Omeopatia e rimedi omeopatici

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Quando si parla di omeopatia, si intendono quei rimedi omeopatici che offrono un sistema naturale e sicuro di guarigione. E’ una pratica che vi permette di alleviare i sintomi e migliorare il vostro stato generale di salute.

omeopatia

I rimedi omeopatici sono sicuri da utilizzare, considerate infatti che vanno bene anche per i bambini molto piccoli e addirittura per gli animali domestici. L’omeopatia non ha effetti collaterali come i classici rimedi tradizionali. E’ ottenuto da sostanze naturali e viene regolamentata dalla FDA.

L’omeopatia viene utilizzata per trattare malattie acute, come ad esempio le infezioni dell’orecchio, i raffreddori e il mal di gola. Viene utilizzato anche in condizioni croniche come l’artrite, l’asma e la depressione.

Tutti quanti i farmaci omeopatici sono ricavati da prodotti naturali come le piante e i minerali. Sono inoltre “amici” dell’ambiente, lo rispettano. Molti di questi farmaci si possono reperire liberamente, senza bisogno di prescrizione medica (come accade per la medicina ufficiale), altri invece, si possono assumere solo sotto prescrizione del medico omeopata.

I rimedi omeopatici di libera vendita comunque potete trovarli anche nei negozi biologici, le farmacie omeopatiche e sugli store on-line. Si tratta in fin dei conti di rimedi efficaci, privi di controindicazioni e pure convenienti a livello economico.

L’omeopatia come abbiamo già detto è sicura sia per i bambini che per gli animali, analogamente possono utilizzarla anche le donne incinte o che allattano, così come i rimedi possono essere somministrati anche ai bambini. I farmaci omeopatici vengono somministrati in piccole dosi e non vanno a causare effetti collaterali.

Omeopatia e fitoterapia: sono la stessa cosa?

Omeopatia e fitoterapia non sono la stessa cosa. Molto spesso capita di vedere persone che fanno confusione e utilizzano il termine omeopatia in modo improprio, credendo che si tratti infatti di un sinonimo di medicina naturale. E’ vero che la sua base è collegata alle sostanze naturali, ma non deve essere confusa con i rimedi fioterapici o la medicina cinese, così come nessun’altra medicina naturale. Si tratta di un sistema terapeutico unico.
Così come a nessuno verrebbe mai di pensare che l’agopuntura e lo yoga siano la stessa cosa, dobbiamo allontanare dalla mente il pensiero che omeopatia e fitoterapia siano sinonimi.

Quali sono le differenze con la medicina convenzionale?

L’omeopatia ha basi ben precise. Fonda le sue radici nel mondo della natura e si basa sul primordiale concetto che “il simile attira il simile”. Introducendo questo concetto nel settore della medicina omeopatica, il pensiero di base è il seguente: per curare una malattia, è necessario utilizzare una malattia che potrebbe in una persona sana causare lo stesso problema.

Facciamo un esempio pratico. Prendiamo la cipolla che tutti quanti conosciamo. Quando si taglia, ecco che gli occhi iniziano a bruciare, prudere e lacrimare. In alcuni casi, soprattutto dopo un uso più prolungato, il naso inizia a colare. Lasciate in disparte un attimo la cipolla. Mettete di essere in balia di un raffreddore o un’allergia e tra i sintomi che compaiono vi sono proprio la lacrimazione, gli starnuti e il naso che cola. In questo caso tra i rimedi omeopatici consigliati vi è il rimedio Allium (cipolla rossa). Essa infatti potrebbe aiutare il corpo a superare questi problemi.

Secondo la “filosofia” che si trova alla base dell’omeopatia, ogni sintomo è in pratica il tentativo che il nostro corpo fa per ritornare in salute. Ecco che l’omeopata scegliere quel rimedio capace di supportare un sintomo e non vi si oppone come invece cercherebbe di fare la medicina convenzionale.

