Tiro con l’arco, la disciplina per chi cerca qualcosa di nuovo
Il tiro con l’arco è una disciplina olimpica diventata un’attività particolarmente apprezzata da chi non teme di mettersi alla prova con qualcosa di nuovo. Scopriamola meglio!
Si tende a pensare al tiro con l’arco come uno sport da praticare esclusivamente nei villaggi-vacanza, specialmente perché lo si conosce in queste occasioni.
Basta impugnare l’arco e scoccare la prima freccia per innamorarsi della consapevolezza con cui si controlla il corpo e pensare di praticare il tiro con l’arco durante tutto l’anno.
Tiro con l’arco
Il tiro con l’arco è un’attività che richiede capacità di destrezza e impegno muscolare per riuscire a impostare movimenti precisi, rapidi e armonici.
È sufficiente provare a tirare con l’arco una sola volta per prendere coscienza dell’impegno muscolare richiesto anche solo dalla tensione dell’arco stesso (carico della trazione della corda al momento dello scoccare può arrivare a 23 kg).
Il tiro diventa un momento in cui il corpo deve riuscire a mantenere un equilibrio perfetto e la mente deve gestire l’ansia e, allo stesso tempo, deve concentrarsi sull’obiettivo da centrare.
Ogni arco è costituito da una doppia curvatura, una parte centrale detta “riser” e da due flettenti (imprimono potenza all’arco) provvisti di un incavo che lascia posto alla corda (“tip”).
A seconda dell’occhio dominante esistono archi per tiratori destrimani (impugnatura con la mano sinistra e tensione con la mano destra) e archi per mancini (impugnatura con la mano destra e tensione con la mano sinistra).
Per completezza di informazione, l’ordinamento federale riconosce tre varianti arcieristiche: Arco Olimpico (variazione dell’arco con ammortizzatori di vibrazioni, stabilizzatori e mirino), Arco Nudo (l’arco non deve subire modifiche) e Compound (disciplina che permette l’uso di una lente di ingrandimento).
Come si tira con l’arco
Il tiro con l’arco richiede una postura impeccabile e una serie di step in modo da centrale il bersaglio posto a metri e metri di distanza:
- Posizione – Basta tenere un buon appoggio sul terreno con piedi posti alla stessa distanza della larghezza delle spalle.
- Preparazione per -carica – Occorre sistemare la freccia nell’arco e incoccare sulla corda.
- Presa dell’arco – Il punto di pressione della mano sull’impugnatura deve trovarsi nella stessa posizione in modo da non alterare la reazione dell’arco e non disturbare l’uscita della freccia.
- Aggancio della corda – La prima falange del dito indice e dell’anulare devono essere posizionati davanti alla corda e la falange del dito medio dietro la stessa.
- Trazione – I muscoli scapolo-omerali e toraco appendicolari devono lavorare per portare il braccio della corda all’indietro in linea retta fino a toccare il viso.
- Ancoraggio – L’ancoraggio (centrale o laterale) deve portare la corda a toccare tre punti sul viso.
- Mira – La presa della mira può essere fatta con un solo occhio aperto o con entrambi.
- Rilascio – Il rilassamento delle dita tese genera la fase di rilascio.
- Follow-through – Mantiene la mira fino all’impatto della freccia sul bersaglio ed evita cali di tensione muscolare.
Benefici del tiro con l’arco
Il tiro con l’arco sviluppa notevoli benefici fisici e influenza positivamente la mente: da un lato sviluppa coordinazione, forza e capacità di focalizzazione dall’altro l’autocontrollo fornisce un senso di sicurezza che si trasferisce nel vivere quotidiano.
La mente si concentra sul bersaglio e lascia andare via qualsiasi preoccupazione mentre il corpo è ancorato a terra con forza e stabilità
Non bisogna dimenticare poi che il fatto di praticare il tiro con l’arco a contatto con la natura o comunque in spazi grandi aiuta a lavorare sull’aspetto interiore.