattori scatenanti ci sono anche altre cause, come il caldo, il fumo, l’alcol e la caffeina, che possono favorirle e ‘aggravarle’. Le vampate stesse non sono tutte uguali, variano dai 30 secondi ai 5 minuti: in questo tempo la temperatura corporea si alza e il calore si avverte soprattutto sul viso. Calma e aria fresca sono le uniche armi.
Sbalzi di umore, nervosismo e tendenza alla depressione. Insieme agli ormoni varia anche l’umore. Inevitabile e incontrollabile, se non con l’aiuto di alcune piante che contengono i fitoestrogeni, che hanno la capacità di riprodurre e simulare l’attività degli ormoni. Insonnia e disturbi nel sonno. Emicrania, Stanchezza.
Rimedi naturali per i sintomi della premenopausa
Le cure spesso sono terapie ormonali sostitutive che aumentano i livelli di estrogeni. Assumere progesterone comporta però dei rischi per la salute e soprattutto può favorire l’insorgenza di tumori. In particolare possono essere colpiti il seno e le ovaie, perché i tumori in queste aree del corpo hanno spesso origine ormonale. Con il progesterone si possono avere anche effetti collaterali come nausea, mal di testa e sanguinamenti.
Fortunatamente anche le erbe officinali possono aiutare, soprattutto quelle che contengono i fitoestrogeni, degli estrogeni vegetali che richiamano quelli prodotti dall’organismo. In generale le erbe officinali sono utili contro gli sbalzi d’umore: sono quelle con proprietà ‘calmanti’, da assumere in forma di compresse. In genere si assumono a basso dosaggio e sono quelle classiche usate per tranquillizzare e svolgere un’azione lenitiva, come la valeriana, la melissa e l’escolzia. Se poi c’è un vero e proprio problema di insonnia, si aumentano i dosaggi sotto controllo medico.
Non solo le erbe officinali contengono gli estrogeni vegetali, ma anche alcuni alimenti come la soia. La soia infatti è un alimento molto consigliato nel periodo della menopausa, proprio perché grazie agli estrogeni riesce a rendere più sopportabili alcuni sintomi, ad esempio le vampate di calore e la depressione. E’ inoltre un alimento versatile che si può inserire in molti modi nel regime alimentare, sotto forma di latte, di formaggio e per le insalate, gli hamburger, la pizza e le focacce.
Trifoglio rosso. Contiene fitoestrogeni e riesce a ridurre le vampate di calore. Gli isoflavoni li rendono un vero farmaco naturale adatto per una terapia ormonale sostitutiva. Ne contiene ben quattro, due in più della soia, per cui oltre a ridurre i sintomi protegge anche di più dall’infarto. Il vantaggio del trifoglio è che non ha effetti collaterali, non comporta il rischio di tumori e non fa ingrassare.
Il dosaggio dipende dall’entità dei sintomi: ci sono delle formulazioni ad alto dosaggio, indicate soprattutto per vampate di calore frequenti e intense, e altre più lievi. Spesso nel caso dei sintomi lievi il trifoglio è abbinato alla vitamina D, per prevenire o rallentare l’osteoporosi, una malattia che tende a colpire le donne proprio durante la menopausa.
Modalità di assunzione. Ne basta 1 al giorno perché gli isoflavoni rilasciano i loro effetti in modo graduale, ‘spalmandoli’ nell’arco delle 24 ore della giornata.
Iperico. E’ un antidepressivo naturale grazie alla presenza dei flavonoidi. In particolare è di aiuto per la depressione, la tristezza, la sudorazione eccessiva e le vampate di calore, i sintomi più diffusi della premenopausa che complicano non poco la vita di ogni donna.
Modalità di assunzione: si può assumere in gocce (massimo 35 al giorno), come tintura madre (massimo 10 gr al giorno) e come compressa (massimo 2 al giorno). Oppure come infuso, da sorbire soprattutto il pomeriggio e la sera per propiziare la tranquillità e il buon riposo.
Salvia. Contiene isoflavoni, che svolgono un’azione simile a quella degli estrogeni femminili. Anche la salvia è quindi uno strumento utile a disposizione delle donne contro il più fastidioso dei sintomi della premenopausa, le vampate di calore. Inoltre aiuta a ridurre la sudorazione, che può colpire soprattutto il viso dando la sensazione di essere sempre accaldate. Come la salvia il tiglio, che condivide le proprietà del tiglio ed è anche pratico da consumare come tisana.
Modalità di assunzione. Come tintura madre, max 35 gocce 2 volte al giorno. Ma anche come tisana da sorseggiare in qualsiasi momento della giornata, fino a un massimo di tre volte al giorno.
Luppolo. Tra luppolo e vampate di calore c’è una correlazione diretta. Nel senso che gli isoflavoni presenti nel luppolo lo rendono utile contro le vampate, ideale da essere usato come integratore. Considerato uno ‘stimolante estrogeno’ che attenua non solo le vampate, ma anche il gonfiore di mani e piedi, il nervosismo, i cambiamenti repentini di umore, l’insonnia e i disturbi del sonno.
Modalità di assunzione. Capsule, tintura madre e gocce: in ogni modo il luppolo fa bene e non presenta effetti collaterali. Per il dosaggio, 1 o 2 capsule al giorno, 3-4 gocce 2 volte al giorno e 10 gocce di tintura madre 1 volta al giorno.
Cimifuga. Questa pianta contiene fitoestrogeni e flavonoidi che ‘imitano’ la serotonina e intervengono sui disturbi della premenopausa legati alla sfera emozionale. Tendenza alla depressione, tristezza e stanchezza mentale sono disturbi di tipo neurovegetativo che vengono attenuati dall’uso regolare della cimifuga. E anche per le vampate di calore è utile perché interviene sui recettori della serotonina che influenzano il sistema nervoso.
Modalità di assunzione. Estratto secco (max 40 mg al giorno) o tintura madre (30 gocce al giorno per max 2 somministrazioni). Si può bere anche come decotto, utilizzando 1 cucchiaino della radice di cimifuga per 1 tazza d’acqua.
Oli essenziali. In particolare due oli sono utili per attenuare i sintomi della premenopausa: il neroli e la rosa. L’olio di neroli è un riequilibrante del sistema nervoso che aiuta a ritrovare la tranquillità e a contrastare la depressione. E anche l’olio di rosa attenua gli stati depressivi e aiuta ad allontanare la tristezza.
Questi prodotti sono reperibili in erboristeria, anche online, ad esempio su Rodiola.it, sono sicuri se impiegati nel rispetto delle indicazioni fornite sulle confezioni dai produttori e se non impiegate contemporaneamente a farmaci. In questo caso, come in caso di problemi fisiologici particolari, è sempre bene consultare il proprio medico curante.