Glicemia bassa: cause, sintomi e trattamenti
La glicemia bassa o ipoglicemia è una condizione caratterizzata da un abbassamento del livello di glucosio nel sangue rispetto ai valori di glicemia minima pari a 60-70 mg/dl.
Si può parlare di ipoglicemia quando le fluttuazioni giornaliere della glicemia scendono al di sotto della soglia minima e il corpo non risponde adeguatamente con meccanismi di compensazione efficaci a ripristinare la situazione.
Glicemia bassa: Cause
Le cause che possono portare un adulto a soffrire di ipoglicemia possono essere di natura patologica e non patologica e, quasi sempre, i farmaci e lo stile di vita sano possono aiutare a gestire la situazione.
Cause non patologhe
Avere la glicemia bassa dopo mangiato è molto frequente e segnala l’esigenza di riequilibrare la dieta.
Esistono altre cause non patologiche che possono abbassare il livello di glicemia:
- Alimentazione – Il digiuno prolungato o la dieta povera di carboidrati mettono in atto meccanismi di compensazione (glicogenolisi e gluconeogenesi) che creano glucosio endogeno, insufficiente oltre le 16-24 ore.
- Sport – Uno sforzo fisico intenso richiede un extra dose di energia di cui non sempre il corpo dispone.
- Lastrogene – Il dosaggio sbagliato di farmaci ipoglicemizzanti o insulina da parte di soggetti diabetici potrebbe alterare i livelli di glicemia nel sangue.
- Alcol – Non sono chiari gli effetti dell’alcol sulla glicemia, ma sembra che la sua assunzione a digiuno inibisca i meccanismi di compensazione e provochino ipoglicemia e i suoi sintomi.
- Interventi chirurgici – Un intervento all’apparato gastrointestinale potrebbe alterare la capacità di assorbimento del glucosio.
- Gravidanza e allattamento – La glicemia bassa in gravidanza potrebbe essere causato dall’emodiluzione sanguigna mentre nell’allattamento potrebbe essere determinata da un’energia extra necessaria produrre il latte materno.
- Menopausa – Il cambiamento del quadro ormonale può alterare il processo di metabolismo del glucosio.
Cause patologiche
Le cause patologiche dell’ipoglicemia possono essere varie, anche se le più conosciute interessano i soggetti diabetici:
- Tumori – Il crush delle cellule beta del pancreas provoca un’iperproduzione di insulina e di conseguenza un abbassamento glicemico.
- Fattori ereditari – Alcune patologie genetiche come l’intolleranza al fruttosio provocano l’ipoglicemia reattiva, un abbassamento di glucosio nel sangue nelle ore successive ai pasti.
- Malattie croniche – Le malattie che coinvolgono fegato e reni determinano una glicemia bassa per cause ancora da accertare, ma molto probabilmente legata all’insufficiente gluconeogenesi a livello del fegato e alla scorretta eliminazione dei farmaci a livello dei reni.
- Metabolismo – Il diabete di tipo 1, come patologia metabolica, causa una cattiva metabolizzazione del glucosio e provoca crisi ipoglicemiche.
- Carenze ormonali – Il deficit ormonale crea un legame tra glicemia bassa e tiroide e annulla l’azione iperglicemizzante del corpo.
Glicemia bassa nei neonati
La glicemia bassa nel neonato può manifestarsi con fenomeni transitori o persistenti legati a cause di diverse origini:
- Ipoglicemia transitoria – L’abbassamento glicemico può avvenire subito dopo un parto prematuro, infezioni, ormoni ipoglicemizzanti della madre, digiuno o malnutrizione e può essere caratterizzata da pianto, irritabilità, spasmi muscolari, tremori e coma.
- Ipoglicemia persistente – La glicemia bassa nei bambini è dovuta a difetti di produzione ormonale come minima produzione dell’ormone della crescita, difetti del metabolismo o eccesso di insulina.
Glicemia bassa: Sintomi
I sintomi legati alla glicemia bassa interessano principalmente gli organi che consumano una grande quantità di glucosio per espletare le proprie funzioni:
- Sistema nervoso – Il calo di zuccheri nel sistema nervoso associa la glicemia bassa a svenimenti, mal di testa, stanchezza, problemi alla vista, confusione, convulsione e difficoltà motorie.
- Adrenalina – L’adrenalina rilasciata a seguito dell’abbassamento glicemico provoca tachicardia, sudorazione fredda, ansia, tensione e nervosismo.
- Glucagone – Il glucagone prodotto per promuovere i processi di compensazione provoca senso di nausea, dolore allo stomaco e appetito.
In linea di massima, l’ipoglicemia e i suoi sintomi variano da soggetto a soggetto e ubbidiscono alla velocità con cui si abbassa la glicemia nel sangue e all’età della persone.
Nei neonati ipoglicemici, infatti, l’abbassamento degli zuccheri comporta malessere generale, sonnolenza, inappetenza e cianosi, nei bambini porta a una chetosi con formazione di acetone e vomito mentre nelle persone anziane può provocare sintomi molto variabili.
Diagnosi
La diagnosi di ipoglicemia viene effettuata attraverso la disamina dei sintomi e lo studio dei risultati degli esami del sangue: glicemia con valori al di sotto di 60-50 mg/dl.
Il medico potrebbe richiedere l’esame della curva da carico glicemico che misura il livello della glicemia a digiuno e il prelevamento dopo l’assunzione di 75 g di glucosio.
L’esame della curva da carico glicemico può essere accompagnato da una curva insulinica allo scopo di accertare se la produzione di insulina avviene in modo corretto oppure no.
Glicemia bassa: Cosa comporta
La conseguenza più grave della glicemia bassa è il coma glicemico, una condizione caratterizzata da glucosio basso per un lungo periodo di tempo che può portare alla morte.
Le persone con un livello basso di glicemia potrebbero andare incontro a una crisi ipoglicemica con perdite di conoscenza e pesanti conseguenze per sé e per gli altri.
Glicemia bassa: Cura e consigli
Il trattamento dell’ipoglicemia deve seguire la falsa riga della causa che l’ha scatenata, specialmente se le cause sono di natura patologica.
E allora in caso di glicemia bassa cosa fare? Quando le cause non sono patologiche basta seguire una dieta e uno stile di vita sano diretti a controllare il livello glicemico:
- Pasti – Non bisogna saltare mai i pasti (cinque pasti al giorno) e occorre consumare una buona dose di carboidrati a colazione.
- Sport – In caso di glicemia bassa coma mangiare? Mezz’ora o un’ora prima di allenarsi è opportuno mangiare alimenti ricchi di zuccheri facilmente assimilabili come una mela o una banana.
- Zucchero – Le crisi ipoglicemiche possono essere gestite attraverso il consumo immediato di caramelle, cioccolatini o bustine di zucchero.
- Alcol – La correlazione ancora non verificata tra alcol e glicemia deve essere sufficiente per dire addio al consumo di alcol.
- Dosi insulina – I soggetti che soffrono di diabete dovrebbero misurare il dosaggio insulinico.