Carie dentaria: cause, sintomi e trattamenti

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La carie dentaria è un problema causato dalle sostanze acide prodotte dai batteri presenti nel cavo orale che ha afflitto bambini, adolescenti e adulti almeno una volta nella vita.

Carie denti- foto thedentaledge.com

In molti non sanno che la carie è una malattia infettivo-degenerativa causata dai batteri che si annidano a livello della placca dentaria e distruggono i tessuti del dente (smalto e dentina) grazie alla loro capacità di prodotte composti acidi.

La carie può colpire qualsiasi dente integro o devitalizzato, anche se i molari e i premolari risultano quelli particolarmente coinvolti.

Fasi della malattia

Dente cariato- foto ricedentalimplants.com

La formazione della carie dentaria avviene per diversi step facilmente riconoscibili:

  • Fase I – La lesione interessa solo lo smalto dentario, si presenta come una macchia di colore bianco/marrone ed è assolutamente reversibile e facile da curare.
  • Fase II – Le sostanze acide prodotte dai batteri, grazie al processo di fermentazione di zuccheri, distruggono lo smalto e penetrano verso i tessuti più interne della dentina. È ancora in una fase superficiale ma non più reversibile.
  • Fase III – La carie coinvolge tutta la dentina e si è spinta fino alla polpa dentaria, una condizione che può essere curata con il trapano e l’otturazione del dente.
  • Fase IV – In questa fase la carie è arrivata alla polpa dentaria e manifesta stati infiammatori definiti pulpite. È il momento di procedere alla distruzione di nervi e vasi (devitalizzazione) del dente.
  • Fase V – È il caso della carie perforante giacché espone la polpa dentaria all’ambiente esterno e provoca necrosi. L’unica soluzione è l’estrazione del dente!

Classificazione carie dentaria

Classificazione carie dentaria- foto nhakhoaxinhxinh.com

La carie dentaria può essere classificata in modi diversi a seconda di modalità di insorgenza, caratteristiche o cause:

  • Carie acuta – Si evolve in pochissimi mesi e provoca infiammazione della polpa e dolore.
  • Carie cronica – Nasce e si evolve nel giro di un paio di anni e non riserva particolari sintomi.
  • Carie recidivante – La carie nasce nello stesso posto di una lesione precedentemente otturata.
  • Carie secondaria – Insorge vicino a una precedente lesione già otturata.
  • Carie centrale – Si tratta di una carie che cresce dalla polpa dentale verso la polpa.
  • Carie senile – Tutto dipende dalla degradazione dei tessuti dovuta all’avanzare dell’età.
  • Carie da esposizione – La carie viene provocata da un’esposizione continua a zuccheri, dolci o radiazioni ionizzanti.

Carie dentale: cause

Zuccheri- foto massimilianobarcali.it

La carie dentaria si forma a causa della progressiva distruzione dei tessuti del dente ormai bucato a opera di quei batteri che normalmente sono presenti nel cavo orale.

In realtà è la proliferazione batterica a dare il via a tutto il meccanismo che attacca il dente e provoca la carie dentale. Ma cosa fa proliferare i batteri a livello della placca dentaria?

  • Difese immunitarie – Le difese immunitarie potrebbero non essere capaci di controllare il livello dei batteri.
  • Igiene orale – La mancanza di rimozione della placca agevola la proliferazione batterica responsabile della carie.
  • Zuccheri – Gli zuccheri ingeriti con gli alimenti rappresentano il nutrimento ideale dei batteri e il substrato necessario per la produzione delle sostanze acide.
  • Genetica – Esiste una certa predisposizione alla formazione della carie in soggetti che hanno avuto genitori con gli stessi problemi.
  • Fascia d’età – La carie risulta molto più frequente nella fascia d’età compresa tra i 13 e i 18 anni.

Carie dentale: Sintomi

Alitosi- foto greensboro-dentist.com

Non è facile accorgersi di soffrire di carie dentaria dal momento che le prime fasi di sviluppo sono assolutamente asintomatiche e possono essere riscontrate solo dopo una visita dentistica.

I sintomi della carie dentaria si rivelano solo quando il fenomeno dà origine a stati infiammatori acuti che si palesano in modo differente:

  • Dolore – Il dolore può essere localizzato al dente bucato oppure può coinvolgere l’area dei denti vicini fino ad arrivare al viso.
  • Ipersensibilità – Il dente cariato può creare una certa sensibilità a caldo e freddo e far percepire un senso di dolore o fastidio.
  • Alitosi – La proliferazione batterica emana un cattivo odore noto come alitosi.
  • Ascessi o granulomi – È possibile che si formino agglomerati di tessuto legati al processo di infiammazione nelle fasi più avanzate della carie dei denti.

Prevenzione

Igiene dentale- foto centridentisticiprimo.it

È possibile prevenire la formazione e lo sviluppo della carie dentaria mettendo a punto una serie di strategie di prevenzione:

  • Igiene orale – La routine richiede di lavare i denti entro mezz’ora dopo ogni pasto e passare il filo interdentale.
  • Alimentazione – Bisogna ridurre l’apporto di zuccheri e aumentare il consumo di alimenti con capacità antiossidante e antibatterica.
  • Fluoro – Il fluoro può rimineralizzare lo smalto dentale e rinforzare i tessuti superficiali del dente.

Carie dentaria: Cure e trattamenti

Carie dentale come si cura- foto studionovello.it

Solo da un dentista può curare la carie in quanto i tessuti dentari non hanno una capacità rigenerativa che porta alla guarigione in modo naturale e autonomo.

Ma la carie dentale come si cura? Fondamentalmente il dentista può scegliere il tipo di trattamento in base alle lesioni dentarie riscontrate durante la visita e la panoramica dentale:

  • Trapano – Può rimuovere la lesione creando un foro a livello del dente e riempendo la zona con materiali adeguati.
  • Devitalizzazione – La recisione delle connessioni nervose e vascolari possono eliminare il dolore, ma solo quando si tratta di lesioni che hanno coinvolto la polpa e non possono essere otturate.
  • Estrazione – L’estrazione del dente avviene quando non è più possibile usare trapano e otturazione per curare la carie dentale.
  • Laser – Il nuovo trattamento distrugge solo il tessuto malato e lascia spazio al classico processo di otturazione del dente.

Carie dentale: Rimedi naturali

Chewing gum- foto bigodino.it

Come abbiamo accennato, la carie dentaria può essere curata solo ed esclusivamente dal dentista. Fortunatamente esistono dei rimedi naturali che possono rallentare la progressione della carie in fase iniziale quando non è possibile consultare il medico odontoiatra nell’immediato.

  • Tè verde e tè nero – Il tè riduce l’accumulo di placca e aiuta a ridurre i livelli di batteri presenti nella cavità orale.
  • Gomme senza zucchero – Sembra che masticare chewing gum possa stimolare la produzione di saliva, un prezioso alleato per tenere i denti puliti e rimuovere tracce di cibo intrappolate tra un dente e l’altro.
  • Xilitolo – Il dolcificante naturale è capace di arrestare la proliferazione dei batteri nella cavità orale.
  • Liquirizia – Secondo alcuni studi, i composti attivi della liquirizia potrebbero debellare i batteri responsabili delle malattie gengivali e delle carie dentali.
  • Tea Tree Oil – L’olio essenziale Tea Tree Oil conserva proprietà antibatteriche in grado di contrastare la proliferazione batterica.
  • Calcarea carbonica – La concentrazione 15 CH può essere assunta con una posologia di 5 granuli giornalieri per un paio di mesi l’anno.
  • Calcarea fosforica – La concentrazione varia a seconda dei casi, la posologia giornaliera è di 5 granuli e può essere assunta per un paio di mesi all’anno.
  • Calcarea fluorica – Bastano 15 CH con dosi giornaliere di 5 granuli da assumere la sera per circa tre mesi continuativi due volte l’anno.
  • Sulfur – La posologia della concentrazione variabile è di 5 granuli al giorno per un mese in primavera e in autunno.

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