Dolori renali: cause, sintomi e trattamenti
I dolori renali colpiscono la sede lombare o i fianchi e possono segnalare la presenza di patologie o condizioni non patologiche. Scopriamo meglio il dolore ai reni!
Il mal di reni può irradiarsi verso il centro dell’addome fino al basso ventre, manifestandosi in maniera acuta (dolore improvviso) o cronica (persistente nel tempo).
Si tratta di un dolore somatico che trova origine nell’infiammazione, nell’infezione, nell’aumento di volume o nelle lesioni del tessuto dei reni.
Apparato urinario
La conoscenza dell’apparato urinario potrebbe migliorare la consapevolezza del dolore renale e spingere verso una diagnosi più veloce:
- Reni – Posti ai lati della colonna vertebrale filtrano il sangue, eliminano il materiale di scarto e producono urina per mantenere l’equilibrio idro-salino del corpo.
- Ureteri – Gli organi a forma tubolare sono collegati ai reni in modo da raccogliere l’urina e convogliarla nella vescica.
- Vescica – La sacca muscolare raccoglie l’urina e la spinge nell’uretra per mettere in moto l’espulsione delle sostanze nocive.
- Uretra – Il condotto dell’uretra porta l’urina dalla vescica verso l’esterno del corpo e permette l’eliminazione di tutte le sostanze raccolte nel liquido.
Dolori renali: Cause
I dolori renali possono essere di lieve o grave entità a seconda della causa e per questo può accompagnarsi a una serie di sintomi specifici.
La causa più frequente del dolore ai reni è rappresentata dalla presenza di calcoli che si muovono lungo l’apparato urinario e che ostacolano il flusso dell’urina (dolore da calcoli renali).
Il calcolo renale, una volta incuneato nell’uretere, genera un dolore intenso che si arresta soltanto quando riesce a passare nella vescica.
In linea di massima, però, le cause possono essere patologiche o non patologiche e, a volte, possono slegarsi da problemi dell’organo.
Cause patologiche
- Calcoli renali – I cristalli composti da sostanze si cristallizzano a livello dei reni impedendo il deflusso dell’urina e provocando spasmi dolorosi che si irradiano dalla schiena e arrivano all’addome, sangue nelle urine e senso di nausea.
- Idronefrosi – La dilatazione del sistema di drenaggio del rene provoca un ristagno dell’urina e si manifesta con un dolore crampiforme localizzato ai fianchi, sangue nelle urine e riduzione della diuresi.
- Nefrite – La malattia infiammatoria del rene dovuta a un’infezione batterica provoca dolore in sede addominale e lombare, febbre, nausea, vomito, diminuzione del volume di urina, cambiamento del colore dell’urina e ritenzione idrica.
- Malattia renale policistica – La patologia ereditaria porta alla formazione di cisti piene di liquido ai reni e alla perdita della funzionalità renale, oltre che tracce di sangue nelle urine, minzione frequente e coliche renali.
- Infarto renale – Il tessuto renale risulta necrotizzato a causa di un’occlusione di un’arteria renale o un trombo, una situazione caratterizzata da dolore a fianco e addome, febbre, sangue nelle urine, nausea, vomito e ipertensione.
- Cisti o carcinomi renali – Le neoformazioni ostruiscono il deflusso dell’urina e provocano dolore al fianco tra le costole e l’anca, sangue nelle urine, perdita di peso, febbre e ipertensione.
- Aneurisma dissecante dell’aorta addominale – La patologia è dovuta allo sfiancamento e alla rottura della parete dell’aorta addominale ed è caratterizzata da mal di schiena, dolori addominali e renali, vertigini, senso di soffocamento e aumento dei battiti cardiaci.
- Appendicite – L’infiammazione dell’appendice dell’intestino crasso provoca dolore ai reni che si irradia, febbre, gonfiore, nausea, vomito, stitichezza o diarrea.
Cause non patologiche
- Traumi – Un incidente o una caduta possono causare lesioni renali che si manifestano con dolore e presenza di sangue nelle urine.
- Abuso farmaci – Gli effetti indesiderati delle terapie farmacologiche possono portare a una compromissione dell’apparato urinario.
- Gravidanza – Il periodo di gestazione sovraccarica la funzionalità dei reni e riduce l’apporto di sangue ai reni, una condizione che provoca dolore e aumento di minzione.
- Ciclo mestruale – L’aumento delle prostaglandine contrae la muscolatura e provoca un dolore che si irradia dall’addome ai reni.
- Alimentazione sbagliata – Un regime alimentare iperproteico sovraccarica i reni e favorisce la formazione di calcoli renali.
Dolori renali: Sintomi
La maggior parte delle patologie renali non producono sintomi fino a quando la patologia non raggiunge uno stadio avanzato.
Il dolore ai reni può accompagnarsi a un pool di sintomi corollari destinati a rivelare un problema per l’apparato urinario:
- Febbre (infiammazione o infezione dovuta alla presenza di calcoli)
- Stanchezza e vomito (tossine che non vengono eliminate)
- Disturbi minzionali (bisogno di urinare, ridotta quantità di urine o nicturia)
- Tracce di sangue nelle urine (infezione di un calcolo o un coagulo)
- Cambiamento colore delle urine (brune per la presenza di proteine e rosse per la presenza di sangue)
Diagnosi
I primi sintomi devono portare a un’analisi dei segni e un approfondimento della condizione mediante esami clinici:
- Analisi delle urine (rileva presenza di sostanze che indicano un’infezione in atto)
- Radiografia (valutazione delle condizioni dei reni)
- Ecografia (funzionalità renale e presenza di cisti, calcoli o tumori)
- TAC (ricerca delle masse o dei calcoli)
- Risonanza magnetica (immagine tridimensionale di approfondimento)
- Scintigrafia (iniezione di un tracciante radioattivo e monitoraggio del flusso sanguigno del rene)
- Biopsia renale (prelievo campione di tessuto renale)
- Citologia urinaria (ricerca cellule tumorali)
Dolori renali: cosa fare
Il mal di reni deve essere considerato il sintomo di un problema che coinvolge i reni e l’apparato urinario, una condizione che può essere trattata in modo differente:
- Antidolorifici – Antinfiammatori per lenire il dolore.
- Liquidi – Bere molti liquidi favorisce la diuresi e l’eliminazione di eventuali calcoli renali piccoli.
- Chirurgia – I calcoli renali più grandi devono essere rimossi chirurgicamente con un intervento chiamato litotrissia (sbriciola il calcolo con speciali onde a ultrasuoni) o l’asportazione delle masse o del rene compromesso dal tumore.
- Citrato di potassio – Il citrato di potassio può disciogliere poco alla volta i calcoli di acido urico.
- Dieta – Un regime alimentare a base di proteine e sodio può essere sufficiente per recuperare la funzionalità renale in caso di leggera nefrite.
- Dialisi o trapianto – Le soluzioni trattano la degenerazione delle infezioni del tratto urinario legate alla malattia renale policistica.