Ludopatia: significato, cause, sintomi e cura

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La pulsione a giocare d’azzardo può compromettere la qualità della vita del giocatore e delle persone che lo circondano: stiamo parlando del disturbo del gioco d’azzardo o ludopatia. Ecco il significato e cosa sapere!

Slot machine, Gratta e Vinci, Lotto e tutti gli altri giochi possono creare una dipendenza che persiste e assume i contorni di una vera malattia.

Non è un caso che il disturbo del gioco d’azzardo o ludopatia sia stato inserito nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-5) nel 2013.

Cos’è la ludopatia esattamente? Il “gioco d’azzardo patologico” (Gap) è un disturbo non legato all’uso di sostanze, ma ugualmente in grado di influenzare negativamente l’assetto psicofisico di chi ne soffre, investendo la sfera privata e lavorativa.

All’inizio si gioca puntando piccole somme e senza percepire alcun rischio, ma la frequenza e le somme crescono col passare del tempo.

Il giocatore non riesce più a gestire gli impulsi e perde il controllo sul gioco, giocando senza curarsi delle conseguenze emotive, legali ed economiche.

Chi sono i ludopatici? Il disturbo interessa giovanissimi e studenti universitari (prevalentemente di sesso maschile) e registra il picco negli over 65. Tuttavia nessuno può dirsi immune, complice l’accessibilità del gioco online.

Ludopatia: Cause

La prima cosa da tenere a mente è che non tutti coloro che giocano d’azzardo terreste oppure online sviluppano un comportamento problematico persistente. Esistono alcuni fattori di rischio.

Quali sono i motivi per cui si diventa ludopatici? A favorire lo sviluppo del “gioco d’azzardo patologico” sono molte, tra le quali ricordiamo la monotonia, la voglia di provare emozioni forti, i periodi stressanti e l’utilizzo di sostanze.

Non manca anche la predisposizione genetica alla ludopatia legata alla presenza di familiari affetti da tale disturbo, ad altre dipendenze o a problemi di genere neurobiologico.

Ludopatia: Sintomi

La ludopatia si insinua in maniera subdola, ma presenta alcuni sintomi e comportamenti caratteristici che possono aiutare a capire come smascherare un ludopatico e/o quando è il caso di intervenire.

Quali sono i sintomi della ludopatia? I ludopatici non riescono a stare lontano dai giochi d’azzardo; cercano continuamente soldi per giocare; aumentano la posta ogni volta; tendono a giocare con l’obiettivo di recuperare le perdite.

A questo si aggiungono l’irascibilità causata da qualcuno o qualcosa che impedisce loro di giocare; le bugie dette per continuare a giocare; le azioni criminali per trovare i soldi necessari; i problemi di tipo relazionale e lavorativo.

Ludopatia e sessualità: la persona ludopatica, secondo alcuni studi, si dimostra meno reattiva agli stimoli sessuali. Anzi, il gioco d’azzardo genera uno stato d’eccitazione superiore a quello prodotto dal sesso.

Diagnosi

Non è sufficiente ritrovarsi spesso a giocare o essere propensi a giocare d’azzardo per dire di soffrire di “gioco d’azzardo patologico”  .

La diagnosi di ludopatia arriva se si manifestano alcune condizioni in un lasso di tempo stimato di un anno, dalla sensazione di malessere percepita durante il gioco all’agitazione provocata dal tentativo di moderare il gioco ai tentativi falliti di placare l’impulso a giocare.

A queste manifestazioni di ansia e agitazione seguono la necessità di aumentare il denaro da destinare al gioco con la promessa di maggiore eccitazione, i tentativi di sopperire alle perdite giocando ancora, i problemi relazionali e le difficoltà a livello lavorativo.

Ludopatia: Cura e trattamenti

Il trattamento della ludopatia cambia da persona a persona in base alle caratteristiche e alla situazione di partenza.

Solitamente gli esperti intervengono con la psicoterapia di tipo cognitivo e cognitivo-comportamentale e/o la frequenza a gruppi di supporto con l’obiettivo di lavorare sui problemi alla base del disturbo e fornire gli strumenti per gestire il disturbo nella quotidianità.

Di fatto, se non si comprendono i meccanismi che hanno favorito la dipendenza dal gioco, diventa difficile per il ludopatico non incappare in una ricaduta (o peggio sviluppare un altro di dipendenza).

Se il paziente presenta una forma depressiva o un problema psichiatrico allora la psicoterapia non è sufficiente a trattare la forma severa di ludopatia e viene affiancata dalla terapia farmacologica (stabilizzatori dell’umore, antidepressivi e antagonisti oppioidi).

Ludopatia: A chi rivolgersi?

Se si cerca aiuto per sé o una persona cara è possibile contattare il Telefono Verde Nazionale gestito dal Centro Nazionale Dipendenze e Doping.

Si tratta di un numero verde messo a disposizione dall’Istituto Superiore di Sanità per fornire orientamento, informazioni e consulenza riguardo i servizi disponibili per chi soffre di ludopatia e i vari centri di cura per giocatori.

Alcune regioni hanno messo in piedi progetti di sostegno e aiuti economici-legati per chi è affetto da ludopatia e i loro familiari, considrando che sta assumendo i tratti di una vera e propria emergenza.

Ludopatia: Come uscirne da soli

È possibile uscire dalla ludopatia senza mettersi alla ricerca di aiuto, ma soltanto se il disturbo non ha compromesso la qualità di vita (cioè non ha influito nel lavoro, nelle relazioni sociali e negli affetti).

L’autoterapia si rivela un percorso insidioso e difficile (ma non impossibile) che richiede motivazione e attenzione.

Come si cura la ludopatia? Il percorso passa dal rinvio del momento del gioco rispetto a quando si avverte l’impulso (prima di alcune ore e poi di giorni); dall’allontanamento dalle situazioni legateal gioco; dalla ricerca di nuove passioni; dallo trascorrere il tempo con amici e familiari lontani dal mondo del gioco.

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