Prugne umeboshi: benefici e ricette

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Anche se vengono universalmente chiamate prugne, in realtà le umeboshi sono delle piccole albicocche, le Prunus Mume, che crescono in Cina e in Giappone allo stato selvaggio, ma vengono anche coltivate per scopi alimentari. Si tratta di un vero e proprio prodigio della natura, perché questa varietà di frutta viene sapientemente preparata secondo l’antica tradizione e fa parte della categoria dei cibi fermentati, super alimenti amici del benessere e della salute.

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Le prugne umeboshi vengono raccolte verso la metà di giugno quando sono ancora acerbe e quindi essiccate al sole e messe sotto sale in grandi barili di legno, dove vengono appoggiati dei pesi. Il sale e la luce solare attivano il processo di fermentazione che può variare da sei mesi fino a qualche anno nelle varietà più pregiate. Le ‘prugne secche’ vengono quindi lasciate riposare durante questo processo, perché il loro succo contiene un elevato tasso di acidità che dà origine al processo di fermentazione e trasforma il frutto in un cibo decisamente importante per la salute umana. Alle prugne vengono aggiunte delle foglie di shiso, che conferiscono al frutto il caratteristico colore rosso intenso, quando al naturale sarebbero arancioni.

Le prugne umeboshi fanno parte della cultura cinese e giapponese, ma è proprio nel paese del sol levante che entrano fare parte di tante ricette e preparazioni votate a curare i problemi di salute e ad aumentare il livello di benessere e di forza dell’organismo. Le prugne umeboshi sono la perfetta sintesi fra la ricerca di cibi yin e yang propria della medicina orientale e vengono spesso impiegate nella dieta macrobiotica per il loro elevato contenuto nutritivo.

Pugne umeboshi: i benefici

Le prugne umeboshi possono essere consumate al naturale per contrastare l’iperacidità di stomaco, i bruciori e anche la sindrome del colon irritato. Questo frutto fermentato è infatti in grado di svolgere una potente azione alcalinizzante nel corpo e di ristabilire il giusto ph all’interno del sistema digerente. Le prugne lavorano per sedare i problemi legati al transito e quindi per contrastare episodi di stitichezza, ma anche per boccare la diarrea, in quanto sono in grado di ristabilire naturalmente la normale funzionalità dell’organismo.

Le proprietà dedicate al sistema digerente si associano al valore anti stanchezza del frutto, perché le prugne umeboshi lavorano come un vero e proprio ‘adattogeno’ dell’umore, ristabilendolo e portandolo a condizioni positive. Al contempo ne beneficia anche la concentrazione e la positività in termini generali.

È usanza comune succhiare il nocciolo di prugna umeboshi per qualche ora al fine di curare naturalmente la faringite e il mal di gola e non tutti sanno che i noccioli delle pugne nascondono un vero e proprio tesoro, perché contengono dei semini commestibili e molto buoni, che possono essere arrostiti in forno e ridotti in polvere, quindi sciolti nell’acqua per contrastare naturalmente i crampi intestinali, la spossatezza e la diarrea.

Le prugne umeboshi sono famose fin dall’antichità e testimonianze del loro impiego risalgono all’antica Cina, dove resti di umeboshi sono stati trovati nelle tombe dei guerrieri. È testimoniato che la popolazione giapponese impiegava le prugne così trattate già all’epoca dei samurai, per combattere la fatica e anche per purificare l’acqua, nonché per rendere la digestione felice e combattere l’insorgenza di microbi e di batteri pericolosi.

Nutrizionalmente, le prugne umeboshi sono ricchissime di acidi organici, in particolare di acido citrico e di acido fosforico. Questi acidi lavorano nella scomposizione degli acidi nocivi come ad esempio quello lattico e il piruvico, che per una serie di motivi possono essere presenti in quantità eccessive all’interno dell’organismo.

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Grazie all’elevato potere alcalinizzante, le prugne umeboshi vengono definite ‘re dei cibi alcalini’ e impiegate a livello digestivo come abbiamo letto, ma anche per supportare attivamente le funzioni del fegato nello smaltire elementi velenosi come ad esempio l’alcool. Grazie alla funzione contrastate dell’acido lattico, le pugne vengono considerate un alimento anti fatica e tonificante. La stessa funzione si scopre a livello di sistema immunitario, perché le prugne aiutano a combattere le infezioni, ristabilendo un terreno positivo per i batteri e quindi possono essere considerate un cibo chelante, da impiegare nel caso si desideri purificare il fisico da metalli pesanti o da sostanze ritenute tossiche.

