Claustrofobia: cause, sintomi e rimedi
Le paure sono un problema di tutti i giorni. Tutti al mondo possiedano le proprie e possono essere anche con diversi livelli di gravità. Per esempio la paura del buio, dei cani, del mare, oppure dei ragni, serpenti, fantasmi, etc.
Di paure ne esistono a centinaia ed ognuna di queste non è mai piacevole dal soggetto che ne è afflitto.
La paura può diventare terrore e il terrore fobia. Nei soggetti che riscontrano fobie relative agli spazi chiusi esiste un termine scientifico per catalogarli, o almeno per riconoscere il loro tipo di disturbo. Viene chiamato claustrofobia. Ossia avere la grande paura di rimanere intrappolati in ambienti “privi di ossigeno”, o meglio, dove questo può inire. Ed ecco la tipica sensazione del sentirsi mancare l’aria.
Tra gli ambienti che una persona affetta da claustrofobia preferisce rimanere alla larga possiamo trovare gli ascensori (un classico per giunta), le gallerie in autostrada, gli sgabuzzini, i tunnel molto stretti e così via… insomma qualsiasi luogo piccolo e chiuso.
Come in molti sanno l’uomo è una macchina complessa e così lo sono anche le sue paure. La solita fobia può risultare più o meno grave del solito. Ovvero prendendo d’esempio la claustrofobia, essa come abbiamo detto è correlata agli spazi chiusi e stretti. In alcune persone la dimensione non conta, ovvero ambienti grandi possono essere sempre luoghi pericolosi. Basta che non vi siano finestre e la paura prenderà il sopravvento. Naturalmente anche la porta deve essere chiusa.
Una persona affetta dalla claustrofobia teme sempre per la sua incolumità. Ovvero il decesso per soffocamento. Addirittura vi sono delle persone che non distinguano più la realtà dalla finzione, quando si sentono in pericolo. Ovvero credano che la stanza si stringa, un po’ come se fosse una camera delle torture.
Claustrofobia sintomi
La sintolomalogia dei soggetti claustrofobici non è affatto piacevole. Solitamente la comparsa dei sintomi avviene nella circostanza X. Ovvero quando il soggetto si crede in pericolo. Vediamo i sintomi che fanno parte di questa fobia:
- Ansia
- Eccessiva sudorazione
- Tachicardia
- Mani intorpidite
- Iperventilazione
- Mancata salivazione
- Nausea
- Problemi respiratori
- Tremore
- Non sapersi controllare
- Vertigini
L’aspetto strano di questa fobia è che i sintomi come compaiano subito, svaniscano nel solito tempo. Ovviamente una persona deve uscire dal posto che gli ha scaturito la paura perché la situazioni torni alla normalità.
Attenzione: Non cercare scuse banali, non evitare l’argomento cerca di aiutarti o qualcuno che sia disposto a farlo. La claustrofobia potrà solo peggiorare con il tempo e mai migliorare quindi occorre un rimedio a questo tipo di male, altrimenti si trasformerà come si suol dire in un “circolo vizioso”.
Le cause della claustrofobia
Le cause della claustrofobia non sono ancora ben definite. Attualmente vi sono delle ipotesi in corso. Niente di certo comunque, tra le ipotesi rientrano il fattore genetico e un trauma di qualsiasi tipo. La medicina per il momento non ha risposte chiare e inerenti al tema in questione.
L’unico conforto riguarda che la claustrofobia è facilmente diagnosticabile, ovvero non ci vuole un professore per capire quando una persona soffre di tale problema. Vi sono dei metodi per combattere la claustrofobia, ma sicuramente la medicina è ancora parecchio indietro su questo genere di paura che colpisce parte della popolazione mondiale.
Curare la claustrofobia
Sono diverse le strade da scegliere per combattere la claustrofobia. Il primo passo naturalmente è quello di farsi visitare da un professionista il quale potrà diagnosticare l’entità del problema. Successivamente il medico consiglierà come comportarsi e proprio in quel momento si la persona comincerà a curarsi. Per esempio:
Affrontare le proprie paure. Spesso affrontare le proprie fobie può rivelarsi utile ad annientarle. Chiaramente non tutti riescano a cimentarsi in questo genere di metodo. Ma risulta comunque molto valido per combattere il problema in questione. Anche pochi minuti al giorno col tempo possono guarire la persona dalla claustrofobia oppure alleviarla notevolmente.
Psicofarmaci. Potenti medicinali per il sistema nervoso. Sono suggeriti in determitate situazioni, ma solo un medico è in grado di valutare se sia il caso oppure no di cominciare una terapia a base di psicofarmaci. Solitamente vengono prescritti degli ansiolitici ma come già detto deve essere un medico a suggerire tali prodotti.
Il medico saprà consigliarbi anche terapie alternative per riuscire a combattere il disturbo.