Coliche neonati: Come si riconoscono e come si curano?

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Le coliche dei neonati rappresentano un disturbo per i bambini ed una fonte di grande stress per gli adulti. Ed è per questo motivo che abbiamo deciso di fornire una serie di suggerimenti che potranno alleviare il fastidio del lattante ed il senso d’impotenza del genitore.

Coliche neonati

Le coliche colpiscono circa il 10% dei neonati durante i primissimi mesi di vita. Iniziano alla quarta o quinta settimana per poi scomparire spontaneamente intorno al terzo mese.

Questo disturbo, oltre a infastidire i lattanti, stressa moltissimo i genitori, in particolar modo le madri, che si sentono impotenti di fronte al pianto inconsolabile del proprio bambino. Inoltre, soprattutto nel caso si tratti del primo figlio, ogni conoscente si sente in dovere di dare la propria opinione: il vicino di casa, la zia zitella, la suocera o la cognata.

Tutte queste interferenze non sono di alcuna utilità, spesso mancano di delicatezza e, comunque, vanno a colpire soggetti già molto stanchi e insicuri, avendo come unico risultato quello di far sentire i genitori e soprattutto la madre profondamente inadeguata.

Spesso si etichettano come coliche, diversi disturbi dei bambini.
Il neonato piange? Ha le coliche.
No, non è sempre così.

Delle volte il pianto del neonato può essere assolutamente fisiologico, essendo l’unico mezzo di comunicazione che i bambini possiedono e che quindi utilizzano per esprimere disagio, frustrazione o necessità. Oppure il pianto può dipendere da altre patologie come il reflusso gastro-esofageo, l’accumulo di feci nell’ultimo tratto dell’intestino, e anche eventuali traumi misconosciuti.

Per fare una corretta diagnosi di colica è necessaria un’attenta visita pediatrica ma può essere d’aiuto anche la vecchia “regola del 3”: si tratta di coliche se il lattante, per altri versi sano, piange più di 3 ore al giorno, per più di 3 giorni alla settimana, per più di 3 settimane di seguito.

La presentazione dei sintomi, inoltre, ha caratteristiche ben precise: all’improvviso il bambino comincia a essere irrequieto, impallidisce, stringe i pungi, e flette le gambe sull’addome, assumendo una posizione rannicchiata. Spesso neanche il seno della mamma o il ciuccio riescono a consolarlo. Tra una crisi e l’altra il piccolo si calma, s’addormenta, ed emette aria intestinale.

Esistono alcuni trucchi che possono rivelarsi utili, se non ad eliminare completamente le coliche, ad alleviarne i disturbi e ridurre le crisi di pianto:

  1. Contenimento: L’abbraccio, il contatto fisico, ma anche un piccolo nido, fatto con lenzuola o asciugamani, all’interno della culla può essere di grande conforto per il lattante. In questo modo il piccolo rivive l’ambiente protetto e circoscritto dell’utero materno.
  2. Carrozzina: Il movimento continuo e cullante ha sempre un effetto calmante sui bambini.
  3. Massaggi: Alcuni neonati provano sollievo grazie a lievi massaggi alla pancia o piccoli colpetti sulla schiena.
  4. Silenzio e penombra: Ridurre le stimolazioni visive ed acustiche, vuol dire ridurre l’eccitazione del bambino e quindi aiutarne il rilassamento psichico e muscolare. Entrambi elementi importanti per alleviare le coliche.
  5. Le tisane: Tra queste le più indicate sono quelle a base di camomilla, verbena, menta, liquirizia e finocchio.
  6. Il sondino: Un utilizzo limitato e saggio di questo mezzo può essere d’aiuto se il bambino non riesce ad andare di corpo regolarmente.

Nel caso in cui, nonostante tutte queste accortezze, il lattante continui ad avvertire un grave disturbo il pediatra potrà decidere anche di tentare una terapia farmacologica. Ma, solitamente, si preferisce attendere che le coliche scompaiano da sole.

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