Rumori durante la meditazione? Rendili alleati!
Durante le pratiche meditative è difficile ottenere il silenzio totale nell’ambiente che ci circonda. La maggior parte di noi vive in città ed è abituato a sentire il rumore delle macchine e tutti i rumori dei luoghi molto affollati. Anche quando ci rifugiamo in campagna però la voce dei vicini che parlano tra loro, i cani che abbaiano, la pioggia e il vento contro le finestre sono presenti. Si tratta pur sempre di elementi che disturbano la nostra concentrazione.
I rumori durante la meditazione mi hanno fatto impazzire per diverso tempo. Per quanto staccassi i vari telefoni e pure il citofono di casa, gli elementi di disturbo non mancavano. Non ho le finestre insonorizzate e così, qualsiasi rumore arrivava alle mie orecchie come un fastidio che m’impediva di meditare con serenità. Iniziai così a meditare solo a notte fonda, quando praticamente tutto taceva, se non qualche occasionale macchina che passava nelle vicinanze.
La notte però porta qualcosa con se.
- Il sonno. Spesso mi addormentavo.
- Le buone idee da mettere in pratica.
Come rendere i rumori durante la meditazione degli alleati
I rumori durante la meditazione sono un ostacolo alla pratica solo fino a quando siamo noi a considerarli tali. Nel momento in cui cessiamo di vederli come un interferenza e iniziamo a percepirli come uno spunto per migliorare l’atto meditativo, le cose diventano più facili.
Certo, magari se hai iniziato a meditare tra poco potrebbe risultare difficile seguire l’esercizio, ma sono certa che presto o tardi lo padroneggerai perfettamente!
1# Esercizio pratico
- Appena hai occasione e/o voglia, medita. Purché ovviamente nessuno in casa venga a disturbarti. In questo caso non puoi ignorare le richieste del figlio che ha fame, sonno o vuol giocare ;-). Quindi, quando puoi dedicare del tempo a te stesso, preparati alla meditazione.
- I rumori non tarderanno ad arrivare, tranquillo. Comunque tu non pensare a loro e non attenderli, altrimenti andrebbe a rotoli lo scopo principale della meditazione, il fatto di concentrarsi solo nel presente.
- Svolgi la tua regolare meditazione, rilassati, accogli i pensieri che si presentano ma non trattenerli e non fossilizzarti. Se preferisci segui il ritmo del tuo respiro (leggi anche: respirazione corretta, primi passi per meditare).
- Quando inizieranno a presentarsi i soliti rumori di sempre ascoltali, ma non giudicarli. Ovviamente ci vuole pratica anche per far questo. Devi arrivare a sentire il rumore come una manifestazione del tuo presente. Non deve far differenza se si tratta del rumore della pioggia che tanto ami o del clacson di una macchina. Non fa differenza se gli uccellini cinguettano o una moto sterza sotto la tua finestra. Sono i rumori di questo momento e nessun’altro. Accoglili.
Lo scopo ultimo della meditazione in effetti è proprio quello di concentrarsi sul presente senza giudicare. Quindi sembra scontato adesso chiedermi come avevo fatto a non capire prima che anche quei rumori erano parte del gioco. Ovviamente con la consapevolezza del “dopo” è tutto più semplice.
Ormai è qualche anno che i rumori durante la meditazione non mi distraggono più come una volta, anzi, in alcuni casi veicolano meglio il “passaggio” dalla realtà al benessere interiore che mi procura l’atto meditativo.
Voi come percepite i rumori durante la meditazione? Li considerate come molesti o avete imparato ad accettarli, trasformandoli in alleati?
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Ciao. Hai proprio ragione: rumori e voci possono essere interferenze davvero fastidiose e limitanti. La soluzione che suggerisci è molto utile.
Nick
Ciao Nick,
grazie 🙂 A presto!
è normale che durante la meditazione i rumori si amplificano ma vorrei chiedere se anche a te succede di sentire ( io l’ho definito così) il casino del silenzio che non ha a che vedere con rumori naturali .
grazie
damiano
Ciao Damiano,
quello che dici è molto, molto interessante. La stessa definizione che hai trovato tu “casino del silenzio” è simile a quella che ho sempre dato io. E’ difficile farsi comprendere da chi non la pratica e non so in effetti se tutti “sentono” questi “rumori”, se cosi possiamo definirli.
Io l’ho sempre reputata la voce del silenzio. La mia ipotesi è sempre stata quella che NIENTE intorno a noi è privo di vita e quando ci rilassiamo e lasciamo fuori finalmente i pensieri, e tutti i rumori esterni si sono acquietati, possiamo sentire l’altro rumore, in un certo senso il respiro del tutto.
Grazie a te Damiano! Buona domenica.