Come gestire la sindrome delle gambe senza riposo con rimedi naturali
La sindrome delle gambe senza riposo è un disturbo del sistema nervoso caratterizzato dal bisogno di muovere continuamente le gambe in modo da alleviare il formicolio e la sensazione di oppressione. Ma è possibile gestire la sindrome delle gambe senza riposo con rimedi naturali?
Avete mai sentito parlare della sindrome delle gambe senza riposo? Questa condizione conosciuta anche come sindrome di Wittmaack-Ekbom colpisce prevalentemente le donne tra i 35 e i 50 anni e coinvolge anche le braccia e il tronco.
Sindrome delle gambe senza riposo: Sintomi
I sintomi della sindrome delle gambe senza riposo vengono descritti come un formicolio o un brivido percepito a livello delle gambe che crea una forte necessità di muoverle.
Durante la notte, le persone affette da questa sindrome si muovo continuamente (scatti nel sonno) nel tentativo di alleviare i sintomi fastidiosi, andando incontro a insonnia e privazione del sonno.
I disturbi del sonno dovuti alla sindrome delle gambe senza riposo, poi, influenzano la routine diurna e provocano un deficit della capacità di stare attenti e concentrarsi.
La relazione tra la sindrome delle gambe senza riposo e le cause è ancor oggi sconosciuta, ma diverse ricerche hanno evidenziato una certa correlazione con fattori genetici, carenze nutrizionali e squilibri ormonali.
Il rischio di soffrire di questa sindrome diventa più elevato in presenza di alcune patologie e condizioni quali malattie renali croniche, carenza di ferro, diabete, morbo di Parkinson, neuropatia periferica, sclerosi multipla e gravidanza.
Gestire la sindrome delle gambe senza riposo con rimedi naturali
La sindrome delle gambe senza riposo non può essere curata e, purtroppo, i sintomi tendono a ricomparire nel tempo.
Fortunatamente è possibile imparare a gestire la sindrome delle gambe senza riposo con rimedi naturali e recuperare una buona qualità di vita.
Praticare attività fisica
Forse la causa principale della sindrome non è stata accertata, ma è stato riscontrato che le persone sedentarie sono più a rischio di complicazioni.
L’attività fisica regolare promette di migliorare la circolazione sanguigna, rafforzare i muscoli ed evitare problemi come la ritenzione idrica.
Dormire con le calze
Il freddo potrebbe risvegliare alcuni sintomi della sindrome e per questo è importante mantenere costante la temperatura dei piedi, magari indossando delle calze durante la notte.
Controllare lo stress
Non ci sono prove inconfutabili che la sindrome delle gambe senza riposo sia causata dallo stress, ma è innegabile che l’esposizione continua a situazioni stressanti abbia un’influenza negativa sull’equilibrio psicofisico.
In questo senso è preferibile cercare di controllare lo stress per evitare di innescare una serie di meccanismi, quali cambiamenti ormonali o variazioni della circolazione sanguigna, che possa scatenare i sintomi della sindrome.
È sufficiente limitare gli episodi di stress e praticare forme di rilassamento come lo yoga o la meditazione per captare le tecniche di controllo.
Fare impacchi caldi e freddi
Una terapia a base di impacchi caldi e freddi potrebbe rappresentare un valido rimedio per lenire le sensazioni di prurito e il formicolio alle gambe generate da questo disturbo.
Gli impacchi devono essere applicati in alternanza, prima caldi e poi freddi, e devono essere lasciati in posa per qualche minuto prima di asciugare la parte interessata.
Fare massaggi
I massaggi, sia prima che durante la manifestazione dei sintomi, sono indicati per mantenere la circolazione attiva e rilassare le gambe.
L’applicazione del massaggio produce un effetto termico che non solo attiva la circolazione ma soprattutto riduce la tensione muscolare e limita la comparsa del dolore alle gambe. Largo all’uso di oli lenitivi quali olio di lavanda, olio di rosmarino e olio di cipresso.
Integratori di magnesio
Come già accennato, la carenza di magnesio potrebbe rivelarsi una concausa della sindrome delle gambe senza riposo.
In questo caso è possibile integrare il magnesio con integratori alimentari oppure con l’inclusione di alcuni alimenti nei menu alimentari (pesce e crostacei, semi di zucca, cacao in polvere, frutta secca, crusca d’avena, verdura a foglia verde, avocado ed erbe aromatiche).