Ipertiroidismo: sintomi, cause, cure e rimedi naturali

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Si parla di ipertiroidismo quando la ghiandola tiroidea produce troppi ormoni, rilasciandoli nel corpo. In pratica lavora più del dovuto ed è l’esatto opposto dell’ipotiroidismo.

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Nella maggior parte dei casi questa condizione nasce dall’ipersecrezione di triiodotironina e tiroxina. Tale secrezione può partire dalla tiroide in toto (si parla in questo caso della malattia di Graves-Basedow) oppure dai noduli tiroidei (Malattia di Plummer). Solo in alcuni casi gli ormoni sono prodotti in grandi quantità a causa della distruzione del tessuto dovuto da una condizione di tiroidite sub acuta, successiva al parto o indotta da alcuni farmaci.

Come evidenziano gli specialisti, l’ipertiroidismo più comune al momento è il morbo di graves-basedow. Si tratta di una patologia autoimmune, causata da una produzione eccessiva di anticorpi che lavorano contro il recettore del TSH.

Gli ormoni in questione, comportandosi come il TSH, stimolano la ghiandola al fine di produrre maggiori quantità di ormoni tiroidei. In questo caso quindi, la ghiandola stessa aumenterà di volume.

I sintomi dell’ipertiroidismo

La tiroide è una ghiandola indispensabile per il funzionamento del corpo. I suoi ormoni vanno a controllare diversi ritmi, i quali poi prendono il nome di metabolismo.

Quando gli ormoni vengono prodotti in quantità eccessive si parla di ipertiroidismo e tutto l’organismo vedrà accelerare le proprie funzioni.

Ecco che i sintomi sono tutti collegati a uno stato di “iper” attività. Tra i più comuni troviamo:

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  • Ansia e nervosismo
  • Facilità a irritarsi
  • Sudorazione che aumenta
  • Tachicardia
  • Mani che tremano
  • Insonnia
  • Continuo dimagrimento nonostante si mangi normalmente
  • Capelli che cadono e molto fragili
  • Debolezza diffusa, soprattutto a livello muscolare
  • Movimenti intestinali
  • Le mestruazioni potrebbero subire dei ritardi

Essendo i sintomi non proprio specifici, è normale scambiare inizialmente l’ipertiroidismo per un periodo particolarmente stressante.

Quando nello specifico vi è la malattia di Graves-Basedow, ecco che gli sintomi sono: occhi che appaiono ingranditi e tendenti a gonfiarsi. Alcuni pazienti poi, potrebbero veder gonfiare la parte anteriore del collo, a causa proprio della ghiandola tiroidea ingrossata.

Cause dell’ipertiroidismo

Circa il 70% dei casi di ipertiroidismo sono causati da un eccesso di ormoni e ci si riferisce in questo caso a morbo di graves-basedow o più comunemente morbo di Graves.

La causa della malattia di Graves è l’eccessiva presenza degli anticorpi nel sangue, i quali stimolano appunto la tiroide e la fanno crescere oltre che secernere molti ormoni.

Per lo più è un problema ereditario molto comune nelle giovani. Purtroppo non sono ancora ben chiare le cause che portano tale malattia a svilupparsi.

Il morbo di Graves non è l’unica forma di ipertiroidismo. Un altro tipo di ipertiroidismo è quello caratterizzato dai noduli, i quali possono crescere fino a causare anche il Gozzo Multinodulare Tossico.

Altre forme di ipertiroidismo

Tiroidite subacuta o tiroidite di De Quervain: quando vi è un dolore nella zona anteriore del collo, accompagnata da difficoltà a deglutire e irradiamento di mandibila e orecchio, potrebbe trattarsi di questa forma di ipertiroidismo. Nasce generalmente in seguito alle infezioni delle vie aeree, le quali portano alla distruzione delle cellule follicolari. Altri sintomi molto evidenti sono tremori, dimagrimento, tachicardia, sudorazione e insonnia.

