Pertosse: cause, sintomi, vaccino e cure

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La pertosse o tosse canina è un’infezione delle vie respiratorie causato da un batterio contagioso che si presenta con sintomi piuttosto gravi nei neonati e può provocare diverse complicanze negli adulti.

Tosse canina- foto aljamila.com

La malattie è provocata dal coccobacillo Bordetella pertussis, un batterio aerobio a metà strada tra i cocchi sferici e i bacilli di dimensioni inferiori a 1 micron che non si colora al trattamento con colorazione di Gram.

Il batterio aderisce ad alcune proteine presenti sulla membrana delle cellule ciliate delle mucose delle vie aree e produce tossine dagli effetti dannosi: alterazione dell’epitelio che riveste le mucose, produzione di muco e restringimento dei bronchi.

L’alterazione delle mucose determina una condizione caratterizzata da attacchi di tosse convulsa con violenti e spasmodici che possono rivelarsi fatale nei neonati.

La tosse canina nei bambini e negli adulti risulta estremamente contagiosa a tal punto da coinvolgere oltre 50 milioni di persone in tutto il mondo e da causare centinaia di migliaia di morti.

Pertosse: Cause

Bordetella pertussis- foto wpr.org

Come già accennato, la causa principale della pertosse è l’infezione da parte del coccobacillo Bordetella pertussis.

Il batterio aderisce alla glicoproteina integrina delle mucose delle vie aeree e libera diversi tipi di tossine quali la citotossina tracheale (blocca il movimento delle ciglia delle mucose e impedisce il trasporto del muco verso la faringe dove potrà essere espettorato portando via con sé impurità e corpi estranei), la tossina della pertosse (aumenta la secrezione di muco e peggiora la situazione), la tossina dermonecrotica (responsabile di emorragie e ischemie) e la tossina adenilato-ciclasica (impedisce l’attività dei leucociti).

Il contagio del batterio Bordetella pertussis avviene attraverso il contatto delle vie respiratorie con le particelle di muchi e saliva emessi nell’aria da una persona affetta da tosse canina.

L’incubazione della malattia può variare da un minimo di una settimana a un massimo di tre settimane, lasciando spazio alla sintomatologia.

Pertosse: Sintomi

Tosse- foto mirtamedicus.com

Il corredo di sintomi della pertosse può suddiviso in tre fasi, una per ogni step del decorso di 6 settimane della malattia:

Fase catarrale

La fase catarrale dura due settimane e rappresenta un momento critico in cui si registra una sintomatologia aspecifica e simile all’influenza:

  • Debolezza
  • Febbre contenuta
  • Malessere generale
  • Naso congestionato
  • Occhi arrossati
  • Starnuti frequenti
  • Tosse secca durante le ore notturne

Fase parossistica

Questa fase dura due settimane e si rivela il momento in cui compaiono i sintomi tipici della malattia che hanno dato il nome popolare di tosse canina o asinina:

  • Attacchi di tosse
  • Espettorato compatto e appiccicoso
  • Labbra cianotiche
  • Muco accumulato nelle vie respiratorie
  • Svenimento
  • Tosse notturna e diurna
  • Vene del collo turgide
  • Violente inspirazioni
  • Vomito

Fase di convalescenza

La sintomatologia di questa fase dura che due settimane scema lentamente e il periodo di contagio si attenua.

Durante la convalescenza gli attacchi di tosse diminuiscono come numero e intensità e l’infezione lascia spazio all’immunità per la malattia (fattore che tende ad attenuarsi nel corso degli anni).

Diagnosi

Diagnosi- foto yublod.com

La diagnosi della pertosse nella fase catarrale può risultare complessa a causa di una sintomatologia molto simile all’influenza o alla bronchite.

Il medico può optare per alcuni test diagnostici in modo da avere ben chiara la condizione clinica del paziente:

  • Tampone oro faringeo – Il tampone consente la raccolta di un campione per effettuare la coltura del Bordetella pertussis, anche se non è di molto aiuto nella fase catarrale.
  • Test seriologici – La ricerca si concentra sulla presenza di anticorpi specifici della tossina della pertosse.
  • Test di biologia molecolare – Questo tipo di esami sono molto costosi perché ricercano il DNA del batterio.
  • Emocromocitometrico – L’esame è aspecifico e rivela la presenza di un’infezione attraverso la constatazione dell’aumento dei globuli bianchi.
  • RX del torace – L’indagine clinica evidenzia l’infiammazione e il liquido accumulato nelle vie respiratorie nei casi di complicanze polmonari.

Pertosse: cura

Antibiotici- foto wviz.ideastream.org

La cura della pertosse, esattamente come ogni infezione batterica, prevede una terapia a base di antibiotici della durata media di 14 giorni.

Gli antibiotici combattono il Bordetella pertussis nella fase catarrale mentre limitano le possibilità di contagio durante la fase parossistica.

Il medico può prescrivere un farmaco cortisonico in associazione all’antibiotico allo scopo di modulare il processo infiammatorio.

Regole d’oro

La terapia farmacologica deve essere accompagnata da una serie di regole e piccoli accorgimenti pensati per superare la fase acuta con minor disagi possibili:

  • Riposo prolungato per riprendere le forze
  • Assunzione di liquidi per idratare le mucose
  • Assicurare un buon tasso di umidità negli ambienti per evitare di irritare le mucose
  • Purificare l’aria dagli agenti irritanti per non provocare attacchi
  • Mantenere un’alimentazione sana per non appesantire lo stomaco e indurre il vomito
  • Tenere le persone non immune lontane per non diffondere il contagio

Rimedi naturali

I rimedi naturali contro la pertosse non curano l’infezione batterica, ma promettono di alleviare i sintomi della malattia:

  • Belladonna – Le proprietà spasmolitiche dell’atropina alleviano gli spasmi muscolari e dilatano i bronchi.
  • Primula – L’azione sedativa ed espettorante può aiutare a ridurre i sintomi della pertosse.
  • Castagno – Uno sciroppo di castagno può essere utile per limitare i sintomi respiratori della malattia.

Vaccino pertosse

Vaccino- foto sante.journaldesfemmes.fr

L’unica forma di prevenzione per bambini e adulti è il vaccino antipertosse, lo stesso che viene somministrato insieme al vaccino antidifterico e antitetanico in età pediatrica al terzo mese, al sesto mese e a un anno di vita.

Il vaccino antipertosse cellulare fornisce protezione ma comporta vari effetti collaterali quali convulsioni, febbre ed encefalite mente il vaccino acellulare (alcuni componenti del batterio) assicura l’immunità e non rimanda a molti effetti collaterali.

Complicanze

Complicanze- foto anews.com

La pertosse non deve essere sottovalutata perché, anche se viene superata senza eccessivi problemi dalla maggior parte delle persone, potrebbe generare complicanze gravi sia nei bambini che negli adulti.

Pertosse nei bambini

  • Polmoniti causate dal batterio e da sovra infezioni batteriche
  • Infezioni dell’orecchio causate dalla secrezione di muchi
  • Encefaliti legate alla scarsa ossigenazione del sangue
  • Emorragie provocate dagli attacchi di tosse

Pertosse negli adulti

  • Ernie addominali dovute allo sforzo
  • Rottura di costole provocata dalle contrazioni della gabbia toracica
  • Rottura dei capillari legata agli attacchi di tosse

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