Pressione arteriosa: come si misura
La pressione arteriosa è la forza che esercita il sangue lungo il suo percorso nelle arterie. Si può misurare attraverso lo specifico apparecchio, anche semplicemente da soli in casa. Tenere sotto controllo la pressione è una arma imbattibile per prevenire infarti e ictus e comunque il benessere in generale.
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La pressione arteriosa, quella che noi comuni mortali chiamiamo semplicemente pressione, è la misura della forza con cui il sangue viene pompato nelle arterie. Viene misurata in mm di mercurio tramite un apposito strumento chiamato Sfigmomanometro. A seguito della misurazione della pressione arteriosa, il medico o chi per lui, ci fornirà due valori: il primo è relativo alla pressione diastolica, quella che viene chiamata minima, l’altro, quello della pressione massima, è il valore della pressione sistolica. Dunque, i due tipi di pressione si riferiscono a due esatti momenti del lavoro del cuore. La pressione massima, la sistolica, è riferita al momento in cui il cuore si contrae e pompa il sangue, l’altra, la diastolica è invece riferita al rilascio del cuore, cioè a quando, tra una contrazione e l’altra, si riempie di sangue.
Pressione arteriosa: come si misura
Come abbiamo detto, la pressione arteriosa si misura attraverso uno specifico strumento, lo sfigmomanometro che viene collegato al braccio del paziente attraverso un bracciale regolabile e gonfiabile. Il medico riconosce i valori delle due pressioni, attraverso l’ascolto del battito cardiaco nell’incavo del gomito, utilizzando uno stetoscopio. Esistono anche strumenti molto più moderni, spesso digitali, che consentono una misurazione rapida e precisa e permettono di potersi misurare la pressione anche da soli. In alternativa, la maggior parte delle Farmacie mette a disposizione dei clienti personale per la misurazione della pressione. In questo caso, solitamente, si misura la pressione una volta alla settimana. Molti medici sconsigliano di acquistare l’apparecchiatura opportuna e di misurarla da soli, perché si potrebbe correre il rischio di incappare in una vera e propria ossessione.
È importante misurare la pressione arteriosa in condizioni il più possibile di calma e tranquillità, lontani da qualsiasi momento di stress. Solitamente la pressione arteriosa non è costante nell’arco della giornata, ma è più alta al mattino e tende a scendere drasticamente di notte. Non esiste comunque un momento della giornata più giusto per misurare la pressione arteriosa. L’importante sarebbe non aver fumato nei momenti precedenti alla misurazione, né aver assunto caffè o tè che contengono sostanze eccitanti (caffeina e teina) capaci di far salire la pressione arteriosa e quindi darebbero risultati sfalsati. Inoltre prima della misurazione il paziente dovrebbe essere il più possibile rilassato, evitando corse e affanni.
Comunque, soprattutto nel caso che le misurazioni di pressione arteriosa siano mirate a controllare una patologia, quale può essere la ipertensione, bisognerebbe misurarla sempre alla stessa ora, così da poter avere un risultato comparabile. Inoltre i medici consigliano di misurare la pressione arteriosa due volte, a pochi minuti di distanza l’una dall’altra.. solo in questo modo si può avere un risultato certo, facendo la media tra i due valori. Ovviamente va aspettato il tempo necessario affinché la circolazione torni quella ottimale dopo aver subito la contrazione dovuta alla prima misurazione.
Pressione arteriosa: come misurarla da soli
Se la misurazione della pressione non diventerà una ossessione, potrete tranquillamente misurarla da soli in casa propria. Una volta acquistato l’apparecchio che vi sembra più adatto, digitale o analogico, oppure il classico sfigmomanometro, dovete tener in considerazione alcune regole base per la buona misurazione. Prima di tutto cercate di stare tranquilli, senza stress, senza parlare e rimanendo seduti a schiena dritta. Le regole sono le stesse: niente fumo ne caffè o te nei momenti precedenti la misurazione, ovviamente per le bevande ci vorranno almeno 30 minuti prima che l’effetto della caffeina o della teina passino. Evitate di misurare la pressione arteriosa dopo un bagno e anche dopo uno sforzo fisico, come salire le scale. Inoltre ricordate che il braccio di misurazione è indifferente, ma sarebbe meglio misurarla sempre allo stesso braccio, solitamente il sinistro, detto anche il braccio del cuore.
Pressione arteriosa: valori
(Si tratta di valori indicativi, solo il medico può aiutarvi a capire veramente!) E’ da tener di conto che dal punto di vista medico la pressione massima è quella che richiede un’attenzione maggiore in quanto è un rischio per il distema cardiovascolare, soprattutto superati i 50 anni.
Pressione | Pressione Massima | Pressione Minima |
Normale | Meno di 120 | Meno di 80 |
Pre-Ipertensione | 120 – 139 | 80 – 89 |
Ipertensione I Stadio | 140 e 159 | 90 e 99 |
Ipertensione II Stadio | 160 in poi | Da 100 in poi |
Ipertensione sistolica isolata | 140 in poi | Meno di 90 |
Crisi Ipertensiva | Superiore a 180 | Superiore a 110 |
Pressione arteriosa minima e alta
Entriamo un po’ più nello specifico e cerchiamo di comprendere meglio cos’è la pressione arteriosa minima e la pressione arteriosa alta.
Pressione arteriosa alta
Una pressione alta provoca inevitabilmente una serie di danni nel medio-lungo periodo ed espone la persona a un rischio superiore di malattie cardiovascolari. Quando invece si presenta una vera e propria crisi ipertensiva, è assolutamente necessario andare subito dal medico perché il rischio per la vita è immediato.
Sulla pressione arteriosa alta la persona deve agire modificando prima di tutto lo stile di vita. Le prime cose da fare sono: perdere peso, ridurre il grasso, aumentare l’attività fisica, smettere di fumare, riduzione del sale, riduzione degli alcolici, riduzione dei grassi animali.
Qualora non fosse sufficiente, sarà indispensabile iniziare ad assumere farmaci, sempre ovviamente sotto prescrizione medica.
L’ipertensione viene causata dal fumo, l’ipercalcemia, l’ipertensione, l’ipertiroidismo, l’ipotiroidismo, obesità, sedentarietà, malattie renali, sindrome di Cushing.
Pressione arteriosa bassa
La pressione arteriosa bassa è quasi sempre sinonimo di un minor rischio di problemi cardiaci. Tuttavia, quando i valori scendono troppo, possono esservi ripercussioni sulla vita quotidiana. Ecco che la persona potrebbe essere vittima di svenimenti, vertigini, disidratazione e sete, poca concentrazione, vista offuscata, stanchezza, depressione, pallore, respirazione affannosa.
A causare la pressione bassa può essere ad esempio l’anemia, così come il diabete, la gravidanza, la sepsi, il riposo prolungato, l’ipotiroidismo, lo shock anafilattico, l’emorragia, il troppo esercizio fisico, l’ipoglicemia.
Pressione arteriosa normale
Una pressione arteriosa normale è considerata normale quando è inferiore alla massima si 140 mm e una minima inferiore a 90.
Pressione arteriosa: cosa influenza l’esame
La pressione quando viene misurata a casa è più bassa rispetto a quella che viene misurata in uno studio medico. Il motivo è piuttosto semplice. L’ansia può far aumentare la pressione e il camice bianco del dottore influisce in modo negativo. I valori sono superiori anche nelle prime ore del mattino, periodo durante il quale si verificano circa il 40% degli infarti. Lo stesso vale dopo una passeggiata. La notte la pressione diminuisce fino al 20%.