Neutrofili alti o bassi: cosa significa, cause e quando preoccuparsi

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I neutrofili. Questo termine può risultare praticamente sconosciuto ai non addetti al mestiere. Cosa sono e cosa indica il valore dei neutrofili?  si intende quando si parla di neutrofili alti o bassi? Come dobbiamo comportarci?

Analisi laboratorio- foto pixabay.com

Quando si parla di neutrofili (in inglese neutrophils), le domande sono tantissime. Nell’articolo di oggi cercheremo di spiegarvi nel modo più esaustivo possibile di cosa si stratta.

Cosa sono i neutrofili?

Per prima cosa, cerchiamo di inquadrare il loro ruolo nel nostro organismo. I neutrofili fanno parte dei globuli bianchi del nostro sangue, sono una delle 5 tipologie presenti. Sono quindi leucociti presenti in gran numero e prodotti dal midollo osseo, quando sono maturati passano al sangue. Sono caratterizzati da un nucleo trilobato. La vita di un neutrofilo non è più lunga dei due giorni di media.

A cosa servono i neutrofili?

Sono pur sempre dei leucociti e per tanto il loro scopo è quello di difendere l’organismo dagli attacchi dei germi e di quei batteri che possono in qualche modo compromettere la salute generale dell’organismo. Nonostante hanno vita piuttosto breve, essi sono capaci di eliminare i batteri in numero variabile. Considerate che un neutrofilo riesce a eliminare da 5 a 20 batteri. Sia dai tessuti ematici, sia da altri differenti.

Come lavorano?

Inglobano le cellule nemiche come i macrofagi. Le digeriscono e rilasciano dopo alcune sostanze che vanno a regolare la risposta infiammatoria del sistema immunitario.

Quando sono presenti? Sono sempre presenti nel corpo, ma il nostro organismo produce neutrofili aumentando i valori quando si ammala. Ecco cosa vuol dire avere i neutrofili alti.

Neutrofili alti o bassi: i valori

Difese immunitarie- foto pixabay.com

I valori normali di riferimento quando si parla di neutrofili sono piuttosto variabili. Cambiano infatti da individuo a individuo. Considerate comunque che, in media, il numero di neutrofili presenti nel sangue è di circa 4 mila unità per millimetro cubo.

La soglia minima è di 1500 unità, quella massima di 7 mila unità. Il problema non sussiste solo quando i neutrofili sono bassi, ma anche quando superano la soglia massima.

Quando il valore dei neutrofili è preoccupante? Quando si hanno i neutrofili alti nel sangue, cioè quando arrivano a una concentrazione anche di 8-9 mila, si parla di neutrofilia.

Neutrofilia: cosa sono i neutrofili alti

Analisi- foto pixabay.com

Si parla di neutrofilia quando la concentrazione di neutrofili, cioè di questi globuli bianchi, superano il limine di concentrazione che come abbiamo visto il limite massimo è di 7 mila.

L’aumento di questi valori solitamente non provoca alcun sintomo almeno che non vi sia di base una patologia. Passa quindi inosservato. La sintomatologia esiste solo quando vi è una malattia di fondo che provoca appunto anche la neutrofilia.

Può esservi un aumento di neutrofilia nel sangue per due ragioni. Può trattarsi di neutrofilia da spostamento, cioè quando vi è un passaggio di neutrofili dalla colonia marginale, quella delle pareti dei vasi a quella circolare. In questo caso la natura è solitamente fisiologica e dipende magari dall’aumento di adrenalina. L’aumento dei livelli sono noti solitamente già dopo 1 o 2 ore da quando vi è stato il picco ormonale e tale può rimanere anche per diversi giorni. Dopo i valori tornano normali.

Abbiamo poi la seconda ragione, quella che provoca effettivamente neutrofilia perché alla base vi è una patologia. L’aumento delle cellule che passano da midollo a sangue è causato solitamente dalla massiccia richiesta di neutrofili nei tessuti o organi a causa di un’infezione. Quando la richiesta è considerevole, il trasferimento risulta troppo rapido, a tal punto da non garantire la totale maturazione. Ecco che nel sangue vi è un aumento di neutrofili immaturi.