L’impiego delle umeboshi si espande infine alla cura della pelle, perché trattandosi di un cibo purificante, le prugne lavorano per contrastare l’impurità, ma anche per combattere malattie cutanee come ad esempio gli eczemi. Come spesso accade con i cibi fermentati, è comune che le prime volte che si assumono le prugne il fisico reagisca in modo speciale, magari con reazioni o anche con ‘sussulti’ di stomaco. Si tratta di una conseguenza normale, che se temporanea deve essere accettata perché significa che il fisico si sta depurando. Una volta concluso il breve ciclo di disintossicazione, le prugne umeboshi vengono accettate dall’organismo e possono quindi diventare parte integrante di una dieta attenta e ricca di preziose sostanze nutrienti.

Le prugne umeboshi in cucina

Ora che abbiamo compreso quali sono i benefici delle prugne umeboshi, la domanda può sorgere spontanea, ovvero come si usano in cucina questi frutti così prodigiosi? Le prugne possono essere consumate al naturale e vantano un sapore molto acido e tipico. In Giappone e Cina vengono impiegate come condimento per il riso e per arricchire la presentazione dell’okayu, una sorta di porridge di riso che viene impiegato anche come rimedio tradizionale per il raffreddore.

Le prugne umeboshi possono inoltre essere polverizzate e impiegate per realizzare un condimento che si chiama shiso momiji e che viene utilizzato per insaporire le carni, il pesce e le verdure. Il metodo più comune per consumare le pugne umeboshi e avvalersi appieno delle loro proprietà nutritive consiste in ogni caso nel mettere in ammollo una pugna in acqua e quindi bere il liquido e mangiare la prugna con intenti curativi.

Nel mercato, le prugne umeboshi possono essere reperite anche sotto forma di aceto, impiegato per condire piatti di carne, pesce e soprattutto le verdure, ma si trovano anche in versione di pasta. La pasta di prugne umeboshi può essere spalmata sul pane in abbinamento da altri ingredienti o essere sciolta nelle pietanze per arricchirne il gusto e l’aroma.

Esiste quindi l’estratto che si chiama bainiku ekisu. Si tratta di un liquido denso che viene ottenuto dalle prugne cotte ed è ricchissimo dei principi attivi presenti nel frutto. L’estratto di pugne umeboshi viene impiegato come tonico diluito in acqua. Esistono anche delle pastiglie che si chiamano meitan, ma il metodo migliore per acquisire tutti i principi attivi di questo frutto così particolare è scegliere versioni fresche, che provengano da coltivazioni biologiche e siano state preparate seguendo gli antichi dettami della tradizione cinese e giapponese.

Le prugne umeboshi alleate degli sportivi

Gli sportivi sono soliti impiegare le prugne umeboshi perché migliorano la resistenza alla fatica e lavorano per attivare l’ossigenazione. Il risultato si può leggere in performance sportive migliori e anche in una condizione di lucidità mentale positiva che può aiutare durante le competizioni e negli sforzi più intensi. Le prugne umeboshi sono quindi amiche di pratica sport, perché contengono molto acido citrico, che migliora l’assorbimento del ferro e quindi mantiene un’elevata salute del sistema ematico. Non solo, perché il ferro è in grado di metabolizzare l’acido lattico e quindi si rivela importante per combattere fatica, stanchezza e spossatezza.

È interessante notare che la medicina cinese e giapponese consiglia di impiegare le prugne umeboshi come una sorta di ‘antidoto’ quando sono stati introdotti cibi sbagliati nell’organismo. Se, ad esempio, si sono mangiati troppi zuccheri o troppa carne, ma anche se si è bevuto un po’ troppo, le prugne umeboshi hanno la virtù di normalizzare e purificare l’organismo, rendendo attiva la digestione e quindi regalando immediatamente una diffusa sensazione di benessere fisico.

Prugne umeboshi: dove acquistarle

Un tempo le prugne umeboshi non erano conosciute in Europa ed erano solo appannaggio delle popolazioni orientali. Grazie alla ricerca e all’introduzione di alimenti esteri, ma anche allo sviluppo di diete particolari come la macrobiotica, le prugne umeboshi sono diventate facili da reperire.

Le prugne possono essere acquistate nei negozi biologici, ma anche nelle farmacie ed erboristerie che hanno una settore dedicato alla nutrizione. Anche in rete è possibile incontrare molti shop che le vendono ed è importante prestare attenzione alla loro provenienza e alla loro preparazione. Le prugne umeboshi costano purtroppo molto, ma la loro resa è elevata perché ne bastano davvero pochissime per ottenere effetti curativi. Come descritto, le prugne possono essere reperire in versione naturale, come aceto, pasta oppure estratto.

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