Rabarbaro: benefici, curiosità e controindicazioni
La pianta del rabarbaro ci regala preziose vitamine, minerali e altre sostanze veramente indicate per la nostra salute. Troviamo questo vegetale principalmente in Asia e in Europa, ma è in realtà proveniente della Cina. Il rabarbaro dispone di piccoli fiori e foglie grandi. Questo tipo di pianta è robusta e non trova difficoltà nell’adattarsi, che sia dovuto al terreno oppure al tipo di clima presente. È comunque necessaria una giusta quantità di acqua per mantenerla in vita.
In Cina nel 2.700 a.C questo vegetale era considerato già un alimento dalle proprietà terapeutiche. Cominceremo subito dalle sostanze presenti al suo interno, in tal modo sarà comprensibile perchè lo si può integrare nella propria dieta in modo più o meno regolare.
Rabarbaro: cosa ci offre a livello nutrizionale?
Il rabarbaro presenta moltissimi elementi che ci sostengono giorno dopo giorno, questo discorso chiaramente vale solo per i soggetti che lo assumono spesso. La composizione chimica di questa pianta offre le seguenti sostanze: acqua, fibre, ceneri, proteine, grassi, zuccheri, vitamine e sali minerali. Per quanto riguarda i componenti di maggiore interesse di tale alimento troviamo:
- Sali minerali. Manganese, magnesio, rame, selenio, calcio, potassio, sodio, zinco, ferro e fosforo.
- Vitamine. A, B, C, E, K e J.
Questa verdura è ottima perché ottiene buoni alleati per l’organismo, di fatti offre svariati benefici a chi ne fa uso. Ma attenzione, vi sono anche gli aspetti negativi inerenti al rabarbaro e alla fine dell’articolo a parlare dei suoi effetti collaterali e delle controindicazioni.
Le varietà del rabarbaro
Nel mondo troviamo moltissime specie di rabarbaro, ne sono state fino ad oggi rintracciate circa 60.
Le più famose sono le seguenti: Rheum Officinale, Rheum Palmatum, Rheum Undulatum, Rheum Rhabarbarum. In merito all’altezza degli esemplari troviamo piante che vanno dai 100 ai 300 centimetri. Tutto è in base alla specie di rabarbaro che prendiamo in considerazione.
Benefici del rabarbaro
Una verdura che dal nome forse non tutti conoscono, ma se ne analizziamo le proprietà benefiche allora risulterà più facile da identificare. Il rabarbaro si può definire una miniera di effetti positivi sul nostro corpo e la nostra mente. Ecco che possiamo notare alcuni benefici riscontrati da esperti che da tempo studiano cosa può fornire al nostro l’assunzione regolare di questa pianta:
- Utile per l’apparato scheletrico. Le ossa possono crescere più velocemente per merito della vitamina K che troviamo nella composizione chimica di questa verdurina. È ottima anche per riparare le nostre ossa. Ovviamente anche i sali minerali (calcio in particolare) sono utili per questo doppio effetto.
- Offre benefici sulla circolazione. Anche in questo caso sono i sali minerali che offrono effetti positivi al corpo. Per la precisione il rame e il ferro sono utili per produrre globuli rossi di conseguenza promuovono l’ossigenazione e la circolazione.
- Ottima per digerire. La tisana di rabarbaro facilita il nostro sistema digestivo. Viene consigliata a stomaco vuoto, ma prima dei pasti comunque. Le sue proprietà sono utili anche per il fegato.
- Effetto lassativo. Per combattere la stitichezza questo alimento è perfetto, ma deve comunque essere assunto in maniera piuttosto sostnziosa Per quanto riguardano i piccoli dosaggi non vi sono effetti lassativi. Non si può parlare quindi di un alimento capace di sconfiggere la stitichezza, ma piuttosto di un prodotto che, se inserito correttamente in un’alimentazione che cerca di risolvere questo problema, offrirà ulteriori effetti benefici.
- Sconfigge i radicali liberi. Sia il nostro corpo che l’apparato cardiovascolare sono più in salute per merito delle molteplici sostanze di tale alimento che offrono un’azione antiossidante.
- Ferite e scottature. Offre un’azione antinfiammatoria e viene utilizzata soprattutto per le ferite e scottature, la Cina è secoli che la impiega per questo scopo.
- Regola i livelli di colesterolo. Assumendo questo specifico alimento non assumiamo colesterolo. Inoltre per merito delle fibre il colesterolo cattivo viene eliminato più rapidamente.
- Adatto per perdere peso. Il rabarbaro offre un bassissimo apporto di calorie, naturalmente questo lo colloca tra le scelte alimentari più indicate per coloro che conducono un regime alimentare ipocalorico. Inoltre sembra essere una verdura che stimola lo smaltimento dei grassi.
Ricordiamo, per concludere con i benefici del rabarbaro cosa altro può offrire: l’espulsione dell’urina, brufoli, emorroidi, disturbi del ciclo mestruale, cistifellea e la depurazione del nostro organismo.
Curiosità
- Il rabarbaro è utile contro alcuni parassiti che colpiscono le verze e i cavoli, si tratta di un rimedio naturale usato da moltissimo tempo. Basta sotterrare dei pezzi di questa verdura in prossimità degli ortaggi in questione.
- Può cambiare il colore della nostra urina. Essa può diventare giallo acceso oppure rossa.
- Nella medicina cinese questo tipo di vegetale trova spazio in maniera sorprendente. Di fatti è considerata una delle piante di uso più comune.
Controindicazioni del rabarbaro
Il rabarbaro non si rivela edibile al 100%, le foglie di questa pianta sono nocive per il nostro
organismo, praticamente possono verificarsi problemi rivolti alla salute. I sintomi inerenti all’assunzione delle foglie del rabarbaro sono i seguenti:
- Bruciore alla gola
- Nausea
- Vomito
Evitare di mangiare le foglie non significa essere salvaguardati da altre tipologie di problemi. Per esempio vi sono i casi di allergie alimentari e intolleranze. Oppure problemi di dissenteria ma questi sono legati al consumo eccessivo di questo vegetale. Sono successi casi di persone che hanno accusato moltissimi disturbi dovuti all’interazione di alcuni farmaci, per cui massima attenzione e chiedere sempre al proprio medico.
Concludiamo con l’assunzione non indicata nei soggetti che soffrono di calcoli renali e malati d’ulcera. Le donne nel periodo della loro gravidanza non devono mangiare il rabarbaro, evitare anche di somministrare ai bambini (con età inferiore a 2 anni).