Perché le danze meditative ti aiutano a ritrovare il centro
La danza è una delle più antiche forme rituali. è uno dei mezzi che hai per esprimere te stesso. è uno sfogo, un modo per liberarsi di tutti i pensieri e le preoccupazioni. è il corpo che si lascia andare al ritmo per ritrovare la parte più antica di Sè. Nel momento stesso in cui inizi a danzare smetti di preoccuparti del giudizio degli altri.
Imparare a camminare ti rende libero. Imparare a danzare ti dà la libertà più grande di tutte: esprimere con tutto il tuo essere la persona che sei.
(Melissa Hayden)
Le danze meditative possono aiutarti, anche se normalmente non ami danzare. Non importa quanto sei capace di farlo. è qualcosa che va oltre la bravura personale, il tuo sentirti portato. è uno dei mezzi più efficaci e spontanei che hai per ritrovare il centro (spesso identificato con il plesso solare, il terzo chakra). Come dice Susanna Tamaro nel suo libro “Va’ dove ti porta il cuore”:
Non avevo un centro dentro di me, di conseguenza non sopportavo di vedere all’esterno ciò che avevo al mio interno.
Ognuno di noi dovrebbe trovare il proprio centro, e le danze meditative sono una delle tecniche più efficaci e più stimolanti in assoluto. Per trovare te stesso non hai bisogno di chissà quali strumenti, non devi isolarti in un qualche monastero. Puoi utilizzare una delle pratiche più belle e armoniose di sempre!
Cos’è la danza meditativa
La danza è sicuramente una forma di sfogo e di interiorizzazione molto profonda, in qualsiasi forma tu decida di praticarla. La danza meditativa però non è solo danza, non significa iniziare a muoversi a ritmo di musica nella propria stanza. Esistono regole e percorsi da seguire, per quanto semplici essi siano, riusciranno ad aprire in te nuove forme di consapevolezza.
Io non sono un’amante delle discoteche o di luoghi simili, ma la danza meditativa è un’altra cosa. Per questo motivo ho deciso di parlartene oggi.
La danza meditativa viene praticata in gruppo, tra ispirazione infatti dalle danze popolari, ma questo lo potrai approfondire dopo, nei cenni storici. Le persone si sistemano nel cerchio e si prendono per mano. Inizieranno a muoversi verso il centro e poi verso il fuori. Si muoveranno a destra, a sinistra, all’interno della spirale e della stella.
Le danze meditative hanno lo scopo di creare delle forme primordiali utilizzando i passi e il movimento del corpo. Non richiedono gesti complicati, non c’è bisogno di diventare “ballerini provetti”. Sono movimenti primari il cui scopo non è quello di dimostrare niente a nessuno, ma solo di permettere al miracolo del cambiamento di palesarsi dentro di noi.
Non si può descrivere la danza meditativa, ma solo viverla. Quando l’avrai provata saprai per certo di cosa si tratta, potrai comprenderla.
Nel momento stesso in cui la danza inizia, un flusso energetico pervade tutti i partecipanti, i quali sperimentano libertà e amore. è una delle forme più pure di guarigione, un modo di connettersi con la propria persona, quella vera, profonda. Inizierai a riconoscere in te qualcosa di più dell’essere corpo. Sentirai vibrare l’anima e la riconoscerai. La bellezza del danzare in gruppo poi è quella di potersi sentire un tutt’uno con gli altri. Troppo spesso ci concentriamo su noi stessi dimenticandoci la nostra unità con gli altri.
Ti renderai conto che una simile esperienza sarà capace di spiegarti chi sei, meglio di qualsiasi altra forma di auto-consapevolezza. Non potrai ingannare te stesso o gli altri con le parole. Dovrai guardare in faccia le tue emozioni, non potrai ingannarti.
Ti renderai conto fino a che punto ami il contatto delle persone e fino a che punto non riesci ad accettarlo e provi un senso di terrore nel prendere per mano chi non conosci e forse, non avrai modo di conoscere mai.
Capirai quanto la tua mente prova ad ostacolarti. Fino a che punto lasci che il pensiero e la critica distrugga chi sei, la tua spontaneità. Se all’inizio ti renderai conto di questo, sarai ancor più felice nell’accorgerti che ciò che ti ha mostrato le tue paure, è lo stesso che è capace di dissiparle.
Se hai paura di trovare te stesso, la danza meditativa ti accompagnerà al tuo centro con dolcezza, senza forzarti. Qui il giudizio non esiste, ne il tuo ne quello degli altri.
Accenni storici delle danze meditative
è stato Bernhard Wosien, danzatore tedesco, ad avviare il concetto di danze meditative nel 1976. Dopo essersi ribellato ai desideri del padre, il quale lo spinse a studiare teologia e dedicare la vita alla chiesa, decide d’intraprendere un viaggio alla scoperta delle danze folkloristiche. La sua più grande passione era sempre stata la danza e voleva approfondire questo linguaggio fisico non verbale. Divenne solista e coreografo, ma furono alcuni viaggi ad aprire il suo cuore.
Durante l’esplorazione delle varie tradizioni, iniziò a sentir vibrare in lui una corda nuova. Furono le danze popolari ad aprire in lui una porta che lo avrebbe portato ad esplorare nuovi modi di vedere la danza.
Si rese conto che queste danze popolari permettevano di connettersi con la parte più profonda di se stessi. Era il modo più efficace e sentito di aprirsi alle persone, di buttar giù l’ego e mostrarsi per ciò che era veramente. Una medicina che non avrebbe mai avuto fine, gratuita e alla portata di tutti.
Sarà durante un’incontro molto speciale che Wosein creò nuove danze, le quali avevano lo scopo di evocare simboli. Nacquero così la danza del sole e la danza della luna.
Ispirazione…
A ispirarmi è stata Joyce Dijkstra, attraverso il suo meraviglioso sito Danze Meditative ha aperto in me una nuova consapevolezza. Un nuovo desiderio di danzare. Joyce non la conosco di persona, ma basta leggere il suo sito e il suo libro “nella danza sei tu“, per capire chi è e qual è la sua mission. All’interno del suo sito http://www.danzemeditative.com/ potrai non solo comprendere meglio lei e la danza meditativa, ma potrai anche cogliere l’occasione per sperimentarla tu stesso attraverso il suo percorso formativo che si terrà a gennaio 2015!
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