-Tiroidite post-partum: è una forma autoimmune e può colpire la donna entro un anno dalla nascita del figlio. Solitamente viene associata alla presenza degli anticorpi anti-toride. Viene in genere causata dalla riattivazione del sistema immunitario.

-Ipertiroidismo iatrogeno: quando la malattia nasce da un’errata somministrazione di iodio, il quale scatena un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei.

-Hashitossicosi: forma di tiroidite autoimmune

-Tiroidie di Hashimoto: altra forma di tiroidite autoimmune. Gli anticorpi del sistema immunitario colpiscono la ghiandola compromettendone le funzionalità. Le cause sono ignote, anche se nelle donne sembra una condizione nata da condizioni quali gravidanza e menopausa.

-Adenoma tossico di Plummer: è la neoplasia benigna tra le più comuni che interessano la tiroide. E’ molto più comune nelle donne adulte, molto raramente da i segnali classici dell’ipertiroidismo.

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Ipertiroidismo e diagnosi

Una visita medica può individuare l’ingrandimento della tiroide, la quale spesso è associata anche a un battito del cuore accelerato. Altro sintomo che può indurre il medico a chiedere ulteriori analisi è una pelle sottile, umida e calda nel paziente.

Saranno le prove in laboratorio poi a misurare la quantità degli ormoni nel sangue. Quando vi è un alto livello di ormoni tiroidei e un basso livello di TSH, ecco che la ghiandola tiroidea è chiaramente iperattiva. Successivamente le analisi svolte serviranno a capire la tipologia di tiroidite.

Cure e terapie

Non esiste una cura unica. Tutto varia in base al tipo di ipertiroidismo, l’età, la gravità della situazione e lo stato di salute del paziente. Tra le terapie più comuni troviamo:

-Farmaci antitiroidei: vanno a inibire la produzione degli ormoni. Da subito la ghiandola tiroidea viene tenuta sotto controllo.

-Iodio Radioattivo: serve a distruggere o danneggiare quelle cellule tiroidee che producono troppi ormoni. E’ una cura orale assunta solo una volta. La conseguenza è che si avranno nuovamente dei livelli normali di ormoni tiroidei. Questa cura non è certo la favorita e viene consigliata a quei pazienti che hanno superato i sessant’anni. Il motivo sono le alte controindicazioni. E’ una cura che può causa infertilità, tumori e danneggiamento ad altre cellule. Dopo la cura il paziente dovrà restare sempre sottocontrollo. Si tratta comunque di complicazioni molto rare.

-Intervento chirurgico: la malattia può essere curata in modo permanente, rimuovendo tutta o parte della tiroide. Successivamente servirà una terapia per contrastare il conseguente ipertiroidismo.

-Beta-bloccanti: servono a bloccare l’azione che gli ormoni tiroidei hanno sul corpo. Provocano un miglioramento momentaneo e rallentano la frequenza cardiaca, il nervosismo e i tremolii. Ne esistono vari tipi e vengono assunti da una a due volte al giorno.

Giusta alimentazione in caso di ipotiroidismo

In caso di ipertiroidismo il medico vi consiglierà senza dubbio di seguire una giusta alimentazione. Ricordatevi infatti che l’ipertiroidismo interessa tutto il sistema metabolico.

L’alimentazione deve prevedere una grande quantità di sali minerali e vitamine. Deve contenere tante fibre e poche calorie.

Gli alimenti perfetti sono quelli che aiutano a rallentare la produzione di ormoni, come ad esempio le rape, i broccoli e gli spinaci. Anche i cavoli, i cavolfiori e la rucola sono perfetti. Essi infatti contengono una sostanza che sembra inibire la produzione di tiroxina.

Non deve esserci un abuso di carboidrati e sono da preferire quelli integrali. Perfetti in caso di ipertiroidismo il mango, la pesca, la pera e la papaya.

Tra i cibi da evitare vi sono quelli stimolanti come il tè, il caffè e l’alcool. Anche il sale deve essere consumato con moderazione, circa 1 cucchiaino al giorno. Da evitare poi salse piccanti, carni grasse e crostacei.

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