Settore alimentare: entro il 2050 ci saranno grandi cambiamenti a livello di produzione di cibo

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Se al giorno d’oggi tendiamo a preoccuparci della dieta solo alcune volte all’anno, magari in prossimità delle feste o di ricorrenze varie, una delle cose migliori da fare è quella di cominciare a capire come potrebbe evolvere il settore alimentare nel corso dei prossimi anni.

Ad esempio, un’interessante analisi realizzata da parte del casinò online di Betway, ha fatto in modo di posizione i riflettori su un aspetto che in tanti non riescono ancora a comprendere, ovvero che la dieta alimentare attuale non avrà alcun punto in comune con quella del 2050.

Stop agli allevamenti

Non serve essere certamente degli esperti, come evidenziato sul blog L’insider, per capire come il primo e più sensibile cambiamento nel settore alimentare entro il 2050 sarà quello relativo alla fine degli allevamenti di bestiame. Stando a quanto è stato riferito da parte degli esperti, il sistema che si sta usando attualmente, in cui sono previste coltivazioni che hanno come obiettivo quello di garantire il nutrimento per gli animali che poi vengono mangiati da parte dell’uomo, non sarà ben presto più sostenibile.

Non è solo una questione di etica, ma anche di risorse: di conseguenza, non deve stupire se, entro il 2050, gran parte delle proteine che si consumeranno a tavola deriveranno solo ed esclusivamente da fonti vegetali, piuttosto che da carni che verranno realizzate in laboratorio.

Che dieta ci sarà nel 2050

In poche parole, come abbiamo già avuto modo di mettere in evidenza in precedenza, l’obiettivo è quello di riuscire a garantire la produzione di un cibo che sia gustoso e nutriente, ma che al contempo non vada a impattare in alcun modo sull’ambiente circostante.

Anche se diverse persone non si rendono ancora conto di quanto possa essere importante trovare delle soluzioni in tal senso, in realtà, entro il 2050, ci potrebbero essere così tante innovazioni da modificare radicalmente quello che di solito compare sulle nostre tavole.

È abbastanza facile intuire come sarà un dato di fatto un consumo maggiore non solo di frutta e di verdura, ma anche di cereali integrati. Al tempo stesso, il consumo di carne diminuirà in maniera sensibile, così come farà la stessa fine anche il consumo di latticini e fast food. I passi in avanti che il settore della coltivazione di microrganismi e nella stampa 3D faranno in modo che buona parte dei vegetali che siamo abituati a mangiare oggigiorno non avranno che poche somiglianze rispetto a quelli che saranno presenti nelle diete del 2050.

In compagnia di una simile tendenza, ecco che ci sarà una vera e propria rivoluzione stimolata dal fatto che la nutrizione sarà sempre più personalizzata in base alle esigenze di ogni singola persona. Solo in questo modo, si potrà ottenere nuovamente un rapporto molto più sano con il cibo che si mangia ogni giorno.

Ed ecco ancora una volta come sarà la tecnologia ad avere un ruolo di primo piano. Il motivo è facile da intuire, dato che la presenza dei dispositivi indomabili permetterà di lavorare e studiare tantissimi dati a livello molecolare, in maniera tale da poter comprendere meglio, e senza provocare alcun dolore, i bioindicatori alimentari di ciascuno di noi.

Gli obiettivi finali

In fin dei conti, gli obiettivi che sono stati fissati si possono considerare da una parte ambiziosi, ma dall’altra sicuramente necessari. La riduzione, fino a eliminarla del tutto, del problema dell’obesità, ma al tempo stesso fare di tutto pur di diminuire le emissioni di gas serra legate al settore alimentare, per non parlare della produzione di cibo che sarà sempre più coltivato e lavorato da parte di macchinari che sfrutteranno l’intelligenza artificiale.

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