Diverticolite: L’alimentazione ideale da seguire

0

La formulazione di una dieta ideale da assumere per i pazienti affetti da diverticolite deve tenere conto dei disturbi soggettivi del singolo e della fase clinica in cui si trova la malattia. Il regime alimentare per una diverticolite in remissione è molto diverso da quello per una fase acuta.

L'alimentazione ideale da seguire quando si contrae la diverticolite

Per ridurre i sintomi della diverticolite e prevenirne le complicanze è utile intervenire sul regime alimentare, aumentando soprattutto la quantità di fibre assunte. Il consumo ideale giornaliero dovrebbe attestarsi tra i 25 ed i 30 grammi. In particolare è importante consumare fibre insolubili, in grado di assorbire grosse quantità di acqua e quindi di aumentare il volume delle feci, rendendole al tempo stesso poltacee, morbide ed abbondanti. Le fibre fanno si che il contenuto intestinale possa muoversi facilmente, scongiurando così la difficoltà ad evacuare, l’aumento della pressione intraddominalei e quindi il rischio della formazione di altri diverticoli.

Per compilare una dieta adatta ad un soggetto affetto da diverticolite bisogna considerare inanzitutto le differenze soggettive perché, se è pur vero che esistono alimenti che più di altri provocano l’infiammazione dei diverticoli, è anche vero che ogni paziente risulta più sensibile ad alcune tipologie di cibi rispetto che ad altre.

Gli alimenti che in generale dovrebbero essere evitati o comunque assunti con moderazione sono:

  • i cibi piccanti e fortemente speziati, con particolare riferimento a quelli conditi con pepe o peperoncino;
  • gli alcolici e soprattutto i superalcolici;
  • le bevande gassate;
  • il thè, tranne quello deteinato;
  • il caffè, tranne quello decaffeinato;
  • il cioccolato;
  • il latte;
  • i legumi per il loro importante effetto aerofagico;
  • i cereali integrali;
  • tutte le verdure crude tranne la lattuga.

Le indicazioni sono diverse per quanto riguarda i pazienti in fase acuta. In questa fase devono esser assunti in minor quantità e con maggiore attenzione soprattutto gli alimenti con un’importante componente fibrosa . In particolare è bene escludere completamente dal regime alimentare cibi quali kiwi, pomodori e cocomero, i cui semini rischiano di accumularsi all’interno dei diverticoli di maggiori dimensioni, provocando l’irritazione dei tessuti e quindi il peggioramento dell’infiammazione.
E’ bene che in questa fase il regime dietetico dei soggetti sia costituito solo da:

  • Pane bianco raffermo o tostato, grissini e crackers;
  • Pasta, riso, semolino, conditi solo con olio o burro a crudo;
  • Uova;
  • carne, pesce, prosciutto sia crudo sia cotto, e bresaola;
  • Patate e carote lessate o al vapore;
  • Spremute filtrate o succhi al naturale;
  • Acqua minerale naturale, orzo e tisane.

Ogni soggetto affetto da diverticolite deve imparare con il tempo a riconoscere i propri sintomi e gestire la propria alimentazione in modo da poter convivere serenamente con la patologia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *