Gramigna: proprietà, benefici e controindicazioni
Qualche tempo fa abbiamo parlato della gramigna come di un rimedio naturale per disintossicare il fegato, ma quanto ne sappiamo di questa pianta delle Graminaceae e del genere Cynodon conosciuta con il nome di grano selvatico?
La gramigna o Agropyrum repens è conosciuta per essere una delle piante più infestanti al mondo (il sistema complesso di radici, attecchisce con facilità a qualsiasi tipo di terreno e sottrae sostanze nutritive e ossigeno alle altre coltivazioni), ma non tutti sanno che questa pianta possiede diversi effetti benefici.
Questa pianta diffusa in Europa, Africa e Asia cresce nei prati a crescita naturale e nei sottoboschi e viene detta anche grano selvatico per via dalla somiglianza con le spighe di grano: foglie molto strette ricoperte di peli, fiori di colore verde raccolti su piccole spighe e frutti sotto forma di chicchi.
Costituenti chimici
Prima di capire le proprietà benefiche della gramigna è importante dare uno sguardo al suo fitocomplesso chimico:
- Mucillagini
- Olio essenziale
- Polifenoli
- Saponine
- Triticina
Gramigna: Proprietà e benefici
I rizomi della gramigna, vale a dire le estensioni orizzontali che costituiscono delle estensioni delle radici, vengono usati a scopo terapeutico per via del loro fitocomplesso chimico.
Generalmente i preparati a base di questa pianta ubiquitaria possono essere sfruttati per preparare infusi o decotti allo scopo di ottenere un risultato diuretico e antisettico naturale:
- Cistite – La pianta si rivela un ottimo disinfettante delle vie urinarie in quanto stimola la minzione e la funzionalità renale e consente di eliminare tossine e materiali di scarto responsabili delle infezioni batteriche.
- Ipertensione – Il potere diuretico della pianta aiuta a ridurre la pressione sanguigna e a gestire i casi di ipertensione.
- Depurazione – L’effetto diuretico promuove lo smaltimento delle tossine presenti nel corpo e a migliorare la qualità di vita.
- Apparato digerente – La proprietà antisettica e la presenza di mucillagini possono essere sufficienti per contrastare i disturbi che affliggono l’apparato digerente (gastrite, irregolarità intestinale, esofago irritato e altro).
- Peso corporeo – La virtù depurativa permette di utilizzare la pianta come rimedio naturale in caso di alimentazione detox e coadiuvante nelle diete dimagranti.
- Pelle – La pianta può essere usata a livello topico per risolvere i piccoli problemi della pelle (orticarie o pruriti) e per limitare l’effetto buccia d’arancia.
Come si usa la gramigna
Abbiamo detto che la gramigna dei prati può essere utilizzata per preparare infusi o decotti da assumere normalmente oppure da usare come impacchi a livello topico.
I preparati dell’erba gramigna pronti per essere utilizzati per preparare i decotti e gli infusi o preparare manicaretti originali si trovano in erboristeria, farmacia o shop online.
- Infuso – È sufficiente aggiungere due o tre cucchiaini di radice essiccata in 150 ml di acqua calda, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti prima di filtrare e bere un paio di volte al giorno per scopi diuretici.
- Decotto – Basta versare un paio di cucchiaini di radice essiccata di gramigna in 150 ml d’acqua e far bollire per circa 1 minuto, buttare la prima acqua e ripetere l’operazione con la stessa radice prima di lasciar riposare per 10 minuti, filtrare e bere un paio di volte al giorno per ottenere un’azione depurativa e diuretica.
Gramigna in cucina
Le proprietà della gramigna in ambito dei rimedi naturali lasciano spazio all’uso del grano selvatico nella preparazione di diverse pietanze.
La pianta può essere usata in abbinamento ad altre verdure selvatiche o anche da sola come ingrediente principale di un primo piatto (es. gramigna con pasta) o un secondo (es. gramigna alla salsiccia), surrogato del caffè, base per l’estrazione di una sostanza alcolica (birre a bassa gradazione alcolica) oppure insalata alternativa.
Controindicazioni
La gramigna è un’erba abbastanza tollerata, ma viene sconsigliata nelle persone allergiche o sensibili alle Graminaceae.
La pianta è controindicata anche per tutte le persone che soffrono di insufficienza renale o cardiaca per via del grande potere diuretico oppure per i soggetti che assumono farmaci per la pressione o diuretici con lo scopo di tenere sotto controllo i valori pressori.
Infine, a scopo precauzionale, viene sconsigliato l’uso del grano selvatico anche in gravidanza e durante l’allattamento.
Va da sé che il rimedio naturale deve essere assunto con consapevolezza, meglio ancora se dopo aver ricevuto un parere medico favorevole.