Krav Maga, la tecnica di combattimento israeliana che spopola in Italia

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In Italia si stanno diffondendo sempre di più le discipline di difesa personale, e l’ultima in ordine di arrivo è il Krav Maga. Si tratta di una disciplina israeliana di combattimento, molto apprezzata dalle donne che vivono sole o in luoghi pericolosi e che si sentirebbero più sicure se conoscessero qualche mossa per mettere KO un potenziale assalitore.

Letteralmente, Krav Maga significa “combattimento a corta distanza”. Si tratta di una tecnica ideata dagli israeliani per difendersi, grazie a una veloce valutazione della pericolosità dell’aggressione e scegliendo l’azione più efficace per difendersi. Il sistema di difesa del Krav Maga è facile da assimilare, in quanto è molto pratico. Propone a chi è assalito tre scelte: dileguarsi, o colpire e fuggire, oppure neutralizzare l’avversario. Il Krav Maga è divenuto una realtà di self defense solo da circa dieci anni anche per i semplici cittadini e non solo per le forze armate.

Ecco perché diverse federazioni hanno nel tempo sviluppato metodi specifici adatti a ogni individuo, di qualsiasi corporatura, che si sia donne o uomini, giovani o più anziani, e in qualsiasi luogo ci si trovi. L’aspetto iniziale di preparazione emotiva occupa diverso tempo, circa metà di ogni lezione di allenamento. Poiché infatti la disciplina del Krav Maga nasce nel tentativo di sopravvivere a una aggressione improvvisa in un luogo non protetto, sono utilizzate tecniche particolari per mettere sotto stress chi la pratica. Un esempio? Combattere a occhi chiusi!

Bisogna quindi improvvisare molto, e imparare a controllare l’aspetto psicologico. Il Krav Maga ha poco o nulla a che vedere con le arti marziali, come Judo, Ju-Jitsue, Kung-fu, Karate e Thai Boxe, sebbene da queste abbia attinto molto. La differenza però consiste in questo: l’arte marziale normalmente predilige un’impostazione attendista, cioè lascia all’avversario la prima mossa; il Krav Maga, invece, punta alla neutralizzazione dell’aggressore prima che questi possa diventare una minaccia o mira a trovare vie di fuga.

Il Krav Maga, in parole semplici, prepara chi lo pratica a essere pronto a fare tutto ciò che è necessario per sopravvivere a un’aggressione. Molte delle tecniche insegnate non sono permesse in altri sport, proprio perché qui di agonistico non c’è nulla. Bisogna imparare a neutralizzare un attacco, colpendo molto rapidamente i punti più vulnerabili dell’avversario, come nuca, tempie, occhi, gola, ginocchia, genitali, ma non mancano anche le tecniche psicologiche utili per dissuadere l’aggressore.

Di solito le lezioni si svolgono, per i principianti, una volta a settimana per due ore, mentre per i più esperti si richiede una frequenza maggiore, almeno tre giorni settimanali.

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