Manovra di Valsalva: cos’è e come si esegue

0

La Manovra di Valsalva è una tecnica di respirazione forzata utilizzata nell’ambito della compensazione subacquea per fronteggiare le variazioni di pressione tra l’ambiente subacqueo e l’esterno. Ma di cosa si tratta?

Sub- foto

Per comprendere la tecnica occorre comprendere la necessità di compensazione, un meccanismo attivato dai polmoni che distribuisce l’aria in tutte le cavità dell’organismo (seni nasali e paranasali, laringe, trachea e tutte le cavità a contatto con l’esterno).

Questo meccanismo di compensazione spontanea, però, non include l’orecchio a causa della struttura piccola della tromba di Eustachio che impedisce all’aria di entrare dall’interno e impone manovre particolari per raggiungere l’equivalente della pressione esterna.

Manovra di Valsalva

La Manovra di Valsalva, come tecnica di respirazione forzata, viene sfruttata nell’ambito del sollevamento pesi e delle immersioni subacquee.

Più in particolare, la tecnica che porta il nome del medico italiano Antonio Maria Valsalva  può essere usata per influenzare la respirazione e l’attività cardiaca.

Per chi non lo sapesse, quindi, la manovra può essere eseguita anche in maniera inconsapevole, come avviene durante la defecazione!

La tecnica di compressione forzata prevede una lunga inspirazione e un altrettanto lunga espirazione forzata a glottide chiusa.

Per fare la Manovra di Valsalva basta contrarre i muscoli dell’addome, tappare il naso con le dita e forzare le tube in modo da immettere aria all’interno dell’orecchio medio.

Utilizzi Manovra di Valsalva

Il torchio addominale viene usato dai sub durante la discesa per compensare la pressione dell’orecchio in modo forzato e proteggere la membrana del timpano e viene sfruttato da chi viaggia in areo per riequilibrare la pressione all’orecchio.

Oggi si è scoperto che la Manovra di Valsalva ha diversi campi di applicazione, tra cui la diagnosi di alcune patologie, la stimolazione della defecazione dei bambini o il momento del parto.

La Manovra di Valsalva evita l’ernia in sala attrezzi nella misura in cui viene impiegata quando si sollevano carichi elevati o pesi che vanno a comprimere il tronco allo scopo di aumentare la pressione intraddominale e ridurre le forze che agiscono sulle vertebre lombari.

In pratica, l’aria crea un cuscinetto che protegge la colonna vertebrale da sollecitazioni eccessive o infortuni più o meno gravi.

Controindicazioni

La Manovra di Valsalva può riserve alcun rischi per tutti coloro che soffrono di patologie cardiache in quanto l’aumento della pressione toracica corrisponde a un aumento della pressione arteriosa.

Tecniche alternative

La tecnica di compensazione forzata può essere sostituita dalla manovra di Marcante-Odaglia o Manovra Frenzel, una modalità un po’ più da eseguire senza una guida.

In linea di massima si tratta di una Manovra di Valsalva modificata che sfrutta la chiusura delle vie respiratorie inferiori e superiori in modo da non sollecitare i polmoni.

Questo significa che occorre spingere la lingua verso la gola per chiudere la comunicazione con i polmoni, procedere con un movimento simile alla deglutizione e spingere la lingua verso il palato molle.

Contemporaneamente al torchio addominale che crea una spinta pressoria verso l’orecchio medio, poi, è necessario tappare il naso per chiudere le vie aeree superiori.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *