Brucellosi: cause, sintomi, diagnosi e terapia
La brucellosi è un’infezione infettiva provocata dai batteri del genere Brucella diffusa a tal punto da prendere il nome delle zone del mondo in cui si propaga.
Non è raro che la brucellosi venga indicata con nomi diversi come febbre maltese, febbre mediterranea, febbre di Gibilterra, febbre di Cipro, febbre ondulante o tifo intermittente.
L’infezione provocata dai batteri cocco bacilli Gram negativi scoperti dal medico David Bruce è diffusa nell’area del Mediterraneo, in America Latina, nel subcontinente indiano e vicino al Golfo Persico.
Brucellosi: Cause
Normalmente la brucellosi colpisce soltanto gli animali, ma non è detto che non possa coinvolgere gli essere umani.
Il batteri del genere della Brucella si diffondono dagli animali all’essere umano attraverso tre modi principali:
- Contatto diretto – I batteri di animali contagiati (capre, pecore, maiali, bovini, cinghiali o cani) possono trasmettersi tramite un taglio o una ferita.
- Inalazione – Il batterio può dispendersi nell’aria e gli addetti ai lavori (agricoltori, tecnici di laboratorio e operai dei macelli) possono inalarlo durante la respirazione.
- Latticini crudi – Il batterio Brucella persiste nel latte degli animali infetti e permane nei suoi derivati (ricotta, mozzarella, panna e formaggi freschi), oltre che nella carne cruda o poco cotta.
Per quanto la brucellosi coinvolga principalmente gli addetti ai lavori a diretto contatto con animali, le statistiche dei casi rilevati in Italia hanno riscontrato una percentuale pari a due persone ogni 100mila abitanti.
Fondamentalmente le persone che vivono o transitano in prossimità delle zone a rischio e chi è abituato a consumare latte e formaggio non pastorizzato potrebbe essere più propenso a contrarre la febbre di Malta.
Normalmente il contagio non avviene da persona a persona, ma esistono dei casi in cui le donne incinte hanno trasmesso il batterio Brucella durante il parto o tramite il latte materno in fase di allattamento.
Brucellosi: Sintomi
I primi sintomi della brucellosi si manifestano dopo pochi giorni dal contagio, ma anche dopo alcuni mesi dal momento del contagio stesso:
- Febbre che va e viene (febbre ondulante)
- Brividi
- Mal di testa
- Gonfiore
- Ispessimento dei linfonodi
- Dolori muscolari e articolari
- Sudorazione maleodorante
Il quadro sintomatologico può essere accompagnato da inappetenza, malessere generale e debolezza nei casi meno eclatanti.
Non è raro che i sintomi della brucellosi scompaiano per qualche settimana o mese e successivamente ritornino a minare il benessere generale.
Complicazioni
La brucellosi può interessare qualsiasi parte del corpo (fegato, cuore, sistema riproduttivo, sistema nervoso centrale e così via).
È possibile che la febbre di Malta diventi una condizione cronica con sintomi che persistono per anni e complicazioni notevoli, anche dopo il trattamento farmacologico:
- Cuore – Quando l’infezione interessa il rivestimento interno del muscolo cardiaco può danneggiare le valvole cardiache.
- Sistema riproduttivo – L’infezione può colpire la formazione anatomica situata sul margine posteriore e superiore del testicoli (epididimo).
- Sistema nervoso centrale – Le infezioni che intaccano il sistema nervoso centrale possono includere la meningite (infiammazione membrane del cervello e del midollo spinale) e l’encefalite (infiammazione del cervello).
Brucellosi: Diagnosi
La brucellosi non è affatto semplice da diagnosticare, specialmente perché la maggior parte dei sintomi collima con i sintomi dell’influenza.
Il medico può diagnosticare la febbre maltese in modo preciso prelevando un campione di sangue e ricercando la presenza degli anticorpi sviluppati dall’organismo contro i batteri della famiglia Brucella oppure procedendo con test diagnostici:
- Raggi-X (cambiamenti a ossa e articolazioni)
- Tomografia computerizzata (TAC) o risonanza magnetica (MRI)
- Cultura liquido cerebrospinale (infezioni come la meningite e l’encefalite)
- L’ecocardiografia (infezione o danni al cuore)
Brucellosi: terapia e trattamento
La cura della brucellosi prevede un trattamento di tipo farmacologico con l’uso di antibiotici e un’integrazione con farmaci specifici prescritti in base agli organi coinvolti, all’età del paziente e alla gravità dell’infezione.