La principale differenza sta proprio in questo. Se la medicina convenzionale tenta di sopprimere i sintomi ad esempio di un raffreddore prescrivendo farmaci appositi (i quali non dimentichiamoci hanno spiacevoli effetti collaterali come la stitichezza e la sonnolenza) che bloccano starnuti e perdita di liquidi, ecco che l’omeopatia supporta questi sintomi così da velocizzare il processo di guarigione.

Se da una parte la medicina ufficiale riconosce per ogni malattia sempre la stessa cura, perdendo di vista la verità innegabile che nessun essere umano è uguale a un altro e per tanto, presumibilmente neanche le loro malattie, ecco che medicina omeopatica riconosce tale differenza e la tiene in debito conto.

E’ possibile che il medico omeopata non prescriva lo stesso medicinale a due persone che soffrono entrambe di congiuntivite. Ognuna potrebbe ricevere un rimedio omeopatico differente dall’altro. Va a scegliere il rimedio che corrisponde al profilo preciso del sintomo.

Dove acquistare i farmaci omeopatici

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E’ possibile acquistare i farmaci omeopatici in farmacia, in erboristeria, in alcuni super market e ovviamente su internet. I rimedi omeopatici vengono venduti senza prescrizione medica, anche se è bene ricordarsi di non improvvisarsi esperti e di consultare prima di intraprendere una qualsiasi cura omeopatica il proprio omeopata di fiducia. I farmaci omeopatici sono sicuri e non sono tossici. Sono sicuri per tutti se utilizzati in modo idoneo, anche per donne incinte, bambini e adulti. Ancora una volta consigliamo però, soprattutto quando si parla di minori, donne in dolce attesa o che stanno allattando, di consultare prima l’omeopata. Quindi, anche se in linea generale è possibile trattare i malanni semplici da “auto didatti”, è bene ricorrere all’omeopata professionista quando si parla di condizioni gravi o croniche.

Non sono note comunque controindicazioni o interazioni farmacologiche tra farmaci omeopatici e quelli convenzionali.

I farmaci omeopatici si acquistano in molti posti e sono in media meno costosi di quelli tradizionali. Considerate poi che possono essere conservati molto a lungo.

Leggi anche: cos’è l’omeopatia

A chi rivolgersi per avere un consulto professionale?

Se volete ottenere una consulenza professionale, dovete rivolgervi all’omeopata. L’omeopatia viene praticata in America da molti operatori sanitari come i medici naturopati, i medici, gli osteopati, gli assistenti medici, i veterinari, i dentisti, gli agopuntori, le ostetriche, i podologi, gli infermieri, gli omeopati professionali…

Qui in Italia considerate che, coloro che desiderano diventare omeopati devono avere una laurea in medicina generale. Dovranno poi specializzarsi in omeopatia e seguire un tirocinio di almeno due anni. Per poter esercitare la professione in modo autonomo ci vuole una pratica di almeno due anni così da avere il Registro nazionale dei Medici Omeopati.

Una volta che avete individuato un omeopata professionista, prendete l’appuntamento e andate. Vi sarà una prima visita durante la quale molto probabilmente l’omeopata vi farà le domande sulla vostra salute, cercando così di ottenere un quadro quanto più dettagliato sui sintomi e gli stati mentali, fisici e e motivi. A questo punto individuerà le medicine in base al profilo dei vostri sintomi. Potrebbe poi decidere di fare ulteriori visite con cadenza di una ogni quattro o sei settimane. Queste visite durano in genere 30-60 minuti. La prima visita va dai 60 ai 200 euro.

Per quanto va seguita la cura di omeopatia?

In molti, prima ancora di iniziare una cura omeopatia, si domandano per quanto dovranno seguirla. I rimedi omeopatici non funzionano in modo istantaneo. Ricordiamo che l’omeopatia va a riequilibrare lo stato emozionale e energetico del paziente.