Le cause che provocano questo aumento dei neutrofili nel sangue sono molte, quando ovviamente ci riferiamo alla seconda ragione. Si tratta di:

  • Infezioni di batteri: possono essere localizzate o diffuse, acute o croniche.
  • Infezioni virali: alcuni virus sono capaci di provocare neutrofilia. Le più comuni sono l’herpes simplex e la varicella.
  • Micosi: o infezioni da funghi. La più comune è la candida, che interessa la cute, i polmoni, l’apparato urogenitale e l’apparato gastrointestinale.
  • Infezione di parassiti: possono essere elminti o protozi. Una delle più comuni è la toxoplasmosi.
  • Infiammazioni non infettive: possono essere sia acute che croniche. Tra le più comuni troviamo i traumi con danno tissutale e quelle a base autoimmune.
  • Tumori maligni: i neutrofili alti si verifcano anche con un tumore, come ad esempio i carcinomi, il linfoma di Hodgkin e altri.
  • Leucemie: proliferazione di cellule del midollo con relativo incremento dei neutrofili.
  • Problemi metabolici come la chetoacidosi diabetica e l’insufficienza renale
  • Squilibri endocrini come quelli della gravidanza (neutrofili alti in gravidanza) o del ciclo mestruale.
  • Anemia come quella emolitica e megaloblastica (es. neutrofili alti bambini).
  • Alcuni farmaci che provocano effetti collaterali.
  • Intossicazione da metalli pesanti o da veleno di insetti.

Se nel caso della neutrofilia da trasporto non è necessario il trattamento in quanto i valori si stabilizzano da soli, in quella “vera” deve essere curata la malattia che si trova alla base.

Neutropenia: neutrofili bassi, cosa significa e quali sono le cause

Cambiamenti del corpo- foto pixabay.com

Si parla di neutropenia o neutrofili bassi quando il numero di questi globuli bianchi è inferiore alla media all’interno del sangue. La neutropenia può essere lieve, quando vi sono 1500 unità per MM cubo, media, quando vi sono tra le 500 e le 1000 unità, e severa, quando il numero è inferiore a 500.

I problemi legati ai neutrofili bassi nei bambini e negli adulti possono nascere a livello del midollo osseo, come ad esempio l’anemia. Può nascere da una pesante cura per il corpo, come la chemioterapia. Possono causare neutropenia anche tifo o brucellosi.

È davvero importante individuare una carenza perché essi sono necessari per la difesa da infezioni micotiche o batteriche. Come abbiamo visto comunque esistono tre forme di carenza da neutrofili. La neutropenia tuttavia può essere anche acuta, quando sopravviene in modo improvviso e dura poco, o cronica, quando dura più di tre mesi.

È comunque importante ricordarsi che i neutrofili possono essere più bassi in base all’età, la genetica, la razza… non sempre quindi un valore più basso della media può rappresentare un problema.

Cosa vuol dire avere i linfociti alti e neutrofili bassi? In questo caso, la presenza massiva di linfociti nel sangue potrebbe essere il risultato di un’infezione e, quindi, di una meutropenia.

Spesso è possibile tenere a bada la carenza che causa una grave carenza di difese, andando a migliorare le difese immunitarie.

In caso di neutrofili bassi, cosa mangiare diventa importante. Largo a cibi ricchi di sali minerali e vitamine come i funghi, l’aglio, gli agrumi e le carote.

Quando nel sangue vi sono neutrofili bassi inferiori a 500 unità, anche una semplice colonia di batteri può causare infezioni.

La neutropenia è solitamente asintomatica per tanto molte persone non sono consapevoli del problema, il quale verrà scoperto in modo del tutto casuale.

La sintomatologia quando presente deriva da quanto sono bassi i neutrofili e da quanto dura la situazione. I sintomi che potrebbero comparire sono la febbre o delle infezioni ricorrenti come quelle dell’apparato urinario o intestinale.

Ciò che può provocare un abbassamento dei neutrofili nel sangue è una serie di cause differenti e chiarisce la causa dei neutrofili bassi e quando preoccuparsi. Le più comuni sono:

  • Tumori del sangue, dei linfonodi e del midollo.
  • Anemia aplastica
  • Sindrome di Kostmann, o neutropenia congenita
  • Neutropenia clinica, malattia molto rara che provoca un abbassamento dei sintomi dai 3 ai 6 giorni, ripetendosi circa una volta ogni tre settimane.
  • Carenze di acido folico
  • Esposizione alle radiazioni

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