Ginkgo Biloba: proprietà, usi ed effetti collaterali
Il Ginkgo Biloba è una pianta molto utilizzata come vasodilatatore o come rimedio naturale contro il glaucoma e i radicali liberi e molto altro. Secondo recenti ricerche, l’albero del capelvenere sarebbe uno degli integratori più utilizzati dagli europei.
Ma cos’è il Ginkgo Biloba? Si tratta di una pianta definita fossile vivente per via del fatto che si presenta come l’ultimo esemplare della famiglia delle Ginkgoaceae. Questa particolare varietà delle Gimpnosperme produce semi nudi ovvero semi accorpati senza protezione o copertura sotto forma di una specie di albicocca di colore bianco/argento.
Le foglie di Ginkgo Biloba conservano molte proprietà benefiche per il benessere generale, mentre i semi risultano tossici o irritanti.
Ginkgo Biloba: proprietà terapeutiche
Il complesso di flavonoidi e altri principi attivi le conferisce delle vere e proprie proprietà medicinali. Ma a cosa serve il Ginkgo Biloba?
- Circolazione sanguigna – Questa particolare pianta favorisce il microcircolo e aumenta la fluidità del sangue, migliorando l’attività cerebrale e la funzionalità cardiaca e prevenendo malattie o problemi come tachicardia, ipertensione, asma, trombosi, coaguli nel sangue e così via.
- Attività cognitiva – Il miglioramento dell’afflusso del sangue al cervello agisce sui processi cognitivi come la memoria o la concentrazione.
- Radicali liberi – Il Ginkgo Biloba conserva un’azione proattiva contro i radicali liberi e l’invecchiamento cellulare.
- Acufeni, vertigini e freddo – Il potenziamento del microcircolo influisce positivamente su tutti i piccoli disturbi come ronzii alle orecchie, sensazioni di vertigini e freddo a mani e piedi.
- Disfunzioni dell’erezione – Il Ginkgo Biloba può essere d’aiuto per chi soffre di disfunzione erettile dovuta a problemi di circolazione o insufficienza venosa.
- Glaucoma – Dal momento che il fossile vivente migliora la pressione degli occhi può coadiuvare i farmaci nella loro lotta contro il glaucoma e la degenerazione maculare.
- Cosmesi – La sua potente azione contro i radicali liberi e il miglioramento del microcircolo vengono sfruttati per realizzare creme antirughe per il viso e rimedi per la caduta dei capelli.
Come usare il Ginkgo Biloba?
L’infuso è uno degli usi più diffusi della pianta, basta versare le foglie nell’acqua bollente, spegnere il fuoco, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti, filtrare e berlo lontano dai pasti.
Se si acquista la tintura madre di Ginkgo Biloba allora è necessario non superare le 40 gocce al giorno da assumere con acqua due volte al giorno.
E per quanto riguarda il costo del Ginkgo Biloba? I prezzi di mercato vanno dai 10 ai 70 euro a seconda della casa produttrice e dal numero di bustine o compresse presenti nella confezione.
Ginkgo Biloba: controindicazioni ed effetti collaterali
Quando si parla di piante con proprietà medicali è chiaro che gli effetti collaterali o le controindicazioni siano sempre presenti. I soggetti che hanno utilizzato questa pianta riportano:
- convulsioni
- diarrea
- emicrania
- insonnia
- nausea
- nervosismo
- piccole emorragie
- reazioni allergiche
- senso di malessere generale
Tutti le controindicazioni relative al Ginkgo Biloba sembrano essere legati a intolleranza o reazioni allergiche verso particolari componenti. In ogni caso è preferibile non assumerlo in caso di emofilia o intervento chirurgico ed è sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento.
La questione dell’interazione con altri farmaci è molto più seria perché può inficiare le terapie farmacologiche che presentano:
- Antiaggreganti piastrinici
- Anticoagulanti
- Antiepilettici
- Diuretici
Dove trovarlo?
Sotto forma di integratore alimentare si trova facilmente in farmacia o erboristeria sotto forma di estratto di foglie, tavolette, fialette e capsule da assumere secondo le dosi consigliate. Si trattano per lo più di integratori a base di estratti erboristici derivanti dalle foglie della pianta.
Qualsiasi integratore a base di Ginkgo Biloba non può rappresentare un prodotto curativo o terapeutico, ma può costituire un aiuto per l’organismo in momenti di particolare difficoltà.
In Oriente e in particolare in Cina, alcune parti della pianta di Ginkgo Biloba vengono sfruttati come condimento o contorno per speciali piatti della tradizione culinaria.
Curiosità
Il termine “Ginkgo” deriva dal giapponese Yin-kuo, che significa “albicocca d’oro” e da “biloba” che si riferisce invece alla forma a 2 lobi della foglia. Il Ginkgo Biloba viene considerato un albero leggendario vecchio di più di 250 milioni di anni che ha resistito all’inquinamento e addirittura ai residui della bomba atomica di Hiroshima.
L’albero più vecchio presente sulla Terra è anche uno dei più longevi, perché riesce a raggiungere anche i 1000 anni. In Giappone, la pianta viene considerata sacra e per questo risulta spesso presente nelle vicinanze dei templi.