Mai più pelle a buccia d’arancia con i trattamenti ad ultrasuoni

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La pelle a buccia d’arancia è uno degli inestetismi più fastidiosi causati dalla cellulite. Nel novero delle tecnologie più moderne che vengono utilizzate per contrastare questo problema ci sono i macchinari a ultrasuoni, che assicurano risultati ottimali in tempi brevi. In particolare, si ricorre agli ultrasuoni focalizzati che vengono indicati con la sigla HIFU, acronimo di High Intensity Focused Ultrasound.

Grazie ai macchinari estetici per cellulite è possibile agire con diverse finalità a livelli di profondità differenti. Gli ultrasuoni che raggiungono i 9 o addirittura i 13 millimetri assicurano una notevole efficacia per la riduzione del pannicolo adiposo senza che vi sia la necessità di procedere con un intervento chirurgico.

Come agiscono gli ultrasuoni

Ma non sempre gli ultrasuoni per cellulite arrivano così in profondità. Quelli che si fermano a 4 millimetri e mezzo, per esempio, garantiscono un effetto lifting perché generano molteplici punti di denaturazione termica. In altri casi, gli ultrasuoni raggiungono i 3 millimetri, favorendo la rigenerazione delle fibre di collagene: così si beneficia di un effetto al tempo stesso rimpolpante e rassodante. Questi macchinari anticellulite producono una coagulazione termica; in altre parole, il tessuto viene riscaldato fino a 65 o 70 gradi. Così, all’interno della plica adiposa l’adipocita può essere distrutto, mentre gli acidi grassi vengono liberati nell’interstizio cellulare. A questo punto i grassi che sono stati liberati sono metabolizzati dal fegato, esattamente come quelli che entrano nell’organismo attraverso il cibo.

Ultrasuoni e cellulite, un binomio vincente

Un macchinario per cellulite a ultrasuoni non presenta alcun tipo di controindicazione e, quindi, può essere utilizzato senza problemi per alleviare questo fastidio. In effetti la pelle a buccia d’arancia è una condizione che colpisce circa 8 donne su 10: l’accumulo di grasso sottocutaneo può comparire a qualunque età, e al di là della genetica è dovuto ad abitudini sbagliate, come per esempio l’eccesso di fumo e alcol, una dieta sbagliata o l’assenza di movimento fisico. I macchinari anticellulite a ultrasuoni sono sinonimo di sicurezza e affidabilità, dando vita a trattamenti che si rivelano efficaci anche sul medio periodo.

Ultrasuoni per cellulite, ecco perché funzionano davvero

In pratica, è come se gli ultrasuoni fossero in grado di riconoscere le cellule grasse, di aggredirle e di convertirle in scarti. Le onde generate dai macchinari sono ad alta frequenza: arrivano nei punti interessati dalla cellulite e agiscono in profondità. Le parti del corpo in questione vengono scaldate, e l’aumento di temperatura induce il corpo a inviare più sangue. Così, viene agevolato il deflusso dei liquidi linfatici da cui dipende, in ultima analisi, il deposito di adipe che caratterizza la cellulite. Il trattamento a ultrasuoni presenta numerosi vantaggi, perché non è né doloroso né invasivo: sono sufficienti pochi minuti affinché gli ultrasuoni abbiano effetto, e al massimo nel corso della procedura si può avvertire una sensazione di calore che comunque può essere lenita con una normale pomata antinfiammatoria. Gli ultrasuoni, al giorno d’oggi, non hanno niente da invidiare ai macchinari anticellulite che si basano sul laser, sia sul piano della sicurezza che dal punto di vista di risultati.

Quanto tempo serve per un trattamento completo

Un trattamento completo di solito richiede tra le 8 e le 10 sedute. Gli ultrasuoni non possono essere percepiti, dal momento che si tratta di onde sonore ad alta frequenza: 3 mhz nel caso dei trattamenti estetici. Solo nel caso di pelli molto sensibili o sottili si possono riscontrare delle minime bruciature che sono dovute al riscaldamento delle placche, ma si tratta comunque di un inconveniente di poco conto in proporzione all’effetto che si può ottenere. Le cellule grasse, una volta che sono state convertite in scarti, non possono più essere ripescate dagli adipociti perché subentra un drenaggio che agevola la loro naturale eliminazione.

Chi può sottoporsi a un trattamento contro la cellulite basato sugli ultrasuoni

Poiché si parla di un trattamento sicuro, gli ultrasuoni sono adatti a persone di tutte le età. La sola eccezione riguarda le donne in stato di gravidanza e quelle che stanno allattando. Inoltre, sarebbe preferibile che questi macchinari anticellulite non venissero utilizzati per soggetti che soffrono di fragilità capillare o che hanno a che fare con malattie venose. Per il resto, gli ultrasuoni non hanno effetti collaterali, proprio perché si tratta di semplici onde sonore che vengono prodotte da un manipolo e che generano calore. Lo scopo dell’alta frequenza è proprio quello di consentire la penetrazione delle onde all’interno del tessuto al livello di profondità che si desidera. Ciò innesca una vibrazione, e al tempo stesso induce il riassorbimento dei liquidi che ristagnano fra gli adipociti, che sono le cellule di grasso. Sarebbe auspicabile che la frequenza delle sedute fosse settimanale, in modo che nel giro di non più di due mesi/due mesi e mezzo il trattamento possa essere considerato concluso.

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