Stanchezza cronica: sintomi e terapie
La stanchezza cronica è una malattia vera e propria che può colpire principalmente gli adolescenti e le donne tra i 35 e i 60 anni. Si manifesta principalmente con disturbi del sonno e stanchezza diffusa tale da far perdere la concentrazione e limitare la vita quotidiana. Non esistono ancora terapie specifiche ma, agendo sulla cura dei sintomi, si può alleviare la situazione.
Molo spesso ci sentiamo stanchi e spossati. Magari a causa di un periodo di tropo lavoro, o per problemi personali che ci portano a un forte stress emotivo. Ma se il malessere dura per più di 6 mesi, allora possiamo parlare di stanchezza cronica, cioè una stanchezza che non passa con il riposo, anzi che si accentua dopo un lungo riposo. Spesso collegata a una difficoltà a prendere sonno, ma anche a un sonno agitato accompagnato da incubi. Le origini di questo malessere sono ancora oggi sconosciute. Di sicuro sappiamo solo che molto spesso la stanchezza cronica è accompagnata da dolori agli arti, mal di gola e di testa frequenti, spossatezza durante il giorno e disturbi del sonno.
Stanchezza cronica: sintomi
Come abbiamo sottolineato la stanchezza cronica è associata a disturbi del sonno, ma non solo. Questa patologia si manifesta anche con forti e frequenti laringiti e faringiti, accompagnati spesso da febbri piuttosto alte. Inoltre le ghiandole linfatiche risultano ingrossate e doloranti, sia quelle faringee che le inguinali. Diffusi anche i dolori muscolari improvvisi e senza motivo traumatico, in particolare senza nessun tipo di rigonfiamento o rossore. Inoltre i malati di stanchezza cronica hanno una difficoltà a concentrarsi tale da dover cambiare il proprio stile di vita lavorativo.
Ma il sintomo più evidente è certamente quello della stanchezza. Solitamente una stanchezza radicata, che non si allieva con il riposo, ma allo stesso modo non si accentua con lo sforzo fisico. Una spossatezza tale da condizionare la vita sociale. Molto spesso i primi sintomi della malattia si hanno successivamente a un movimento fisico di tipo sportivo. La stanchezza che normalmente segue un allenamento, così come i dolori muscolari, sono molto accentuati in caso di stanchezza cronica. E perdura un senso di debolezza per un periodo relativamente lungo, spesso superiore alle 24 ore.
Tutti questi sintomi devono perdurare per almeno 6 mesi prima di poter parlare di stanchezza cronica. O almeno 4 di questi, compreso ovviamente quello della stanchezza ripetuta e implacabile. Le cause di questa malattia non sono ben definite, potremmo dire che sono sconosciute. Probabilmente alla base della malattia c’è una reazione dell’organismo nei confronti di una infezione, di cui però non si conosce la natura. In tempi non troppo remoti si pensava potesse arrivare da un virus, ma non è mai stato verificato. Solitamente colpisce gli adolescenti o le donne in una età compresa tra i 35 e i 60 anni. Nessun caso è stato verificato negli anziani.
Stanchezza cronica: diagnosi e terapia
Purtroppo, visto che non siamo ancora in grado di conoscere il motivo scatenante di questa malattia, non esistono ne terapie ne diagnosi specifiche per la stanchezza cronica. La diagnosi medica si baserà quindi sull’esclusione di altre possibili cause, come un tumore o una disfunzione tiroidea, piuttosto che la narcolessia, che potrebbe essere erroneamente scambiata con la stanchezza cronica. Una volta accertato la presenza della patologia si deve decidere la terapia. Come abbiamo detto non esiste una terapia specifica: solitamente il medico si limiterà a curare i sintomi della malattia. Ad esempio: solitamente la stanchezza cronica porta con se una sorta di depressione. Curandola con medicinali specifici, si può migliorare di molto la situazione clinica del paziente. Lo stesso vale per uno qualsiasi degli altri sintomi.
Stanchezza cronica: conclusioni e contatti
In linea di massima possiamo dire che la stanchezza cronica può durare per brevissimi periodi e scomparire tranquillamente da se, così come è arrivata. In altri casi invece può durare molti anni causando problemi molto importanti alla vita del paziente. Una delle principali complicazioni legati alla malattia è quella dell’emarginazione. Il paziente diventa piano piano talmente stanco e demotivato da rinunciare a qualunque contatto sociale. Solitamente a questa chiusura è associata la depressione, in forme più o meno gravi. La stanchezza cronica è una malattia a tutti gli effetti e il fatto di non poterla identificare con una terapia rende ancora più grave la situazione. L’Istituto Superiore di Sanità ha identificato alcuni specialisti ai quali è possibile rivolgersi in caso di stanchezza cronica. Ne riportiamo le informazioni di seguito.
AVIANO – Prof. Umberto Tirelli
Centro di Riferimento Oncologico – Divisione di Oncologia Medica A
Via F. Gallini, 2 – 33081 Aviano – Pordenone- Tel.: 0434-659284
ROMA – Dr. Conti, Dr.ssa Priori, Dr. Alessandri
Policlinico Umberto I – Divisione di Reumatologia
V. del Policlinico ROMA – Tel.: 06-49974685
CHIETI – Prof. E. Pizzigallo
Cattedra di Malattie Infettive – Istituto di Fisiopatologia Medica
Ospedale Santissima Annunziata – V. dei Vestini
66013 CHIETI – Tel.: 0871/3586865 – 358595 – 358880
PISA – Dr.ssa Bazzichi
Ospedale Santa Chiara – Pisa – Tel.: 0584769201-050992684