Ernia inguinale: cause, sintomi e intervento
L’ernia inguinale è la fuoriuscita di visceri intestinali o grassi a seguito di un cedimento della muscolatura della parte bassa dell’addome. Scopriamola meglio!
Si tratta di un disturbo comune che interessa sia gli uomini che le donne, anche se risulta più frequente nelle persone di sesso maschile a causa dell’anatomia differente.
Il rigonfiamento morbido che coinvolge un lato dell’inguine (tra l’addome e la coscia) può interessare solo il lato sinistro o il lato destro oppure entrambi (ernia bilaterale).
In ogni caso, se non trattata adeguatamente, l’ernia all’altezza del canale inguinale rischia di aumentare di volume e generare dolore, pesantezza e disagio.
Tipi di ernia
Prima di capire le cause, i sintomi e le terapie è meglio approfondire le differenze tra i diversi tipi di ernia.
Ernia diretta
Il problema compare successivamente a un indebolimento del tessuto connettivo dei muscoli della parete addominale e si manifesta soltanto negli uomini.
In pratica le parti di grasso o di intestino tenue approfittano della debolezza muscolare per scivolare in prossimità della depressione media della parte posteriore del canale inguinale.
Ernia indiretta
L’ernia all’inguine indiretta risulta congenita ed è più frequente negli uomini a causa della loro anatomia. Durante lo sviluppo, infatti, il funicolo spermatico e i testicoli scendono nello scroto mediante il canale inguinale, rischiando di lasciarlo semiaperto e indebolendo la parete addominale.
Questo tipo di ernia inguinale nelle donne, invece, può manifestarsi a seguito dell’indebolimento della parete addominale.
Cause
È facile intuire che la causa principale dell’ernia all’inguine sia un indebolimento della parete addominale ma, fatta eccezione per i casi congeniti, esistono dei fattori che predispongono al problema.
Una vita sedentaria, uno sforzo fisico eccessivo, una condizione di stitichezza o una debolezza dei muscoli possono creare una pressione notevole a livello addominale e far fuoriuscire l’ernia.
Ernia inguinale: Sintomi
Ma in caso di ernia inguinale, quando preoccuparsi? I sintomi non rischiano di far pensare a un’altra condizione più o meno grave.
- Rigonfiamento – Il rigonfiamento varia in termini di posizione e dimensione e rischia di scomparire in posizione supina, eppure è evidente.
- Dolore – La tensione durante le attività quotidiane e l’allenamento crea fastidio e dolore (inguine destro o area interessata) e tende a sparire a riposo.
- Debolezza – Il senso di pesantezza indotto dall’ernia impedisce di avere una buona qualità di vita.
- Senso di pressione – Lo scivolamento della parete addominale opprime letteralmente l’area creando un senso di pressione all’inguine.
Complicazioni
Il fatto che l’ernia all’inguine possa sparire da sola non deve farla sottovalutare, soprattutto perché la situazione potrebbe complicarsi in modo più o meno grave.
- Ernia incarcerata – La parte debole dell’intestino può restare bloccata nel foro della porta erniaria e non riuscire a tornare al suo posto. La zona si gonfia e potrebbe dare vita all’ernia strozzata.
- Ernia strozzata – La parte dell’intestino che ha ceduto viene strozzata nel foro della porta erniaria e ostacola l’afflusso di sangue. È una situazione pericolosa che potrebbe necrotizzare il tessuto.
Diagnosi
La diagnosi passa dall’analisi dei sintomi dell’ernia inguinale percepiti dal paziente e un’accurata visita medica con accertamento visivo e palpazione dell’area.
Non sono necessari esami di imaging, ma il medico può voler verificare lo stato delle strutture interne e approfondire la natura dell’ ernia inguinale con un’ecografia, una TAC o una radiografia addominale.
Ernia inguinale: Intervento e post-operatorio
La prima cosa da sapere è che non esiste un trattamento farmacologico in grado di curare l’ernia all’inguine.
Il medico può decidere di aspettare l’evolversi della situazione in caso di una piccola ernia inguinale e sintomi iniziali sopportabili.
La cura dell’ernia inguinale passa dall’intervento chirurgico in laparotomia o laparoscopia che rinforza in entrambi i casi la parete addominale con una rete di materiale biocompatibile.
La scelta del tipo di intervento per l’ernia inguinale spetta soltanto allo specialista in base alle caratteristiche del paziente e al tipo di ernia.
Dopo l’operazione all’ernia inguinale, il post-operatorio non risulta fastidioso e non rischia di creare complicazioni.
Il recupero completo avviene in un mese e mezzo dall’operazione all’ernia inguinale, ma molto dipende dalla capacità del paziente di rispettare le direttive sanitarie.
I paziente operati all’ernia inguinale seguono una convalescenza breve e attenta: stare a riposo per qualche giorno, indossare una fascia contenitiva in caso di sforzi fisici e fare esercizi per rinforzare la fascia addominale.
Per evitare la ricomparsa dell’ernia inguinale ci sono rimedi e buone abitudini indicate.
A darle sarà il medico che ha operato all’ernia inguinale, meglio se in uno dei centri d’eccellenza.