L’olio di palma fa male? Perché lo usano?
L‘olio di palma fa male? La domanda sorge spontanea visto che, ogni volta che leggiamo gli ingredienti di un prodotto che acquistiamo, questo nome spunta fuori. Altre volte è “mascherato” dal più generico oli vegetali.
L’olio di palma è molto diffuso purtroppo, questo perché è economico e di conseguenza le aziende che lavorano nel campo alimentare lo utilizzano praticamente per ogni cosa. Anche nella cara e vecchia Nutella troviamo l’olio di palma.
Probabilmente se avete scelto di leggere questo articolo è perché anche voi avete iniziato a nutrire alcuni dubbi sulla qualità di questo prodotto.
Chiariamo subito una cosa: TUTTO, se consumato in eccesso, può provocare danni. Sappiamo bene che l’esuberare in qualcosa porta sempre a spiacevoli controindicazioni. L’olio di palma non fa eccezione. Questo olio vegetale infatti può essere tollerato dal nostro organismo, purché non venga assunto in quantità troppo elevate.
Se decidessimo noi quanto e come utilizzare l’olio di palma, il problema non sussisterebbe. Il fatto è che, molto spesso, lo assumiamo senza neanche saperlo.
Alcuni giorni fa andai al supermercato e dovevo acquistare il pane in cassetta. Incuriosita iniziai a leggere tutti gli ingredienti alla ricerca dell’olio di palma e il più generico “oli vegetali” (che spesso e volentieri indicano la presenza di olio di palma e olio di cocco). Sorpresa… non c’era una sola confezione (di sei marche differenti) ad essere priva dell’una o l’altra. Alla fine ho optato per quello ai cinque cereali, solo perché era quello che aveva una quantità minore di quest’olio. In pratica ho scelto il male minore.
L’olio di palma fa male se assunto in quantità esagerate. Il problema che si trova praticamente ovunque. I crackers, grissini, il pane bianco, i dolci industriali, le merendine, i dolci che andiamo a comprare in pasticceria, le pizze surgelate… Alimenti che la maggior parte delle persone consuma quasi quotidianamente.
Perché l’olio di palma fa male?
L’olio di palma contiene quasi il 50% di grassi saturi, i quali rendono il prodotto molto appetibile per le industrie. I grassi saturi conferiscono al prodotto densità. Di conseguenza tende a far alzare i livelli del colesterolo nel sangue e portano diversi problemi al sistema cardiovascolare. Tuttavia bisogna dire che l’olio di palma integrale e quindi non raffinato è ricco di sostanze benefiche quali: vitamina A, vitamina E e numerose sostanze antiossidanti. Si parla infatti dell’olio di palma rosso. Quando viene raffinato, tali sostanze buone per l’organismo vengono perse.
Ammettiamo che l’olio di palma è stato “demonizzato”, nel senso che, se vogliamo dirla tutta, non fa più male ad esempio del burro.
Non possiamo però limitarci ad analizzare le sostanze contenute nell’olio di palma. Come per ogni altro prodotto, dobbiamo buttare l’occhio anche sul sistema di coltivazione. È possibile infatti che contenga sostanze tossiche e, anche se non superano le soglie consentite, l’accumulo delle stesse può provocare problemi.
Riassumiamo: l’olio di palma fa male se assunto in quantità eccessive. Se l’utilizzo è occasionale e controllato, state tranquilli, perché i danni non sono preoccupanti, non più di quanto siano quelli di un utilizzo moderato di burro.
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