Arnica Montana: a cosa serve, proprietà, come si usa e controindicazioni

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L’Arnica Montana è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae Composite che cresce spontaneamente nelle regioni alpine e prealpine e che viene usata in caso di dolori e traumi muscolo-scheletrici, infiammazioni della pelle e punture di insetti. Scopriamo a cosa serve l’Arnica!

Non si tratta di una pianta che si limita ad abbellire i giardini con la sua incredibile bellezza, ma di un rimedio naturale alleato del benessere.

L’Arnica con il suo fiore giallo a forma di margherita viene utilizzati in campo fitoterapico ed erboristico per via del suo effetto antinfiammatorio e la sua capacità di favorire la guarigione da infortuni, ecchimosi e distorsioni.

Costituenti chimici

Conoscere la composizione chimica della pianta delle Asteraceae Composite consente di capire meglio i suoi effetti positivi sulla salute:

  • Lattoni sesquiterpenici
  • Elanina e derivati
  • Polifenoli
  • Favonoidi
  • Tannini
  • Cumarine
  • Poliacetileni
  • Xantofille
  • Acido cinnamico
  • Olio essenziale
  • Terpeni

Arnica: Proprietà e benefici

Il fitocomplesso della pianta delle Asteraceae Composite lascia intuire le sue proprietà incredibili racchiuse al suo interno. Per cosa fa bene l’Arnica?

  • Antinfiammatorio – La percentuale di elanina presente inibisce il rilascio del fattore di trascrizione NF-kB responsabile dei processi infiammatori e immunitari e stabilizza le membrane lisosomiali per ridurre l’infiammazione.
  • Analgesico – La combinazione di elanina, diidroelenalina ed esteri sviluppa un’azione analgesica davvero notevole.
  • Antisettico – Elanina, diidroelanina ed esteri hanno dimostrato un’attività battericida e fungicida.
  • Immunostimolante – I polisaccaridi contenuti nel fiore della pianta modifica la risposta immunitaria e promuove l’attività fagocitaria di ogni agente patogeno.
  • Traumi – La capacità di stimolare il sistema cardiocircolatorio aiuta la guarigione da traumi fisici come ecchimosi, contratture e distorsioni.
  • Punture di insetti e bruciature – Il mix di sostanze benefiche previene il gonfiore, diminuisce il senso di prurito e accelera il processo di guarigione.
  • Disturbi della pelle – Le proprietà antisettiche e antinfiammatorie trattano acne e follicolite, promuovono la guarigione delle parti interessate ed evitano l’infezione dei follicoli infiammati.
  • Cellulite e alopecia – La pianta sembra sviluppare effetti vaso stimolanti che non solo favoriscono la lotta contro la cellulite ma contribuiscono nella terapia contro la perdita dei capelli.

Come si usa l’Arnica: gel, crema, tintura madre, olio ed estratto secco

La pianta delle Asteraceae Composite può essere utilizzata principalmente a livello esterno come rimedio topico capace di migliorare il benessere e ripristinare l’equilibrio generale.

È sufficiente acquistare un prodotto a base di Arnica medicinale in farmacia o erboristeria in una delle formulazioni disponibili sul mercato:

  • Gel e pomate – L’Arnica in gel e l’Arnica in crema viene usata su pelle integra semplicemente applicandola localmente nella zona interessata da dolore, infiammazione, contusioni o slogature.
  • Tintura madre – Le gocce di tintura madre di Arnica devono essere diluite in acqua in un rapporto di 1:5 per creare impacchi nelle zone dolenti.
  • Olio – All’Arnica in pomata può essere preferito l’olio di Arnica si può trovare solo o in combinazione con altre sostanze e può essere utilizzato per realizzare massaggi antinfiammatori e lenitivi nei confronti di muscoli e articolazioni.
  • Saponi e lozioni per capelli – I prodotti destinati alla cura di pelle e capelli sono particolarmente indicati per combattere le irritazioni cutanee e caduta dei capelli.
  • Estratto secco – L’estratto secco viene ricavato dai fiori gialli per realizzare l’Arnica in compresse, pastiglie o granuli.
  • Foglie e fiori – Le foglie essiccate e i fiori possono essere usate per creare infusi, ma spesso viene sconsigliato per via dei numerosi collaterali che potrebbe generare nel corpo.

Arnica Montana: Effetti collaterali e controindicazioni

Quali sono le controindicazioni dell’Arnica? In generale la pianta delle Asteraceae Composite è considerata un rimedio sicuro, soprattutto se la crema con Arnica viene applicata sulla pelle per brevi periodi di tempo.

Restano dei dubbi sulla sicurezza della sua assunzione per via orale visto che l’ingestione potrebbe provocare disturbi al fegato, gastriti, nausea, irritazioni della bocca e della gola, vomito, diarrea, cefalea, ipotensione arteriosa, fiato corto e palpitazioni.

Nei casi più gravi, l’assunzione di dosi eccessive di formulazioni per uso interno ha sviluppato danni al cuore, emorragie e insufficienze cardiache.

È necessario usarla in maniera consapevole per evitare le controindicazioni legate al metodo di somministrazione:

  • Via topica – La pomata con Arnica può causare allergie in persone predisposte con sintomi come prurito, gonfiore e bruciore, specialmente se viene usata su ferite aperte e viene applicata in quantità elevate.
  • Via orale – È possibile riscontrare i classici sintomi di avvelenamento come nausea, vertigini, tachicardia e cefalea. Non deve essere usato questa forma di Arnica in gravidanza o allattamento perché potrebbe provocare un aborto spontaneo, un parto prematuro e problemi al neonato.

Va da sé che i benefici di questa pianta devono essere sfruttati sotto supervisione di una persona qualificata e deve essere usata con estrema cautela.

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