Midriasi o pupille dilatate: cause, sintomi e cura

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Le pupille dilatate portano in luce una condizione diversa dal meccanismo fisiologico di dilatazione. Scopriamo la midriasi e il suo significato.

La dimensione delle pupille varia a seconda della quantità di luce che arriva alla retina, restringendosi quando la luce è tanta e dilatandosi quando non c’è troppa luce.

Di conseguenza l’iride (parte colorata dell’occhio) appare più o meno evidente in base alla reazione del muscolo dilatatore deputato al suo controllo.

Tuttavia esistono dei fattori che falsano la dimensione standard delle pupille (2-4 mm alla luce e 4-8 al buio), riducendo la capacità dell’occhio di rispondere alla luce.

In questo caso di può parlare di pupille dilatate o midriasi, una condizione che coinvolge inaspettatamente moltissime persone.

Per capire meglio è bisogna partire da midriasi e dalla sua etimologia. Deriva dal termine greco “mudriasis” che significa “metallo rovente” per riferirsi alla dilatazione del metallo sottoposto a temperature elevate.

Tipologia di midriasi

Non esiste soltanto un tipo di midriasi, visto che è possibile distinguerla in base al fatto che interessi un occhio o entrambi o che l’occhio reagisca alla luce.

Si distingue la midriasi unilaterale se determina la pupilla dilatata solo in un occhio, la midriasi bilaterale se interessa tutti e due gli occhi, la midriasi reagente se reagisce alla luce ma resta dilatata e la midriasi fissa cioè che non reagisce alla luce.

Midriasi: Cause

La midriasi può essere causata da fattori fisiologici (il che rende la situazione temporanea e risolvibile spontaneamente) o da patologie preesistenti (gestibile trattando la causa sottostante).

  • Fonte luminosa – Tra le cause della midriasi c’è la bassa intensità luminosa che potrebbe spingere il muscolo dilatatore della pupilla a mantenersi chiuso.
  • Emozioni – La pupilla dilatata potrebbe essere legata al sopravvento del sistema ortosimpatico solleticato dalle emozioni piuttosto intense come ansia, paura ed eccitazione.
  • Abuso di sostanzeMidriasi e droghe sono strettamente legati perché l’uso di tali sostanze sollecita il sistema nervoso determinando una sua predominanza rispetto al normale meccanismo di riduzione e dilatazione delle pupille. Vale lo stesso quando si parla di alcol e pupille dilatate.
  • Problemi respiratori – L’interruzione dell’attore respiratorio o il blocco dell’ossigenazione crea un eccesso di anidride carbonica che stimola il sistema nervoso e dà vita alla dilatazione delle pupille.
  • Coma – A prescindere dalla causa, il coma è una condizione caratterizzata dalla midriasi con pupille sempre dilatate.
  • Problemi al cranio – Che sia un trauma o una patologia (edema, tumori, ictus e altri), l’aumento del volume del cranio causa la compressione dei muscoli dell’occhio e quindi la dilatazione della pupilla.
  • Anomalie della pupilla – La sindrome della pupilla tonica di Adie è un disturbo neurologico che impedisce alla pupilla di reagire adeguatamente agli stimoli luminosi.
  • Aniridia congenita – La condizione congenita è caratterizzata da un’iride assente parzialmente o totalmente assente che causa problemi oculari. Ciò provoca anche una certa sensibilità alla luce.
  • Botulismo – La contaminazione da Clostridium botulinum provoca una paralisi muscolare che interessa anche le pupille.
  • Disturbi della carotide – Un blocco del normale flusso sanguigno all’interno della carotide potrebbe compromettere la funzionalità del globo degli occhi.
  • Lesioni oculari – La condizione può essere causata da problemi o lesioni oculari. Esiste anche la midriasi post operatoria (per esempio midriasi dopo intervento di cataratta).
  • Colliri – Le gocce per dilatare la pupilla utilizzate durante la visita oculistica sono utili per agevolare l’analisi dell’occhio, ma l’effetto è momentaneo.
  • Farmaci – L’assunzione di alcuni farmaci (antistaminici, anti-nausea, decongestionanti e altri) possono causare la midriasi farmacologica e condizionare la capacità di reazione alla luce.
  • Gravidanza – Le nausee con vomito durante la gravidanza potrebbero determinare la midriasi per stimolo del sistema parasimpatico.

Miosi e midriasi

Che relazione c’è tra midriasi e miosi? Quest’ultima è una condizione completamente diversa dalla midriasi, vale a dire che la pupilla è ridotta (pupilla miotica).

In linea di massima la miosi è provocata dal restringimento del diametro della pupilla a seguito della contrazione dei muscoli dell’iride. Può verificarsi per motivi fisiologici, patologici e farmacologici.

Sintomi

La pupilla dilatata può essere considerato un sintomo di una condizione sottostante, ma spesso si accompagna ad altri sintomi correlati.

Per esempio potrebbe manifestarsi la pupilla dilatata e il mal di testa, le vertigini e la difficoltà a mantenere l’equilibrio in caso di ictus e conseguenze di trauma cranico.

Diagnosi

La diagnosi della midriasi non è molto complicata, specialmente perché è visibile guardandosi allo specchio. La difficoltà è legata alla varietà di cause sottostanti più o meno gravi.

Lo specialista indaga sul momento in cui si è manifestata la condizione, sulla reazione delle pupille alla luce, sulle eventuali terapie farmacologiche e sui sintomi correlati.

Dopo la valutazione, quindi, il medico approfondisce ulteriormente la situazione prescrivendo un esame del fondo dell’occhio e alcuni test diagnostici specifici.

Midriasi: Cura e terapia

Non esiste un trattamento standard per la midriasi oculare patologica, visto che tutto dipende dalla cura della causa scatenante. Mettere in relazione le pupille dilatate e le cause è essenziale per la terapia.

Per esempio si può decidere di aspettare nel caso di trauma alla testa per vedere se la situazione riesce a tornare alla normalità, di interrompere l’assunzione di sostanze che provocano la dilatazione della pupilla o di indossare occhiali progressivi in caso di effetto collaterale ad alcuni farmaci.

Quando le cause sono di natura fisiologica, però, è possibile curare la midriasi con farmaci specifici, dall’atropina alla fenilefrina fino agli steroidi.

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