Ritardo mestruale : Mestruazioni in ritardo, sintomi e cause

Ritardo mestruale : Quando ci sono mestruazioni in ritardo

Avere delle mestruazioni regolari e puntuali è una fortuna che appartiene a poche fanciulle ma che segnala la presenza di un ottimo equilibrio fisico e mentale. Quando compaiono ritardi nel ciclo o, addirittura, quando le mestruazioni sono del tutto assenti è bene valutare cosa sia cambiato nella propria vita e cosa abbia potuto alterare la naturale stabilità dell’organismo femminile e cosa, quindi, abbia potuto causare il ritardo mestruale.

Iniziamo con il chiarire che la durata del ciclo non è uguale in tutte le donne e può variare presentandosi ogni 25-36 giorni. In media il ciclo della donna dura 28 giorni, con presenza di mestruazioni per 3-7 giorni consecutivi.

Mestruazioni in ritardo: tutte le cause

Se il ritardo mestruale è un episodio isolato generalmente non bisogna preoccuparsi, salvo il caso in cui si sospetta una gravidanza. Se il ritardo si manifesta ripetutamente, le cause possono essere diverse:

  • Stress;

  • Traumi fisici;

  • Traumi psichici;

  • Debilitazione;

  • Spostamenti (viaggi, lunghi percorsi in auto, traslochi, etc.)

  • Periodi di freddo o caldo intensi ed improvvisi;

  • Sospensione della pillola;

  • Modificazioni consistenti nel peso.

Si parla, poi, di amenorrea quando le mestruazioni sono assenti per più di 3 mesi di fila. Anche in questo caso non bisogna allarmarsi precocemente. Alcune cause dell’amenorrea possono essere:

  • Stress (sia fisico che psicologico);

  • Attività fisica eccessiva o scarsa;

  • Problemi ormonali;

  • Disturbi dell’alimentazione;

  • Tumori.

In entrambi i casi, rivolgersi al proprio medico o ginecologo di fiducia è la soluzione migliore per capire le ragioni di tali problemi e per fugare ogni paura o dubbio. In questo modo sarà più facile ed immediato trovare insieme il rimedio più adatto al vostro caso.

Come capire se il ritardo mestruale è dovuto ad una gravidanza?

Se il ritardo mestruale non è dovuto a problemi fisiologici o psicologici, una delle cause (forse quella che genera più ansie nelle donne) può essere una gravidanza in atto. Ma come capire se si è rimaste incinte o meno? Cerchiamo di scoprirlo insieme.

I sintomi di una gravidanza in atto sono numerosi ma va sottolineato che possono variare da caso a caso: non tutte le donne sono uguali.

Il primo segnale tangibile sono le mestruazioni in ritardo. Questo però non è sufficiente per capire se si è in attesa di un bimbo.

Altri segnali dell’inizio di una gestazione sono:

  1. Lo spotting da annidamento, cioè la comparsa di macchioline di sangue dovute all’accoglimento dell’embrione nella parete uterina. Lo spotting si manifesta in genere 6-12 giorni dopo il concepimento.

  2. Un generale senso di stanchezza ed affaticamento, che può protrarsi per molti giorni e che non ha cause apparenti.

  3. Le famose nausee mattutine, che fanno la loro comparsa, in genere, nelle 2-8 settimane successive al concepimento.

  4. Dolore e sensazione di gonfiore al seno possono interessare le donne in gravidanza sin dalle primissime settimane successive al concepimento (è però facile confondere questo sintomo con le mestruazioni in arrivo).

  5. Lo stimolo di urinare molto più frequente del solito può preannunciare l’arrivo di un frugoletto. Questo sintomo può comparire tra le 6-8 settimane successive al rapporto sessuale.

  6. Altri segnali chiari di una gravidanza in atto sono poi il cambiamento di colore delle areole (le aree attorno al capezzolo, che diventano più scure), la presenza di continui mal di testa o di mal di schiena, la comparsa di voglie inspiegabili per determinati tipi di cibo.

Se al ritardo nelle mestruazioni corrispondono anche i sintomi sopraelencati è consigliabile sottoporsi ad un test di gravidanza.