Stretching dopo bici, il toccasana troppo spesso sottovalutato
Lo stretching nello sport quanto nel ciclismo è una buona abitudine che tutti dovrebbero imparare ad apprezzare. Andare in bici non è così semplice come sembra, soprattutto per il tessuto muscolare della zona lombare, i muscoli delle gambe e le articolazioni sacro-iliache. Lo stretching dopo bici si trasforma in vero e proprio toccasana per il corpo!
E invece, molto spesso lo stretching non viene interpretato come un’ottima forma di preparazione per l’attività fisica o un valido alleato per portare la situazione alla normalità dopo una sessione di allenamento. Lo stretching prima e dopo la pedalata non è assolutamente una perdita di tempo, considerando che migliora la flessibilità del corpo, aumenta l’ossigenazione dei tessuti, riduce l’affaticamento e favorisce l’assorbimento dell’acido lattico.
Come si può vedere stretching e ciclismo professionista o amatoriale condividono un legame unico, fatto di benefici.
Stretching da bici: come e quando farlo
È chiaro che lo stretching è una pratica che i ciclisti dovrebbero inserire nella propria routine di allenamento. Ma quando e come farlo?
Lo stretching prima della sessione di lavoro può essere effettuata a patto che si faccia una corsetta o degli esercizi prima di procedere. Il motivo? Se si prova ad allungare i muscoli a freddo per poi pedalare senza sosta si potrebbero creare tensioni decisamente controproducenti.
Bisogna fare attenzione anche quando si pratica lo stretching dopo bici. I muscoli sono già affaticati dalla sessione di allenamento e per questo non è il caso di esagerare, soprattutto perché l’obiettivo è quello di defaticare i muscoli e non creare ulteriore carico a livello muscolare.
Stretching dopo bici: quali esercizi fare?
La sessione di defaticamento dei muscoli deve essere praticata lavorando per fasce muscolari, proprio perché l’allenamento ha coinvolto l’intera muscolatura del corpo:
- Polpacci – Stare in piedi, fare un passo indietro con il piede sinistro, poggiare le mani sulla coscia destra e flettere un po’ il ginocchio, mantenendo con il tallone sinistro a terra. Mantenere la posizione per 5 respiri profondi e ripetere l’esercizio invertendo le gambe.
- Muscoli posteriori coscia – Stando in piedi, piegare il ginocchio sinistro e appoggiare il tallone destro su un rialzo, tenendo la gamba tesa. Mantenere la schiena in linea, avvicinare il petto alla gamba allungata e mantenere il piede a martello. Fare 5 respiri profondi e cambiare gamba.
- Dorso – Stare in piedi con le spalle basse e spingere l’ombelico verso la colonna. Allungare le braccia tese davanti all’altezza del petto, incrociare le dita e allontanare le mani fino a sentire una leggera tensione nella zona dorsale. Tenere la posizione per 5 respiri profondi e rilassarsi.