Sindrome del colon irritabile: la dieta ideale

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Non esiste un’unica dieta contro la Sindrome del Colon Irritabile. Ogni diverso paziente è bene che compili un diario alimentare dove indicare con cura tutti i cibi che gli procurano disturbi intestinali. In base ai dati ottenuti dopo qualche settimana di osservazione sarà cura del medico o, meglio ancora, di un dietologo aiutare il soggetto a decidere il regime alimentare più adatto alle proprie esigenze.

Sindrome del colon irritabile

I sintomi della sindrome del Colon irritabile possono essere fatti regredire ponendo particolare attenzione alla dieta assunta.

L’approccio più opportuno consiste nel tenere un diario, in modo da annotare tutti gli alimenti che sembrano far peggiorare il quadro clinico. Dopo qualche settimana di osservazione è bene riferire i risultati ad una figura professionale adeguata, come il medico di base o, ancora meglio, un dietologo od un nutrizionista esperto. Questi specialisti sono in grado di aiutare i pazienti a modificare il proprio regime alimentare, in modo da sostituire gli alimenti che disturbano con analoghi dal punto di vista nutrizionale. Ad esempio, consigliare di eliminare tutti i latticini tranne lo yogurt, tollerato meglio in quanto contiene batteri che forniscono l’enzima necessario alla digestione del lattosio, lo zucchero che si trova nel latte e nei suoi derivati.

La sintomatologia è molto varia ed anche le reazioni ai diversi cibi è estremamente soggettiva, esistono però alimenti che più frequentemenete provocano disturbi e che, quindi, devono essere tenuti sotto maggior osservazione.
Tra questi vi sono:

  • i latticini;
  • la carne rossa;
  • le verdure aerofagiche come i broccoli, i cavoli, i fagioli e le cipolle;
  • le verdure con una forte presenza fibrosa di difficile digestione come i carciofi ed il sedano;
  • alimenti eccitanti come cioccolato, caffè e tè;
  • alcuni tipi di frutta, in particolar modo pesche, pere e prugne;
  • le spezie;
  • le bibite gasate;
  • le bevande alcoliche;
  • i dolcificanti artificiali (sorbitolo o mannitolo).

Gli alimenti che, invece, solitamente non disturbano la digestione dei soggetti affetti da sindrome del colon irritabile e che, anzi, possono aiutare a ridurne i sintomi sono:

  • i cereali integrali, in particolare l’orzo, l’avena ed il farro;
  • verdura e frutta fresche;
  • carne bianca;
  • pesce;
  • uova.

Le diete ad elevato contenuto di fibre possono provocare inizialmente il peggioramento del quadro clinico del paziente, con accumulo di gas e gonfiore addominale ma, dopo qualche settimana di assestamento, questi disturbi scompaiono, lasciando il posto a feci morbide e facimente espellibili.

Inoltre è fondamentale che i soggetti malati assumano molti liquidi, soprattutto per recuperare quelli persi con la diarrea. La scelta ideale è rappresentata ovviamente dall’acqua naturale.

Facendo un rapido riassunto le indicazioni di massima che un malato di colon irritabile dovrebbe seguire sono:

  1. Adottare una dieta studiata opportunamente.
  2. Mangiare ad orari regolari, masticando lentamente e senza fretta, per evitare d’inghiottire troppa aria.
  3. Cercare di andare di corpo sempre alla stessa ora. A tal proposito il momento ideale risulta essere al mattino dopo la colazione, quando interviene un riflesso fisiologico.
  4. Praticare una moderata e costante attività fisica, ad esempio una giornaliera passeggiata a passo svelto, può essere di aiuto sia per mantenere una buona motilità intestinale sia per combattere stress e depressione.
  5. Evitare, per quanto possibile, l’uso eccessivo di farmaci, in particolar modo lassativi.
  6. Evitare alcolici e cibi troppo speziati.

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