Mal di schiena ed emozioni: come evitare che le tensioni mentali arrivino alla colonna vertebrale

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Il mal di schiena è un problema che affligge molte persone e una buona parte ha dovuto imparare a conviverci nella quotidianità. Molto spesso però la causa del mal di schiena non sono le posture sbagliate o la vita sedentaria come si può pensare, ma le preoccupazioni e le emozioni che influiscono sull’organismo creano o acuendo problemi in diverse parti del corpo.

Quando le tensioni provocano mal di schiena- foto lifetimestyles.com

Quando il mal di schiena è determinato dalle emozioni si configura come un dolore di riflesso ovvero un dolore avvertito in una zona del corpo ma che trova origine in un’area molto più lontana. Ma quanto possono influire davvero le emozioni e le preoccupazioni sul benessere della schiena?

Secondo Lorenzo Ferrante, dottore in Scienze Motorie, chinesiologo professionista, educatore posturale, formatore e naturopatia: “Su questo non c’è da avere dubbi. Tutte le tensioni di origine mentale, emozionale, emotiva, sentimentale e lo stress in generale, inducono a creare nel corpo delle risposte di difesa, esattamente come se avvenisse un attacco fisico: aumento degli ormoni dello stress (cortisolo), dell’adrenalina, vasodilatazione periferica (muscoli), vasocostrizione circolazione degli organi, maggior stimolazione del sistema nervoso, riduzione della profondità e aumento della frequenza della respirazione”.

Sembrerebbe quindi che tutta la tensione arrivi sul muscolo diaframma, il muscolo principale della respirazione che è posizionato proprio sulla schiena.

In base a quanto detto fin ora diventa possibile suddividere il mal di schiena in base a spiegazioni fisiche ed emotive:

  • Zona cervicale – Si tratta di un dolore che si estende dalla zona cervicale alle spalle e indica la sensazione che si sta sostenendo un grande peso rispetto a quello che si è in grado di sostenere.
  • Zona dorsale – Questo tipo di dolore esprime una rabbia rimasta dentro o una situazione che non si riesce a cambiare.
  • Zona lombare – Il dolore alla zona lombare indica instabilità e insicurezza, una situazione che deve essere chiarita al più presto.

Tale distinzione può essere presa solo come esempio di una condizione che si sviluppa in modi diversi e su punti deboli o meno a seconda del soggetto. L’unica certezza è che le tensioni mentali vengono somatizzate sempre sul corpo che si tratti di muscoli, organi o tessuti.

È chiaro che se si sovraccaricano determinate zone con posture sbagliate o movimenti errati si avranno maggiori possibilità di sviluppare un dolore o un sintomo esattamente lì, in quello che è diventato un punto debole del corpo.

Come evitare il mal di schiena

Il sovraccarico spesso inconsapevole di alcune zone come occhi schiena, articolazioni, bacino e altro può essere gestito attraverso un’attività fisica corretta e una rieducazione posturale e motoria. Tutte lo zone sottoposte a stress possono tornare a posto.

Ma cosa bisognerebbe fare concretamente per evitare che le tensioni arrivino sino alla colonna vertebrale? Lorenzo Ferrante sottolinea: “La miglior attività per la colonna è la mobilizzazione delle vertebre fatta con una buona attività posturale non di potenziamento come molte discipline suggeriscono, ma di allungamento ed elasticità. Diffidate di chi afferma che la schiena va potenziata. Non è così! La schiena va scaricata. Detto questo, è meglio rivolgersi a professionisti che sanno cosa fare”.

E come sempre, l’alimentazione svolge un ruolo fondamentale per lenire le infiammazioni e ridurre la comparsa di tali dolori alla schiena. Un intestino regolare capace di lavorare tranquillamente permette di mantenere intatti i muscoli della schiena e la schiena stessa perché una possibile infiammazione rischierebbe di intossicare anche i tessuti muscolari e connettivali della zona, creando terreno fertile per i primi sintomi a carico di schiena e struttura lombare. Non resta altro da fare che far spazio a verdure cotte e crude e cibi integrali!

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