Fibroma uterino: cause, sintomi e terapie

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Il fibroma uterino è un tumore benigno dell’utero. Secondo le statistiche circa il 30% delle donne ne soffre e, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici. Vediamo quali sono le cause, i sintomi, le diagnosi e le terapie dei fibromi uterini.

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I fibromi uterini interessano lo strato intermedio delle pareti uterine, lo strato di muscoli che causa contrazioni nel parto. Trattandosi di una forma benigna di tumore, la proliferazione anomala delle cellule non interessa le altre parti dell’organismo. Il tumore maligno invece si diffonde in altre zone.

Il fibroma uterino è un nodulo piccolo composto di cellule muscolari e tessuto fibroso. Si sviluppano sulla parete dell’utero. Può trattarsi di un unico nodulo o di più noduli che formano come un grappolo.

Il diametro del fibroma può andare da pochi millimetri fino ad arrivare a 20 cm. Da essere praticamente inbisibili ad occhio nudo, possono arrivare a deformare l’utero. In alcuni casi l’utero può dilatarsi fino alla gabbia toracica. Crescono nella parete uterina e si sporgono verso la superficie esterna dell’utero. Gli esperti offrono una classificazione come quella che segue:

  • Fibroma submucoso, si sviluppa dentro l’utero a stretto contatto con la parete

  • Fibroma intramurale, si sviluppa dentro la parete muscolare dell’utero

  • Fibroma subsierosi, si sviluppano fuori dall’utero

  • Fibroma peduncolato, quando si attaccano ai peduncoli presenti sulla superficie esterna o interna dell’utero

I fibromi si sviluppano, partono da una sola cellula che si riproduce più volte fino a creare una massa chiara e combatta, ben distinta dal tessuto.

Cause del fibroma uterino

Non vi sono delle cause vere e proprie, o almeno i medici non sono ancora riuscite a individuarle. Le ricerche però, hanno suggerito alcuni fattori di rischio, quali:

  • Mutazioni genetiche: i geni che si occupano di codificare le cellule muscolari dell’utero risultano come alterate.

  • Cause ormonali: progesterone ed estrogeno stimolano le mucose uterine quando il corpo si prepara alla gravidanza. Gli ormoni sembrano portare anche alla crescita di questi fibromi. Contengono infatti più recettori per progesterone ed estrogeno.

  • Fattori chimici: le sostanze aiutano l’organismo a mantenere efficenti i tessuti, alcune volte portano allo sviluppo dei fibromi.

Numerosi anche i fattori di rischio. Basta pensare che il semplice essere in età fertile lo è. Troviamo poi anche la familiarità. Quando la madre o la sorella ha già un fibroma, è più possibile averlo. Le donne nere hanno più possibilità di soffrirne rispetto alle altre e inoltre, solitamente il problema si presenta più precocemente e di dimensioni o numero maggiore.

Tra gli altri fattori troviamo:

  • Gravidanza e parto: sembra che vi sia una correlazione tra fibroma uterino e gravidanza e parto.

  • Contraccettivi orali: i dati confermano che la donna quando assume contraccettivi orali ha meno probabilità di soffrire di fibromi uterini ad eccezione di quelle ragazze che hanno iniziato la terapia quando avevano tra i 13 e i 16 anni.

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Sintomi dei fibromi uterini

Come abbiamo accennato all’inizio, spesso il fibroma uterino non ha sintomi evidenti. Alcune volte può essere totalmente asintomatico e la donna scopre di soffrirne solo in seguito a una visita ginecologica. Vi sono comunque dei sintomi collegati ai fibromi uterini, che però possono passare un po’ inosservati soprattutto perché confusi con altri problemi o semplici alterazioni momentanee dei processi fisiologici. I principali sono:

Vi sono anche sintomi meno frequenti. In rari casi ad esempio può provocare un dolore acuto. Questo perché se non viene nutrito da un abbondante flusso sanguigno, il fibroma inizia a morire e per tanto la sua degenerazione porta a dolore e febbre. Quando il fibroma è peduncolato, può essere più doloroso perché il peduncolo si torce e diminuisce quindi l’afflusso del sangue. In base alla posizione del fibroma anche i sintomi possono cambiare.

I fibromi submucosi ad esempio, quelli che si sviluppano nella cavità uterina, sembrano responsabili soprattutto delle mestruazioni prolungate e abbondanti. Possono inoltre portare a problemi per quelle donne che vorrebbero avere un figlio. I fibromi sottosierosi invece, quelli che si sviluppano nella zona esterna dell’utero, possono andare a comprimere la vescica, portando quindi a sintomi urinari. Quando sporge nella zona posteriore può dare una compressione al retto o sui nervi spinali, causando quindi costipazione e mal di schiena.

Va infatti tenuto di conto che i fibromi uterini non comportono solitamente particolari pericoli, solo che possono portare a disagi e complicazioni come l’anemia, per via del ciclo mestruale abbondante.

Soprattutto quando il fibroma è su un peduncolo, potrebbe provocare dolore acutissimo al basso ventre. In questo caso è necessario andare subito al pronto soccorso perché potrebbe essere necessario l’intervento chirurgico.

Come viene diagnosticato il fibroma uterino?

La donna solitamente si reca dal ginecologo in seguito a dei fastidi o avvenimenti anomali e li, il medico scoprirà il fibroma uterino. Altrimenti durante una visita di routine il medico potrebbe sospettarne la presenza. Il ginecologo inserisce due dita nella vagina e con l’altra esercita una pressione sull’addome. La donna che soffre di fibromi potrebbe presentare utero in posizione anomala o ingrossato.

Quando il medico sospetta la presenza di un fibroma e intende confermare la diagnosi, potrà utilizzare la tecnologia per diagnosticare. Cioè delle apparecchiature che creano un’immagine dentro l’organismo. Può richiedere quindi l’ecografia, l’imaging a risonanza magnetica, radiografia o TAC.


In altri casi è necessaria la laparoscopia, intervento chirurggico che consente di creare un rigonfiamento con gas innocuo per poter vedere all’interno dell’utero grazie a una piccola telecamera. Oppure il medico potrebbe consigliare insteroscopia.

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Terapie per il fibroma uterino

In base al caso, può cambiare la terapia. Solitamente comunque il ginecologo consiglia semplicemente di tenerli sotto controllo. Essendo fibromi tumorosi e non cancerosi, vanno a interferire con la gravidanza raramente e per questo motivo tenerli solo sotto controllo può bastare.

Altre volte può essere consigliata la terapia farmacologica. In realtà non vanno ad eliminare il fibroma, ma possono rimpicciolirlo. Tra i farmaci troviamo la spirale progestinica, l’androgeni, il danazolo, contraccettivi orali, antinfiammatori non steroidei.

Isterectomia e fibroma uterino

L’isterectomia, cioè la rimozione dell’utero, è l’unica soluzione efficace e definitiva per l’eliminazione. Si tratta di un intervento molto serio, che comporta l’impossibilità di avere figli. Chi sceglie poi di farsi rimuovere anche le ovaie entrerà anche in menopausa. Non sempre le ovaie vanno rimosse. E’ una soluzione estrema e va discussa attentamente con il proprio ginecologo di fiducia. Solitamente infatti non è la scelta migliore. Se il fibroma è asintomatico e di piccole dimensioni, è molto meglio ricorrere alla terapia ormonale o gli analgesici.

In alcuni casi tuttavia può essere la soluzione migliore. In ogni caso è bene tenere a mente che si tratta di un ntervento irreversibile ed è importante essere completamente certe di questa scelta. Esiste anche la miomectomia, intervento che permette di rimuovere i fibromi ma conservare l’utero. Tuttavia vi è il rischio che i fibromi si ripresentino.

Eistono anche tecniche alternative alla isterectomia. Tra queste vi è la miolisi, che va a distruggere i fibromi e restringe il vaso sanguigno che lo alimenta. Non sono tuttavia stati ancora stabiliti con certezza i rischi, l’efficacia e la sicurezza di tale operazione. C’è poi l’ablazione endometriale e l’embolizzazione dell’arteria uterina.

Fibroma uterino e gravidanza

Il fibroma di solito si sviluppa durante l’età fertile, molte donne sono infatti preoccupate di come questo problema potrebbe compromettere il buon esito della gravidanza. In realtà di solito non interferisce ne con la gravidanza ne con il concepimento.

In alcuni casi comunque può ostacolare il passaggio dello sperma, bloccare le tube di Falloppio o deformarle. Quando il fibroma è submucoso potrebbe impedire impianto e crescita dell’embrione.

La donna che ha un fibroma uterino, secondo le ricerche, ha più rischi di aborto spontaneo, distaccolo della placenta, distacco delle pareti uterine, travaglio o parto prematuro.

Possono esservi maggiori complicazioni in base al numero e le dimensioni dei fibromi. Solitamente comunque il sintomo più ricorrente è quello di dolore localizzato nei primi due trimestri.

Solitamente non interferiscono con la gravidanza e non necessitano di terapie.

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