Valeriana officinalis pianta: proprietà, usi ed effetti collaterali

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La valeriana è una pianta officinale molto utilizzata per contrastare l’ansia e l’insonnia in modo del tutto naturale. Scopriamone di più!

La pianta Valeriana officinalis appartiene alla famiglia delle Valerianaceae e si presenta come una pianta erbacea tipica dell’Asia e ampiamente diffusa nelle zone boschive dell’Europa e del Nord Amarica.

È caratterizzata da un fusto eretto dotato di scanalature, foglie con asse principale e varie foglioline verdi, fiori tubulari di colore bianco rosa pallido e frutti a forma di achenio.

Per chi non lo sapesse, la pianta viene denominata “erba dei gatti” per via del potere attrattivo che sviluppa nei confronti dei gatti.

Sin dai tempi più antichi, comunque, la valeriana è stata utilizzata per le sue proprietà sedative e calmanti nei casi di ansia e agitazione.

Valeriana officinalis e Valerianella locusta

Molto spesso la Valeriana officinalis viene confusa con la Valerianella locusta, una pianta appartenente alle Valerianaceae che cresce in Europa, Nord Africa e Asia.

Se la prima è una pianta destinata a lenire problemi e disturbi che non può essere usata a scopi alimentari allora la seconda è la valeriana insalata nota come songino che si può comprare fresca o già confezionata.

Valeriana: Proprietà

Le proprietà della valeriana pianta officinale sono racchiuse negli oli essenziali, nei flavonidi e negli alcaloidi del suo rizoma e delle sue radici sfruttati per ricavare preparati o tintura madre.

  • Agitazione – Gli acidi valerenico e valerenale ostacolano l’azione dell’acido gamma-aminobutirrico (GABA), vale a dire un mediatore chimico che regola l’eccitabilità dei neuroni. È ideale contro ansia, bruxismo e agitazione.
  • Gonfiore addominale – I principi attivi della pianta sviluppa un’azione carminativa che sgonfia l’addome e lenisce i dolori addominali.

Come è facile intuire, quindi, la valeriana può essere usata per dormire meglio, recuperare l’equilibrio e allontanare gli stati ansiosi come inquietudine e agitazione. Inoltre può essere impiegata come antispastico.

La valeriana fa dimagrire? Nonostante alcuni indizi, purtroppo, gli studi non hanno riconosciuto alla pianta officinale alcun potere dimagrante. L’unico vantaggio è che aiuta a ridurre la fame nervosa.

Come usare la valeriana

La valeriana può essere venduta in farmacia, erboristerie ed e-commerce sotto forma di compresse, capsule, caramelle, preparato e tintura madre.

  • Infuso – Per preparare la valeriana tisana basta versare un cucchiaino di radice in una tazza di acqua bollente, coprire e lasciare in infusione per 10-15 minuti prima di filtrare e bere l’infuso.
  • Tintura madre – La tintura madre deve essere assunta secondo le dosi consigliate da un esperto, ma la valeriana in gocce va diluita in acqua e assunta una mezz’ora prima di andare a riposare.
  • Integratori – Pur seguendo le dosi indicate sul bugiardino, l’estratto secco di valeriana in compresse o capsule deve essere presa mezz’ora prima di andare a dormire e non deve superare i 500-600 mg giornalieri.

Valeriana: Effetti collaterali e controindicazioni

La valeriana fa male? Solitamente viene consigliata in sostituzione di molti farmaci dall’effetto calmante e sedativo, ma questo non vuol dire via libera all’assunzione indiscriminata.

L’uso di valeriana in un dosaggio eccessivo e/o per lunghi periodi potrebbe comportare alcuni effetti collaterali: mal di testa, disturbi gastrici, alterazioni del battito cardiaco, problemi al fegato, irritazione e sonnolenza di giorno.

In linea di massima, anche se si prende la valeriana per dormire, è sempre meglio contattare il medico in caso di senso di nausea, dolori addominali, inappetenza, stanchezza e cambiamento del colore delle feci.

L’assunzione di preparati a base di valeriana è sconsigliata in gravidanza, in allattamento e nei bambini sotto i 6 anni per evitare effetti collaterali.

La valeriana va evitata in tutti i casi in cui si soffre di problemi al fegato e in cui ci si debba mettere al volante. Non è indicata neanche in caso di assunzione di alcol.

La Valeriana officinalis potrebbe interagire con alcuni principi attivi, modificandone l’attività: barbiturici, benzodiazepine, antistaminici e miorilassanti.

Questa pianta officinale potrebbe aumentare anche l’azione di formulazioni a base di melatonina (meglio optare per prodotti già contenenti melatonina e valeriana) e creare problemi con i farmaci metabolizzati.

In ultimo, ma non per importanza, sarebbe meglio evitare di assumere valeriana in gocce, compresse o tisana in concomitanza con altri rimedi naturali come camomilla, iperico, centella asiatica e scutellaria.

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