Efedra: proprietà, modalità d’uso ed effetti collaterali
L’efedra o Ephedra distachya è una pianta appartenente alla famiglia delle Ephadraceae conosciuta per le sue proprietà utili in caso di affezioni che interessano l’apparato respiratorio, i polmoni, i bronchi e la gola. Scopriamola meglio!
La pianta erbacea può raggiungere i 30-50 centimetri di altezza e presenta rami eretti e appiattivi di colore verde, foglie opposte ridotte a squame nude, fiori costituiti da scaglie fiorali arrotondate e unite in amenti peduncolati di colore giallo verdastro e frutti sotto forma di bacche rosse e carnose.
La pianta efedra è conosciuta in Occidente con il nome cinese Ma Huang, vale a dire l’espressione degli insegnamenti dell’imperatore Shen Nung (vissuto nel 2800 a.C.) che compilò il primo trattato di materia medica comparso al mondo.
Nonostante le proprietà dell’efedra siano elencate solo a partire dal 168 d. C., Plinio il Vecchio nomina la pianta quando parla dell’asma nel libro XXV delle Naturalis Historiae.
L’Ephedra distachya, tuttora adoperata in Cina, ha incuriosito gli studiosi di tutto il mondo che nel XIX sec vollero verificare farmacologicamente i suoi effetti.
Efedra: Proprietà
La Ma Huang o efedra si presenta come una pianta capace di agire come tonico naturale, decongestionante, aiuto dimagrante e sostegno del sistema nervoso.
Le parti aeree di efedra contengono alcuni alcaloidi tra i quali spiccano l’efedrina (60-80%) e la pseudoefedrina (20-34%) con una struttura molecolare simile all’adrenalina, di cui imitano l’attività simpaticomimetica.
I principi attivi della pianta sviluppano un’azione più marcata sulla fibra muscolare liscia rispetto all’ormone umano, specialmente quando si valuta l’effetto ipertensivo indotto dall’efedrina decisamente meno intenso di quello provocato dall’adrenalina.
La presenza di queste sostanze sostiene il tradizionale uso dell’Ephedra distachya come rimedio ad azione broncodilatatrice, l’ideale per trattare affezioni e problemi lievi quali asma, bronchite, congestioni nasali, sonnolenza e sovrappeso.
In particolare, in caso di disturbi respiratori, la pianta deprime il tono dei muscoli bronchiali e inibisce la colinesterasi, risolvendo l’asma allergica, la dispnea, le bronchiti croniche, la pertosse e le situazioni in cui bisogna trattare l’eccitabilità dei centri respiratori bulbari.
L’efedrina si comporta come un agonista adrenergico che aumenta la liberazione di noradrenalina dalle terminazioni nervose e interagisce con i recettori alfa e beta adrenergici, un’attività che dilata i bronchi, aumenta la termogenesi e gestisce la pressione arteriosa.
La Ephedra distachya viene impiegata come tonico del sistema neuromuscolare per potenziare il rendimento degli sportivi, anche se viene considerata una sostanza dopante.
Modalità d’uso ed effetti dell’efedrina
Il contenuto di alcaloidi efedrina e pseudoefedrina rende l’efedra una pianta perfetta per scopi terapeutici.
Il ritiro dal mercato di integratori dietetici nel 2004 a causa di alcuni decessi lascia spazio a un uso della pianta in campo omeopatico e fitoterapico in caso di stati febbrili, asma, tosse, dolori alle ossa, bronchite e mal di testa.
Le parti aeree (rami, germogli e fiori) dell’efedra vengono sfruttate in terapie sotto controllo medico per gestire situazioni di congestioni nasali e respiratorie, riniti e allergie e rendimento muscolare.
Efedra: Effetti collaterali e controindicazioni
L’assunzione di preparati a base di efedra riserva effetti collaterali sull’apparato cardiocircolatorio e sul sistema nervoso.
L’intensa attività farmacologica dei preparati di efedra acquistabili in erboristeria impone una certa cautela nella sua somministrazione, visto che dosi superiori a quelle terapeutiche possono provocare effetti stupefacenti, eccitazione nervosa, insonnia, vertigini, tremori, palpitazioni, nausea e vomito.
La Ephedra distachya viene controindicata nei soggetti affetti da disturbi vascolari, cardiopatie, ipertensione e soggetti sottoposti a trattamenti digitalici.
Generalmente l’uso dell’efedra viene sconsigliato in caso di disturbi alimentari (anoressia e bulimia), sindromi depressive, insonnia, ipertiroidismo, diabete, ipertrofia prostatica e glaucoma.
È assolutamente sconsigliato l’impiego di Ephedra distachya in gravidanza e allattamento, nei bambini e negli anziani e in qualsiasi caso la sua assunzione va gestita sotto stretto controllo medico.