Epatite E: cause, sintomi e trattamenti

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L’epatite si presenta come un processo antinfiammatorio a carico del fegato che ne deteriora le cellule dette epatociti. Nel caso particolare, quando si parla di epatite E si fa riferimento a un’infezione epatica causata dal virus HEV (Hepatitis E Virus), molto rara in Italia e tutti i Paesi industrializzati.

Hepatitis E Virus- foto tuttasalute.net

Imparare a riconoscere le cause, i sintomi e le cure dell’epatite E è importante per gestire la situazione al meglio, soprattutto perché un recente studio del Centro Nazionale Sangue e dall’Istituto Superiore di Sanità ha sottolineato come una persona su dieci in Italia possiede anticorpi contro il virus Hepatitis E Virus. Questo significa che in qualche momento della vita è avvenuto il contatto con il virus.

L’Istituto superiore di sanità ha poi evidenziato l’aumento dei casi in Italia, per lo più riguardanti persone di ritorno da viaggi nei paesi endemici con livelli igienici inadeguati. Nei paesi industrializzati, la maggior parte delle infezioni sono asintomatiche, ma diventano molto più preoccupanti in pazienti immunodepressi perché possono evolvere in epatiti acute e croniche.

Questo significa che i soggetti più a rischio sono i viaggiatori verso i Paesi in via di sviluppo come Asia Meridionale, Africa e Sud America.

Se il maggior tasso di incidenza di questo tipo di epatite si ravvisa tra le persone con età compresa tra i 15 e i 40 anni è anche vero che la gravità della situazione peggiora con l’aumentare dell’età del soggetto infettato. Bisogna sottolineare che i casi più gravi di epatite E risultano tra le donne in gravidanza perché nel terzo trimestre aumenta la percentuale di mortalità dal 1-3% al 10-20%.

Tipi di epatite

I principali tipi di epatite- foto personeche.it

Esistono numerosi tipi di epatiti, anche se in assoluto le più frequenti sono le epatiti virali. Più in particolare si distinguono cinque forme di epatite virale:

  • Epatite A – Si tratta di una forma causata dal contagio da virus HAV per via oro-fecale. Come si vedrà più avanti i sintomi dell’epatite A sono molto simili a quelli dell’epatite E.
  • Epatite B – Tralasciando i sintomi, questa forma viene causata dal virus HBV e si trasmette attraverso i fluidi corporei (sangue e sperma) oppure per via verticale da madre a figlio durante o subito dopo il parto.
  • Epatite C – Il contagio del virus HCV avviene principalmente attraverso il sangue.
  • Epatite D (Delta) – Il virus responsabile è un virus “satellite”, cosiddetto perché richiede la presenza di un altro virus (spesso HBV) per potersi replicare.
  • Epatite E – La forma virale causata da Hepatitis E Virus e simile all’epatite A si presenta con un’alta percentuale di forme fulminanti.

Epatite E: cause

Cause contagio epatite E- foto benessere.atuttonet.it

Innanzitutto è necessario distinguere i quattro genotipi del virus di epatite E ovvero genotipo 1 trovato in Asia e Africa; genotipo 2 ravvisato in Messico, Repubblica Del Chad e Nigeria; genotipo 3 esistente in maniera universale; genotipo 4 rintracciato in Asia.

Il virus dell’epatite E può essere trasmesso tramite un percorso fecale orale. Questo significa che il contagio avviene consumando acqua o cibo entrato in contatto con le feci che contengono il virus: un alimento pronto toccato da una persona infettata che non si è lavata le mani dopo essere andata in bagno, cibi crudi come la carne di maiale e così via.

Epatite E: sintomi

Ittero- foto remediospopulares.com

Una volta avvenuto il contagio, il periodo di incubazione del virus varia dalle due alle nove settimana. Il che significa che la malattia esordisce con un corredo di sintomi molto simile a quello dell’epatite A:

  • Febbre
  • Ittero
  • Nausea
  • perdita di appetito
  • stanchezza
  • urine scure

Nella maggior parte dei casi però i sintomi si risolvono nel giro di poche settimane, salvo in caso di soggetti immunodepressi in cui le epatite E si trasformano in una malattia cronica che compromette gravemente la funzionalità epatica.

Diagnosi

Diagnosi epatite- foto scienzaesalute.blogosfere.it

L’epatite E può essere diagnosticata attraverso un’analisi del sangue e delle feci che aiuta a rintracciare gli anticorpi che l’organismo ha prodotto contro il virus HEV.

Un altro campanello di allarme è rappresentato dall’aumento degli enzimi epatici (es. ALT E GGT) perché segnalano uno stato infiammatorio o una lesione a carico del tessuto epatico.

Epatite E: cura e trattamento

Se esiste un vaccino per epatite A e B, questo tipo di forma virale si presenta come una condizione auto limitante: non richiede un ricovero in ospedale, anche perché non esiste una vera e propria terapia efficace. Nonostante ciò il trattamento privo di marca con il ribavarin sembra aiutare chiaramente il virus nei casi cronici.

Prevenzione

Prevenire il contagio epatite E- foto salutejournal.it

La prevenzione rimane l’intervento più importante per evitare il contagio con il virus e la manifestazione di condizioni croniche.

Le regole di comportamento per evitare il contagio da Hepatitis E Virus comprende tutte le norme di igiene personale come il frequente lavaggio delle mani e l’uso personale di spazzolino, posate e asciugamano.

Quando ci si reca in Paesi in via di sviluppo occorre prestare molto attenzione a rispettare alcuni e semplici principi:

  • Risciacquare verdura e frutta con abbondante acqua e sbucciarle sempre prima del consumo
  • Consumare carne e pesce solo dopo una generosa cottura
  • Bollire per 5-10 minuti l’acqua proveniente dal rubinetto o da sorgenti comuni
  • Fare attenzione ai cubetti di ghiaccio (mai consumarli direttamente o aggiunti alle bevande)
  • Usare l’acqua in bottiglia anche per lavarsi i denti
  • Non ingerire acqua quando si fa il bagno in fiumi e mari

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