Artemisia Vulgaris pianta: proprietà, usi e controindicazioni
L’ Artemisia Vulgaris è una pianta medicinale che ha attirato l’interesse della scienza. Scopriamola meglio!
Questa erbacea appartiene alla famiglia delle Astaraceae Compositae ed è originaria della Cima, anche se è molto diffusa in Europa.
La pianta Artemisia si presenta con fusto eretto, rossiccio e striato alto da 50 a 150 centimetri, radice legnosa e obliqua, foglie alterne verdi e glabre di sopra e biancastre e tomentose di sotto, fiori tubulosi di colore giallo-rossastro con involucro lanoso e corolla ghiandolosa e frutti sono acheni glabri oblunghi, appuntiti e lisci.
Per quanto riguarda l’habitat, invece, cresce spontaneamente lungo i bordi delle strade e nelle zone rurale con campi incolti, ma non è raro vederla anche nei campi coltivati. È per questo che viene chiamata anche Artemisia Vulgaris Infestante.
Non si può non fare riferimento all’uso in ambito fitoterapico dell’Artemisia e di altre classificazioni inferiori successive.
L’Assenzio selvatico (Artemisia absinthium), per esempio, è una pianta della stessa famiglia conosciuta soprattutto per gli effetti positivi sui problemi del sistema digerente.
Il nome “Artemisia” trae origine dalla dea greca della caccia o dalla regina Artemisia che, secondo la tradizione, scoprì le proprietà terapeutiche della pianta.
Costituenti chimici
I costituenti chimici costruiscono il profilo delle proprietà benefiche racchiuse nelle foglie, nelle radici e nei fiori della pianta:
- Olio essenziale (terpeni e tuioni)
- Lattoni sesquiterpenici
- Flavonoidi
- Sostanze amare
- Tannini
Artemisia Vulgaris: proprietà
Le proprietà dell’Artemisia Vulgaris furono note sin dai tempi più antichi dove venivano declinate per il trattamento di dolori mestruali e liberare le prime vie respiratorie.
L’interesse della scienza per l’Artemisia erba è legato al suo contenuto di artemisinina, elemento sfruttato dalla medicina cinese come rimedio utile in caso di febbre e di problematiche gastrointestinali.
Oggi, un po’ come l’Artemisia annua, viene considerata un rimedio naturale efficace per gestire diverse situazioni e problemi:
- Amenorrea – Gli oli essenziali, i lattoni sesquiterpenici e i flavonoidi agiscono come estroprogestinici e ripristinano l’equilibrio tra estradiolo e progesterone durante i 28 giorni tra un ciclo mestruale e l’altro.
- Anoressia – Il fitocomplesso sembra adatto a stimolare la sensazione di fame e l’appetito.
- Diuretico – La pianta riserva un effetto diuretico che agisce positivamente contro la ritenzione idrica e la cellulite.
- Espettorante – La presenza degli oli essenziali crea un effetto espettorante e antisettico ideale in caso di tosse e malattie da raffreddamento.
- Stanchezza o sovra eccitazione – Le radici nascondono un’azione sedativa utile in caso di stanchezza generale o eccessiva emotività.
- Batteri e funghi – Gli oli essenziali (borneolo, linaiolo, mircene, alfa pinene, beta pinene e cineolo), i lattoni sesquiterpenici e i flavonoidi contenuti nelle estremità fiorite vengono sfruttati per le loro proprietà antifungine e antibatteriche.
Artemisia: proprietà magiche?
L’Artemisia Vulgaris e l’esoterismo vivono un legame intimo da quando è stata eletta a erba magica in grado di allontanare spiriti maligni, avversità ed epidemie.
Pensiamo al fatto che i Celti la coglievano camminando a ritroso per far perdere le tracce alle forze malefiche e la usavano per adornare il capo delle vergini.
O ancora alle credenze cristiane che la consideravano necessaria per difendere l’uomo dal peccato e cacciare le presenze maligne per i viandanti. Persino San Giovanni Battista indossava cinture di Artemisia per allontanare il diavole e le forze del Male.
Modalità d’uso
I rimedi naturali a base di Artemisia pianta si possono trovare in erboristeria o nei negozi di prodotti naturali. Generalmente è possibile trovare la pianta benefiche sotto forme diverse:
- Infuso – Basta versare un cucchiaio sommità fiorite di Artemisia, in una tazza d’acqua, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti prima di berne 2 tazze al giorno.
- Tintura madre – In questo caso è sufficiente assumere 30 gocce di Artemisia Vulgaris tintura madre per tre volte al giorno lontano dai pasti circa dieci giorni prima del ciclo mestruale.
- Granuli – L’Artemisia è reperibile in preparati omeopatici sotto forma di granuli da assumere in funzione della diluizione omeopatica che si utilizza.
- Integratori naturali – Gli integratori a base di artemisinina possono essere utilizzati in caso di malaria e di infezioni causate da parassiti. Sembra che il principio attivo dell’Artemisia Vulgaris contrasti il cancro!
- Oleolito – L’oleolito di Artemisia è una soluzione oleosa che contiene il fitocomplesso curativo della pianta.
Artemisia: Controindicazioni
L’Artemisia può riservare alcuni effetti collaterali come nausea, vomito, diarrea, reazioni allergiche e manifestazioni allergiche, principalmente dovuti a un sovra dosaggio.
Le controindicazioni riguardano l’Artemisia Vulgaris in caso di allergia ai pollini di questa pianta, gravidanza e allattamento.
Oltre all’allergia, l’Artemisia Vulgaris possiede una potenziale neuro tossicità che richiede il consiglio di un esperto per riuscire a gestirla senza alterare lo stato di salute e peggiorare la problematica.