Integratori di vitamina B1 (tiamina): cosa sono e a cosa servono

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La vitamina B1 chiamata tiamina si trova in natura in molti alimenti come germe di grano, carne di maiale, lievito di birra, salmone, prosciutto o fagioli, ma non sempre si riesce ad assumerne la giusta quantità. Fortunatamente gli integratori di vitamina B1 aiutano a gestire le sindromi legate alla carenza di tiamina.

Integratore tiamina- foto nonsolobenessere.it

Le vitamine del gruppo B vengono coinvolte nel metabolismo di carboidrati, grassi e proteine, risultando sostanze necessarie per la produzione di energia e il corretto funzionamento di organi e apparati.

Funzioni tiamina

Vitamina B1, a cosa serve- foto viverepiusani.it

Quando non si eccede con l’alcol, la tiamina viene assorbita nell’intestino tenue e la tiamina-pirofosfato attua un processo di fosforilazione a livello enzimatico a TPP in tutti i tessuti che trasferisce un pirofosfato dall’ATP sul gruppo ossidrilico.

La tiamina-coenzima, tiamina-pirofosfato o TPP viene coinvolta nelle reazioni che avvengono nella ripartizione del glucosio in energia, agisce come coenzima nella decarbossilazione ossidativa e nelle reazioni transchetolasi e interviene nel metabolismo aerobico dei mitocondri e nella conduzione degli impulsi nervosi.

Questo significa che la B1 vitamina non solo svolge un ruolo fondamentale per il metabolismo degli zuccheri ma assolve ad altre importanti funzioni:

  • Contrasta l’azione dell’Herpes Zoster (virus causa di varicella)
  • Contribuisce alla scissione di carboidratie aminoacidi
  • Corregge i disordini metabolici
  • Diminuisce il rischio di insorgenza della sindrome Wernicke-Korsakoff (malattia degenerativa del sistema nervoso)
  • Interviene nella formazione degli ormoni della tiroide
  • Interviene nella trasmissione degli impulsi nervosi
  • Sostiene il funzionamento del muscolo cardiaco
  • Sostiene sviluppo e crescita
  • Supporta i fenomeni neurochimici e la sintesi dei precursori del DNA
  • Trasforma i glucidi assunti in eccesso in lipidi di deposito

Carenza di tiamina

Vitamina B1 alimenti- foto biotrendies.it

Quando la tiamina non viene assunta in quantità adeguata attraverso gli alimenti con vitamina B1 o si esaurisce del tutto nell’organismo si verifica una carenza che comporta un quadro sintomatologico molto variegato.

Il caso più estremo di carenza da tiamina è noto come “beri-beri”, una condizione che consente al soggetto di alzare appena la testa dal cuscino e può essere gestita con una iniezione di questa vitamina per ristabilirne il giusto equilibrio.

La carenza di tiamina si può tradurre anche in carenze minori che possono comportare senso di stanchezza, suscettibilità, disturbi gastrointestinali, costipazione, gonfiore, respiro affannoso, perdita di appetito e ingrossamento del fegato.

È stata riscontrata anche una certa correlazione tra carenza di vitamina B1 e crescita rapida dei tumori nei pazienti affetti da cancro, così come il sovradosaggio sembra effettivamente stimolare la crescita di alcuni tumori maligni.

Fabbisogno di tiamina

Fabbisogno di tiamina- foto ilgiornaledelcibo.it

I Livelli di Assunzione Raccomandati di Nutrienti o LARN evidenzia il range di dosi giornaliere di vitamina B1 consigliabili:

  • Nascita fino ai 6 mesi – 0,3 mg
  • 6 -9 mesi – 0,3 mg per le femmine e 0,4 mg per i maschi
  • 9-12 mesi – 0,4 mg
  • 1-3 anni – 0,6 mg
  • 4-6 anni – 0,7 mg
  • 7-12 anni – 0,8 mg per le femmine e 0,9 mg per i maschi
  • 13-15 anni – 0,9 mg per le femmine e 1,1 mg per i maschi
  • 16-59 anni – 0,9 mg per le femmine e 1,2 mg per i maschi
  • Oltre i 60 anni – 0,8 mg
  • Gravidanza – Dose aumentata di 0,1 mg
  • Allattamento – Razione aumentata di 0,2 mg

Quando le fonti naturali dove si trova la vitamina B1 non riescono a sopperire al fabbisogno giornaliero è indispensabile assumere integratori di tiamina, specialmente nel caso di persone anziane, soggetti con problemi della tiroide o donne in gravidanza o allattamento.

Un maggior apporto di vitamina B1, come le altre vitamine del complesso B, può essere necessario in caso di ferite gravi, interventi chirurgici, scarso assorbimento intestinale, malattie croniche del fegato o stress psichico prolungato.

Integratori di tiamina

Tiamina- foto inran.it

La vitamina B1 si trova in natura in alimenti come germe di grano, lievito di birra, fegato di manzo, carne di maiale o noci.

È possibile rintracciare diversi tipi di integratori di vitamina B1 sotto forma di integrazioni erboristiche o formulazioni preconfezionate.

Integratori erboristici

Lievito di birra- foto locontenaturalimenti.it
  • Lievito di birra – L’elevato complesso di vitamine del gruppo B e di altri nutrienti rende il lievito di birra in scaglie o compresse una fonte multivitaminica.
  • Germe di grano – I piccoli fiocchi biancastri, ricavati dal setaccio della farina dopo la macinazione della cariosside, si presentano come un’ottima fonte di vitamine del gruppo B da consumare soli o insieme a yogurt, cereali e verdure.

Integratori di vitamina B1 in commercio

Integratori di vitamina B1- foto saperesalute.it

Gli integratori di tiamina sono disponibili sotto forma di compresse da assumere con un bicchiere d’acqua dopo i pasti principali, soluzioni liquide da diluire in mezzo bicchiere d’acqua dopo pranzo o cena e fiale per via endovenosa (soluzioni su prescrizione medica).

La dose giornaliera di vitamina B1 dovrebbe essere assunta giornalmente durante la stessa fascia oraria, ma sempre sotto supervisione medica in caso di disturbi renali, problemi al fegato o gravidanza.

Consigli utili

Bicarbonato- foto casadivita.despar.it

La vitamina B1 degli alimenti risulta molto sensibile a calore e acidità dell’ambiente e per tanto maggiore sarà la temperatura o l’acidità dell’ambiente di riferimento e tanto maggiore risulterà la quantità di tiamina compromessa.

L’integrazione di tiamina diretta a sopperire al fabbisogno giornaliero non deve essere assunta in concomitanza con il bicarbonato di sodio o bevande e alimenti industriali per evitare limitazioni nel suo assorbimento.

È fondamentale rispettare le dosi consigliate per non eccedere con il consumo di tiamina, anche se l’eccesso di vitamina B1 viene eliminato per via urinaria.

L’uso prolungato di dosi elevate di tiamina può inibire l’assorbimento di altre vitamine B e per questo è preferibile consumare preparati a base di vitamina B1, B2 e B12 o più in generale formulazioni ricche di vitamine del gruppo B come vitamina B2 (riboflavina), vitamina B3 (niacina), vitamina B5 (acido pantotenico), vitamina B6 (piridossina) e vitamina B12 (cianocobalamina).

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