Trattandosi di rimedi omeopatici non invasivi, naturali, ecco che le tempistiche si allungano rispetto alla medicina tradizionale. Se da una parte ciò viene visto negativamente, ecco però che si evitano tutta una serie di effetti collaterali fastidiosi.

Non vi sono comunque sia indicazioni precise sull’assunzione dei rimedi omeopatici in quanto sono molto diluiti e privi quindi di effetti collaterali come intossicazioni o assuefazioni.

Tra i principi di questa scienza alternativa troviamo la diluizione e la dinamizzazione, processi indispensabili durante la creazione del rimedio. Secondo i medici omeopatici tali medicinali sono ben più potenti di quelli tradizionali, non ul momento ma nel tempo. Ritengono infatti che l’acqua nella quale viene diluita la maggior parte dei farmaci omeopatici, possieda una memoria che interagisce con quella del farmaco assorbito e poi va a interferire con l’organismo.

Un po’ di storia…

La storia dell’omeopatia è molto interessante. Pensate che già nel 400 a.C vi sono alcune leggi documentate sulla teoria del “simile attira il simile”. Fu però Samuel Hahnemann verso il 1800 a fondare l’omeopatia, testando alcuni farmaci su se stesso. 100 anni dopo, quasi il 20% dei medici americani era omeopata. Per via dei cambiamenti interni nel paese, l’omeopatia è presto tornata a essere quasi sconosciuta fino a poco tempo fa. L’omeopatia viene ampiamente accettata in paesi come la Germania, l’Argentina, la Gran Bretagna, la Francia, il Messico e l’India. Da alcune fonti straniere sembra che addirittura il medico della Regina Elisabetta sia un omeopata. L’OMS stima che tale disciplina è praticata da circa 500 milioni di persone nel mondo.

Rimedi omeopatici: etichette, tipologie e istruzioni per l’uso

Bene, avete tra le mani il vostro rimedio e volete leggere l’etichetta. Subito dopo il nome (scritto in latino) della sostanza, ecco che vedete delle cifre e delle lettere. La cifra indica il numero delle volte che il rimedio è stato diluito, mentre le lettere il metodo che è stato tilizzato.

  • CH: diluizione centesimale utilizzando il metodo di Hahnemann.

  • DH: Diluizione decimale, utilizzando il metodo di Hahnemann.

  • K: Diluizione utilizzando il metodo di Korsakov

  • LM o 50M: diluizione cinquanta millesimale

Esistono vari tipi di rimedi omeopatici. Quelli in granuli, piccole sfere di lattosio impregnate della sostanza, solitamente sono a uso giornaliero. I globuli, simili ai precedenti ma molto più piccoli, dati in unica dose. Vi sono poi le gocce con base alcolica.

Alcune cose da ricordarsi

  • Il fai-da-te può andare bene, ma per iniziare è bene rivolgersi a un medico omeopata così da iniziare con il piede giusto.

  • Ok sempre al fai-da-te, ma se vi è un aggravamento è necessario consultare uno specialista

  • Non si possono consigliare agli altri rimedi omeopatici, in quanto la differenza sta nella sintomatologia stessa. Le cure sono scelte in base a caratteristiche personali inoltre. E’ quindi impossibile consigliare a un altro il rimedio che si è utilizzato noi.

  • Vanno assunti sin dai primi sintomi perché funzionino al meglio delle loro capacità.

  • Il rimedio viene prescritto nell’arco della giornata in base alla gravità del disturbo.

  • Granuli e globuli devono essere lasciati sciogliere sotto la lingua, così che venga assorbito dalla rete di capillari venosi. Anche quelli in goccia devono essere tenuti sotto la lingua per un minuto prima di essere mandati giù.

  • Solitamente il rimedio omeopatico deve essere assunto lontano dai pasti, a digiuno. Almeno mezz’ora prima o due ore dopo. Evitare di fumare un’ora prima e una dopo il rimedio. Sono da evitare durante la cura caffè, alcolici e cibi speziati.

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